Il ritorno di Leonardo

In occasione della mostra “I grandi bronzi del Battistero. Rustici e Leonardo” è esposto al Bargello  Il “Giovanni Battista” di Leonardo da Vinci.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 settembre 2010 19:38
Il ritorno di Leonardo

Il “Giovanni Battista” del Louvre, opera che il da Vinci ideò nel 1508 a Firenze e che evidenzia i legami tra Leonardo e Francesco Rustici, esposto al Bargello sino al 10 gennaio, ruba, per così dire, la scena alle pur importanti opere di Francesco Rustici che fu, come riferisce il Vasari, allievo di Leonardo.   “Imparò Giovanfrancesco da Lionardo molte cose, ma particolarmente a fare cavalli, de'quali si dilettò tanto, che ne fece di terra, di cera, e di tondo e bassorilievo in quante maniere possono immaginarti; ed alcuni se ne veggiono nel nostro libro tanto bene disegnati, che fanno fede della virtù e sapere di Giovanfrancesco, il quale seppe anco maneggiare i colori, e fece alcune pitture ragionevoli,ancorché la sua principale professione fusse la scultura”.   Punto focale della mostra resta, comunque, il capolavoro del Rustici, la Predica del Battista, gruppo scultoreo di tre grandiose figure in bronzo alla cui progettazione e realizzazione partecipò Leonardo da Vinci e che fu innalzato sopra la Porta Nord del Battistero fiorentino nel 1511.

L’opera è stata sottoposta ad un impegnativo restauro (portato a compimento nel 2008), che ne ha restituito lo splendore di materia e concezione: impresa questa sostenuta dall’Opera del Duomo di Firenze e dal generoso contributo dei “Friends of Florence”. La presenza in mostra del monumentale gruppo scultoreo offre una duplice, immancabile opportunità: da un lato, di dimostrare il contributo di Leonardo alla sua creazione attraverso il confronto con autografi leonardeschi e dall’altro, di ricostruire per la prima volta la personalità artistica del Rustici, messa in luce dagli ultimi studi.

La mostra presenta infatti una rassegna pressoché completa delle sue opere (invetriati, marmi, terrecotte, dipinti e altri bronzi di medie e piccole dimensioni), a testimonianza della sua grande versatilità tecnica e delle caratteristiche del suo stile. Grande e importante scultore recentemente rivalutato  ebbe forse la sventura di confrontarsi  con due geni quali Leonardo  suo maestro e Michelangelo. Nella storia della cultura non è raro che un grande non abbia il dovuto spazio nel confronto  con chi è grandissimo.

Forse come Salieri ha avuto Morzat e come, forse, la qualità di Ippolito Nievo è stata offuscata dalla fortuna di Manzoni, l’arte di Francesco Rustici ha avuto  nella temperie storico culturale dei suoi tempi, una minor fortuna di quanto meritasse. La mostra del Bargello, nella qualità delle opere esposte e dell'ottimo apparato storico critico, sembra destinata ad attribuire il dovuto riconoscimento storico-artistico allo scultore fiorentino. Il  progetto scientifico della mostra, diretta da Beatrice Paolozzi Strozzi, è a cura di Tommaso Mozzati e Philippe Sénéchal, autori di due recenti monografie sullo scultore.    di Alessandro Lazzeri 

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