Firenze, rincari ATAF: Collesei (Pd) boccia l'iniziativa

"Come utente dell’Ataf, come cittadino, come Consigliere Comunale dei maggioranza le chiedo di rivedere queste scelte penalizzanti e francamente incomprensibili". Anche Grassi, Gruppo Spini, segnala le numerose proteste dei cittadini.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 luglio 2010 19:04
Firenze, rincari ATAF: Collesei (Pd) boccia l'iniziativa

“Stiamo ricevendo numerose proteste di cittadini che si rivolgono a noi per contestare la scelta del Comune e di ATAF di aumentare le tariffe del trasporto pubblico locale e di eliminare alcuni ‘preziose’ tipologie di abbonamento”. Lo dice Tommaso Grassi (Gruppo Spini) che aggiunge: "Con le nuove tariffe ATAF dal 1° agosto sarà impossibile acquistare l’abbonamento mensile da 20 euro per i lavoratori, solo se l’azienda sarà convenzionata con la società di trasporto pubblico potranno essere rilasciati abbonamenti annuali da 220 euro: una scelta che penalizza sia i giovani e i precari, che hanno contratti a tempo determinato o che lavorano solo in alcuni mesi dell’anno, che coloro che in primavera ed estate utilizzano la bici o altri mezzi per gli spostamenti in città.

Anche la riduzione da 240 euro, pari ai 12 abbonamenti mensili, ai 220 euro richiesti per quello annuale, si traduce in una sostanziale fregatura in quanto ci auguriamo che non si lavori 12 mesi ininterrottamente. Cosa dire dei lavoratori dipendenti delle aziende private fiorentine: se i titolari non attiveranno la convenzione con ATAF, seppur gratuita, non tutti vorranno accettare, l’abbonamento mensile aumenterà dai 20 euro ai 35 euro di quello normale. Non è accettabile che si continui ad adottare provvedimenti come questo che cercano di far cassa ed invece contribuiscono solo a disincentivare l’uso del mezzo pubblico e ad intasare le strade della Città, aumentando l’inquinamento e le patologie respiratorie dei cittadini.

Anche ieri, con la stipula della convenzione con la Klab, si è preferito incentivare l’uso delle strutture per la cura del proprio fisico piuttosto che chiedere un aiuto alle aziende private del territorio per migliorare e incentivare il trasporto pubblico locale, i cui limiti e carenze sono davanti agli occhi di tutti i fiorentini, e per disincentivare l’uso della macchina propria. Se questa è la strada che l’Amministrazione Comunale e i rappresentanti del Comune nelle società partecipate intendono proporre alla Città, - conclude Grassi - non possiamo certo condividerla.

Chiediamo che il Comune si attivi subito perché almeno gli enti locali e le aziende partecipate attivino a partire dal mese di agosto le convenzioni con ATAF, così da non costringere i propri lavoratori ad acquistare ad agosto e settembre l’abbonamento normale a quasi il doppio del dovuto: sicuramente sarebbe un toccasana per le casse di ATAF ma non senz’altro per quelle dei lavoratori dipendenti che in questo periodo di crisi stanno già contribuendo abbondantemente e oltre i propri limiti”. E questa è la lettera aperta scritta dalla consigliera del Pd Stefania Collesei e inviata al presidente dell'Ataf Filippo Bonaccorsi sempre in tema di abbonameti al TPL.

Gentile Presidente Bonaccorsi, qualche giorno fa, ho letto di alcune critiche dei lavoratori che avevano visto scomparire gli abbonamenti mensili dell’Ataf.

La risposta fu che probabilmente c’erano stati dei problemi col call center, che sarebbero stati immediatamente risolti. Ho aspettato un po’ poi ho provato di persona ed è così che ho scoperto che non solo non esiste più l’abbonamento mensile per i lavoratori, ma che per avere quello annuale è necessaria una convenzione tra il datore di lavoro e Ataf. Allora le rivolgo alcune domande. La prima : "Perché eliminare l’abbonamento mensile per il lavoratori?" Non sono d’accordo con questa scelta, perché penalizza l’anello più debole: il lavoratore precario che lavora magari 2 mesi usufruendo di una linea di bus, magari non lavora 3 mesi poi lavora 5 mesi da un’altra parte utilizzando altre linee.

Per un precario è il colmo essere vittima della rigidità! La seconda: "Perché appesantire le procedure per l’abbonamento annuale?" Non sempre il datore di lavoro è disponibile anche se in via non onerosa a farsi carico di una questione che attiene al dipendente. E’ davvero un brutto esempio questo proprio quando ai servizi pubblici si chiede di sburocratizzare. La terza: "Cosa succederà il 1° agosto?" Perché questa fretta nell’introdurre novità? In questa incertezza di informazioni? So che le sta a cuore l’Azienda, ho apprezzato la volontà di migliorare la flotta, ma in un periodo come questo l’attenzione alle esigenze dei lavoratori dovrebbero aumentare, non diminuire.

Come utente dell’Ataf, come cittadino, come Consigliere Comunale dei maggioranza le chiedo di rivedere queste scelte penalizzanti e francamente incomprensibili. Stefania Collesei (Pd) Presidente commissione lavoro

(lb)

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