Toscana: agricoltura in crisi soprattutto in montagna

Secondo l’Inea, il 50% delle aziende agricole si trova su livelli di redditività inadeguata e rescono a reggere la sfida del mercato solo le aziende dalle dimensioni economiche maggiori.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 agosto 2010 15:41
Toscana: agricoltura in crisi soprattutto in montagna

L’agricoltura lancia l’allarme: anche nel primo trimestre i prezzi all’origine sono in discesa del 6,2% su base annua dopo un 2009 ugualmente in caduta che ha già asciugato i redditi di coltivatori e allevatori. Secondo l’Inea, il 50% delle aziende agricole si trova su livelli di redditività inadeguata e rescono a reggere la sfida del mercato solo le aziende dalle dimensioni economiche maggiori. Nel frattempo, secondo i dati Istat, nel primo trimestre si rileva anche un aumento tendenziale dell’1,2% dei costi sopportati dagli agricoltori che intanto si mobilitano per protestare contro l’assenza di misure a favore del settore nella manovra correttiva. Secondo la Cia-Confederazione italiana agricoltori, nei prossimi tre-quattro anni altre 250 mila aziende rischiano di cessare l’attività e lo scenario ”nelle prossime settimane si aggraverà ulteriormente vista la fine della proroga al 31 luglio della fiscalizzazione degli oneri sociali per le zone svantaggiate e di montagna e la mancata reintroduzione del ‘bonus gasolio’ per le serre”. “Abbiamo a più riprese chiesto al Governo di non togliere le agevolazioni sul gasolio che viene utilizzato in montagna - dice Oreste Giurlani, vicepresidente nazionale di Uncem - ma senza esito.

E adesso si cominciano a sentite gli effetti negativi”. Nel magro quadro di un 50% di aziende agricole, ”al di sotto delle remunerazioni ottenibili in occupazioni alternative”, l’Inea rileva come nel primo indice di redditività bassa che riguarda il 28,7% delle imprese (un altro 23,1% è nell’indice di redditività medio-bassa), la remunerazione unitaria del lavoro dell’imprenditore e della famiglia non raggiunge neppure i 2 euro per ora di lavoro. A questo punto Giurlani ripete di nuovo l’appello al Governo ed invita i parlamentari a farsi parte diligente per ottenere la reintroduzione delle agevolazioni per la montagna. “E’ bene che tutti sappiano - conclude Giurlani- che se muore l’agricoltura in montagna il danno si riversa su tutto il comparto, ovunque esso sia ubicato”.

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