Incidenti sul lavoro: protocollo fra Edili di Confindustria Firenze e Fillea-Cgil, Filca-Cisl, Feneal-Uil

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 luglio 2007 23:40
Incidenti sul lavoro: protocollo fra Edili di Confindustria Firenze e Fillea-Cgil, Filca-Cisl, Feneal-Uil

FIRENZE, 18 LUG - Maggiori controlli nei cantieri, anche prima dell’avvio dei lavori e una politica contributiva premiale a favore delle imprese “virtuose”. Siglato un protocollo di intesa, per affrontare in modo incisivo e concertato il delicato tema della sicurezza, fra la Sezione Edilizia di Confindustria Firenze e le segreterie provinciali di Fillea-Cgil, Filca-Cisl, Feneal-Uil. Un passo importante di un innovativo percorso di lavoro condiviso con i sindacati. Un atto concreto dopo l’incontro dei giorni scorsi.

Un ulteriore tassello nella lotta alla inaccettabile piaga degli incidenti sul lavoro, che Confindustria Firenze e i sindacati portano avanti da tempo. Con l’intento di rafforzare tutte le azioni possibili a tutela della sicurezza dei cantieri, gli Edili di Confindustria Firenze e i sindacati auspicano un aumento e soprattutto «una maggiore diffusione, capillarità e frequenza dei controlli nei cantieri da parte degli enti preposti» si legge nel protocollo. A questo scopo ritengono necessario «l’aumento del numero degli ispettori in organico preposti ai controlli e la dotazione di strumenti utili al corretto svolgimento delle loro funzioni».

Avrà, inoltre, un maggior ruolo il Comitato Tecnico Paritetico, che per le sue funzioni di verifica consulenza e formazione, contribuirà, attraverso le proprie funzioni, all’attività di prevenzione ed ispezione svolta dagli organi competenti. Il Comitato effettuerà visite obbligatorie nei cantieri prima dell’avvio dei lavori, per verificare preventivamente il rispetto dei piani di sicurezza. Il Comitato opererà anche più incisivamente sul fronte formazione con brevi corsi su “sicurezza e salute” per i lavoratori al loro primo ingresso nel settore.

Un politica contributiva premiale poi, ricompenserebbe le imprese più “virtuose” ovvero quelle che della sicurezza fanno un impegno “costante e serio” e, nello stesso tempo, concordano imprenditori e sindacati, «non consentirebbe a quelle inadempienti di operare una concorrenza sleale basata sull’abbattimento dei costi, a tutto danno della tutela della qualità e sicurezza sul lavoro».

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