Crisi: la Regione sollecita la presidenza del consiglio

Agile e Eutelia, Lucchini, ma quante sono le industrie in chiusura?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 luglio 2010 22:32
Crisi: la Regione sollecita la presidenza del consiglio

Firenze- «Non posso certo dire che l'assenza di un ministro allo sviluppo economico non incida: in realtà incide eccome». Così il presidente di Regione Toscana, Enrico Rossi, conversando con i giornalisti nel consueto incontro del martedì, a proposito delle vicende legate alla Lucchini di Piombino («il secondo polo siderurgico italiano dove lavorano oltre duemila addetti con altrettanti nell'indotto»). Precisato come la riunione di ieri con il sottosegretario Saglia al ministero (per la Regione era presente l'assessore Gianfranco Simoncini) abbia alimentano nuove preoccupazioni sulle prospettive del gruppo (il termine “preoccupazione” è tornato più volte nell'intervento di Rossi), dal presidente della Regione Toscana è stata confermata la richiesta di un «intervento ai massimi livelli istituzionali pe r verificare le prospettive soprattutto dopo l'annuncio della sospensione della cessione del pacchetto azionario (il 50,8%) della Severstal», colosso siderurgico russo.

Considerato che un nuovo incontro al ministero dello Sviluppo Economico è fissato per il 29 luglio e che nell'occasione «la Lucchini – ha detto Rossi - dovrà presentare il piano industriale per garantire consolidamento e presenza a Piombino ed entro ottobre il piano per il consolidamento del debito», il presidente ha infine sottolineato di attendersi, «prima della riunione, un adeguato intervento da parte del governo italiano». Le vicende dell'ex Eutelia e dell'ex gruppo Agile sono state al centro dell'incontro che l'assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini ha avuto oggi con le organizzazioni sindacali delle due realtà che operano - in Toscana, ma non solo - rispettivamente nei settori della comunicazione e dell'informatica.

Per quanto riguarda i problemi dei lavoratori a suo tempo passati ad Agile (che si occupa di servizi informatici), l'assessore ha preso l'impegno di scrivere con urgenza alla presidenza del Consiglio per sollecitare l'incontro, da tempo promesso ai sindacati. L'incontro, al quale parteciperanno le Regioni interessate e le organizzazioni sindacali, dovrà verificare i modi per assicurare un futuro produttivo all'azienda e una continuità occupazionale ai lavoratori. L'assessore ha inoltre informato i sindacati del fatto che sarà avviata, quanto prima, una verifica dei rapporti in essere fra Regione Toscana ed ex Agile per quanto riguarda le forniture informatiche, in modo da rendere possibile un percorso di tutela dei livelli occupazionali.

L'impegno, già ribadito dal consiglio regionale, per salvaguardia di un importante patrimonio di competenze professionali e per dare continuità all'attività produttiva dell'ex Eutelia (che opera nel settore delle communication technologies) è stato riconfermato dall'assessore Simoncini, che ha annunciato alle organizzazioni sindacali di avere già chiesto un incontro con i commissari nominati dal tribunale per gestire l'azienda. Sempre per quel che riguarda Eutelia, in settimana l'assessore incontrerà anche i rappresentanti di uno dei raggruppamenti di imprese che hanno manifestato la volontà di rilevare l'azienda. Nel corso dell’ultimo “question time”, Luca Sani è intervenuto in aula alla Camera dei deputati per replicare alla risposta fornita dal ministro Sacconi all’interrogazione presentata dal Partito democratico, per sollecitare la proroga degli sgravi contributivi agli agricoltori che operano in aree montane e svantaggiate.

Come ad esempio le zone del Monte Amiata o le colline interne della Maremma, dove le condizioni pedo morfologiche dei terreni comportano costi più alti per chi si dedica all’agricoltura. «Siamo fortemente insoddisfatti e molto preoccupati - ha spiegato Luca Sani - anche perché il ministro Sacconi ci ha detto che ad oggi la proroga per gli sgravi contributivi non c’è, e questa risposta conferma l’assenza totale di politiche agricole nel Governo. Dall’inizio della legislatura abbiamo assistito solo a tagli al settore o a provvedimenti tampone, senza che ci sia mai stata traccia della parola “agricoltura” in tutte le manovre anticrisi fin qui adottate.

