AV: informazione e comunicazione a tutto campo, promette Rossi

Nel piano sito internet, info point, visite ai cantieri, incontri pubblici

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 ottobre 2010 21:56
AV: informazione e comunicazione a tutto campo, promette Rossi

Firenze- Postazioni informative disseminate in città, visite nei cantieri, incontri pubblici, sito internet, pubblicazioni: proprio mentre entra nel vivo la realizzazione dell'attraversamento dell'Alta velocità a Firenze, parte anche l'attività di informazione e comunicazione che accompagnerà tutti i lavori connessi al “nodo”. L'obiettivo è quello di assicurare ai cittadini conoscenza sui progetti e sulle opere in corso di realizzazione, sul loro stato di avanzamento, sulle problematiche ambientali che emergeranno, chiamando gli stessi fiorentini a partecipare a sta “operazione trasparenza”.

Lo prevede una decisione della giunta regionale del 4 ottobre scorso, che darà vita a una intesa con gli enti locali interessati e le Ferrovie. Obiettivo quello di realizzare un'attività di comunicazione ed informazione. «La posta in gioco – afferma il presidente della Regione Enrico Rossi – è altissima per la città e per la Toscana. Questa grande opera segnerà il loro futuro. Deve essere conosciuta a fondo da tutti, seguita con attenzione, sentita come una sfida da accettare e vincere.

Ci saranno disagi e problemi. Solo la consapevolezza dei vantaggi e la certezza che tutto venga fatto al meglio delle possibilità ci permetteranno di sopportarli e considerarli un sacrificio che vale la pena di accollarsi». In particolare il piano, che verrà messo a punto entro tre mesi, dovrà fare in modo che i cantieri siano, compatibilmente con le norme di sicurezza, il più possibile visibili dall’esterno, con spazi di accesso alle informazioni per la cittadinanza, per le scuole e per ogni altra istituzione.

Saranno organizzate visite e messi a disposizione materiali informativi sui principali elementi del progetto e del cantiere, come pannelli, plastici, sistemi audiovisivi e personale dedicato. Saranno organizzati incontri pubblici per informare i cittadini sugli elementi rilevanti del progetto esecutivo, le modalità e lo stato della cantierizzazione, i risultati dei monitoraggi. Le domande, i suggerimenti, le osservazioni dei cittadini, delle Istituzioni e degli esperti, le segnalazioni di ogni problema e disagio saranno raccolte e valutate.

Sarà creata una rete informativa per i cittadini, con postazioni attrezzate e diffuse sul territorio, attraverso cui saranno consultabili gli elaborati progettuali, gli atti autorizzativi, il piano di monitoraggio degli effetti ambientali, i risultati della vigilanza, i dettagli sullo stato dei lavori e sugli impatti urbani. Verranno installati info-point nelle parti della città investite dai cantieri, che saranno coordinati da un'apposita rete telematica che farà capo a uno specifico sito web e che forniranno tutte le informazioni tecniche e organizzative alla cittadinanza, da quelle più generali a quella più minute.

Saranno diffuse pubblicazioni dedicate a specifici target, periodicamente aggiornate per meglio illustrare lo stato dei lavori e i problemi che dovessero emergere. Sarà costituita una apposita struttura informativa, coordinata dal garante della comunicazione regionale e da un comitato di sorveglianza composto dagli assessori competenti di Regione, Provincia e Comune, da tutti gli organismi che hanno funzioni di controllo e vigilanza sulla messa in opera del progetto e sui cantieri (Asl, Arpat, Vigili Urbani, Genio Civile, Osservatorio ambientale...) e dai rappresentanti dei cittadini, singoli e associati.

Sarà chiamato a presiederlo una personalità di grande autorevolezza e indipendenza scientifica e tecnica, scelta tra gli esperti più accreditati nelle questioni di grandi opere. All'estero è normale che i grandi lavori pubblici siano trasparenti nel senso che la popolazione, oltre ad essere informata costantemente sullo stato dei lavori, anche su appositi siti internet costantemente aggiornati, ha la possibilità di andare a vedere i cantieri in occasione delle varie occasioni di open-house che vengono organizzate.

A Firenze non è che si sia brillato al proposito, basta vedere la quantomeno scadente comunicazione istituzionale sui lavori della tramvia. In sostanza per calcolo o per ignavia gli enti locali hanno sempre tenuto la bocca chiusa sul problema del sottopasso (se non con azioni un po' estemporanee), lasciando a parlare solo la rumorosa (e non si sa quanto in realtà consistente) platea degli anti-TAV, con il suo fare spesso demagogico.

Da notare che c'è chi annuncia di avere già delle crepe negli edifici a causa di lavori che... non sono ancora iniziati. Eppure nel mondo ed in Italia le città sono piene di tunnel ferroviari. In Italia oltre al caso bolognese (dove i danni sono rilevanti e la situazione vergognosa, ma limitati all'area in cui non sono state usate tecnologie da tunnel) negli ultimi anni si è scavato (e in più occasioni) a Milano, Torino. Brescia, Roma, Napoli, Palermo e Catania e da nessuna parte ci sono state le proteste di Firenze.

Proviamo comunque a giustificarle. Motivi non ne mancano. Iniziamo dai guai provocati dalla TAV in Appennino e di Bologna (le cui causa e localizzazione non si capisce bene se sono state capite o noi da chi protesta). Un'altra giustificazione è la scarsa stima ed autorevolezza di cui godono in generale le autorità: la cosa si trasforma quindi in una generica sfiducia per cui chi contesta è più creduto Fattostà che l'Amministrazione Pubblica ha fatto benissimo a visionare tutti gli edifici possibilmente coinvolgibili in problemi, dichiarandoli “testimoniali di stato”.

C'è poi un diffuso “non sapere” dell'italiano medio sia in campo geologico e tecnico che in campo ferroviario: non c'è probabilmente la consapevolezza né che la situazione geologica dell'Appennino sia molto differente da quella della piana fiorentina, né che la circolazione ferroviaria sia “un pochino” diversa da quella stradale. Le proposte bizzarre quanto velleitarie di tram-treno dalla impossibile fattibilità tecnica (se i prestigiosi urbanisti che hanno realizzato questi progetti avessero consultato qualche ingegnere ferroviario avrebbero capito che quanto da loro proposto era semplicemente impossibile a realizzarsi) stanno a dimostrarlo.

E se a questo aggiungiamo appunto la completa abulia delle Istituzioni, che non hanno mai spiegato chiaramente perchè si devono aggiungere 2 binari saltando Santa Maria Novella per lasciarla tutta al traffico pendolare (e regionale in generale), perchè la stazione va fatta agli ex-macelli e perchè si deve andare in sotterranea la frittata è fatta. Non che le opposizioni abbiano fatto “furore”: basti pensare alla estemporanea proposta di fare la fermata AV a Castello, con la scusa dell'aeroporto vicino: assolutamente inutile per Firenze (nelle città europee le stazioni della rete Alta Velocità sono tutte nei centri cittadini) ed inconcepibile per il servizio aeroportuale: qualcuno forse prende l'aereo da Firenze venendo in treno da Milano o Roma? Bene ha fatto quindi il Presidente della Regione Toscana a prendere in mano la situazione e decidere di andare avanti con una importante operazione di trasparenza ed informazione sui lavori, augurandoci così che anche in questo settore Firenze entri in Europa.

Queste sono le promesse. Speriamo che vengano mantenute. Nove da Firenze invece promette che monitorerà il monitoraggio con attenzione. di Aldo Piombino

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