Capodanno ebraico: il Rosh Hashanah a Firenze

Il culto della congregazione ebraica riformata in occasione delle festività maggiori

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 settembre 2010 09:29
Capodanno ebraico: il Rosh Hashanah a Firenze

Fra qualche giorno avrà luogo il Capodanno ebraico (Rosh Hashanà), e Shir Hadash, congregazione ebraica riformata di Firenze, organizza il culto di accoglienza del nuovo anno alle ore 20.30 di mercoledì 8 settembre ed alle 9.30 di giovedì 9/9 presso il Centro Comunitario Valdese, via Manzoni 19. Parteciperà il Rabbino Fred N. Reiner della congregazione “Temple Sinai “ di Washington D.C.. Nella stessa sede verrà celebrato lo Yom Kippur (giorno di pentimento accompagnato da digiuno integrale) venerdì 17/9 alle ore 20 e sabato 18/9 alle ore 9.30.

Chi fosse interessato può partecipare. L’Ebraismo riformato è un movimento che nasce nella Germania dell’Illuminismo, e vuole creare spazi di integrazione e dialogo fra il mondo ebraico, allora confinato nei ghetti europei, e il mondo liberale/progressista che stava appena nascendo. Poi, con tutto quello che è successo in Europa, e culminato nella Shoa’, l’ebraismo progressivo si è sviluppato e diffuso soprattutto negli Stati Uniti e nel mondo anglosassone. In Italia, dopo il 2000, sono state fondate diverse congregazioni ebraiche riformate, fra cui Shir Hadash (Canto Nuovo) a Firenze.

Questi gruppi vivono al margine, se non al di fuori, delle istituzioni ebraiche tradizionali, discordando da queste ultime, sia su aspetti religiosi formali e sostanziali, ed in particolare sul ruolo della donna, sia sulla necessità di un ebraismo più aperto alla modernità e accogliente nei confronti del mondo esterno. I collegamenti, oltre che con le altre congregazioni progressive italiane, sono stati mantenuti soprattutto con la World Union for Progressive Judaism. In questi anni si è curata soprattutto la dimensione religiosa, e sono stati organizzati i culti nelle principali ricorrenze del calendario ebraico, sotto la guida di rabbini americani.

Il culto si svolge in tre lingue: ebraico, italiano e inglese, in modo che tutti possano partecipare, comprendere, ed essere coinvolti. Sandro Ventura

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