Le stesse proposte emendative a cui lei faceva riferimento, Ministro Sacconi - ha chiarito Sani - sono patrimonio del lavoro del Partito Democratico». Da questo stato delle cose la forte preoccupazione del Partito democratico «perché gli sgravi contributivi assumono un particolare valore in quanto intervengono nelle aree più deboli, nelle zone montane, nel Mezzogiorno, laddove la crisi morde di più. Laddove è più difficile fare impresa, ma anche laddove si producono molte eccellenze del sistema agroalimentare del nostro Paese e dove si svolge anche un’importante funzione di presidio del territorio».

Il Partito democratico ha quindi richiamato il Governo ad una responsabilità rispetto al finanziamento degli sgravi contributivi in maniera anche continuativa, «perché fino ad oggi siamo andati avanti con proroghe di tre o sei mesi che non danno certezza agli imprenditori e che aggiungono incertezza ad un altro grande capitolo che è quello del Fondo di solidarietà. Come fanno i giovani imprenditori – ha concluso Sani - a costruire un futuro sull’impresa agricola se non ci sono queste voci fondamentali?». “L’Italia dei Valori, trasformandosi da movimento in partito, ha individuato nel lavoro una delle sue priorità politiche per gettare le basi di una proposta alternativa e strutturarsi nel territorio.

In questo senso, il Dipartimento toscano è partito con il piede giusto”. Lo dichiara in una nota Roberto Rizzo, responsabile del Dipartimento regionale Idv Lavoro/Welfare, inaugurato a Firenze lo scorso 21 giugno. “Questa settimana – spiega Rizzo - iniziamo un giro di ascolto e di confronto in ogni provincia della Toscana. Individueremo dei responsabili provinciali e tracceremo le priorità di ogni realtà, con i lavoratori, con i sindacati, e con i referenti del Partito”. Rizzo, da mercoledì, da sarà in tutte le province toscane e prenderà parte alle riunioni dei gruppi di lavoro territoriali (il 7 luglio a Grosseto, l’8 luglio a Carrara), a riunioni sindacali (il 9 luglio a Livorno, incontra prima la Rsu e le segreterie Fiom e Cgil della MTM di Guasticce, poi la Rsu e la segreteria Cgil della compagnia Golfo di Livorno), ma anche, direttamente, a incontri con i lavoratori (l’8 luglio, a Piombino, incontra gli operai delle Acciaierie Lucchini, il 9 luglio, a Livorno, incontra i lavoratori e le lavoratrici dello spettacolo e opere liriche).

“Questo primo giro – continua Rizzo – è utile per intessere relazioni, fissare le priorità di ogni realtà territoriale e infine sviluppare un piano d’azione condiviso. Il nostro obiettivo è di strutturarci in maniera capillare nel territorio, per individuare i problemi e trovare le giuste soluzioni per ogni specifica situazione. A questo, con cadenza bisettimanale, pensiamo di aggiungere un momento di sintesi a livello regionale per stabilire priorità e azioni comuni”. Parola d’ordine, dunque, strutturarsi.

Senza però tralasciare le tematiche di stretta attualità, come le crisi industriali e occupazionali, le vertenze aziendali e il tema della sicurezza sul lavoro, ancor più in cima all’agenda del Dipartimento dopo le quattro tragiche morti avvenute in Toscana nelle ultime settimane. “Il Dipartimento – conclude Rizzo – si è anche attivato per essere in grado di trovare soluzioni di ampio respiro, a livello regionale, con l’obiettivo di superare gli argini della solidarietà e della testimonianza, per riprogettare una vera cultura del lavoro, a partire dalle scuole, dalla formazione continua, dalla sicurezza.

A settembre, infatti, presenteremo una prima Proposta di Legge Regionale, cui stiamo lavorando, che muove in questa direzione”.

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