Manovra: ancora aperto lo scontro regioni-governo

Oggi i sindaci in Prefettura a Firenze per protestare sui tagli della manovra economica. Il presidente di Anci Toscana commenta l’intesa siglata venerdì scorso da ANCI con il Governo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 luglio 2010 00:15
Manovra: ancora aperto lo scontro regioni-governo

Mentre la manovra economica approderà al Senato, di fronte ai tagli della manovra economica dal Governo, questa mattina i sindaci manifesteranno pubblicamente a Firenze, in Prefettura, per sottolineare le loro difficoltà ad operare con simili condizionamenti. I tagli della manovra diventano ora nuovo argomento di discussione anche nei Consigli comunali. Ogni regione sta analizzando i tagli della manovra. La partita tra Regioni e governo sulla manovra economica è ancora aperta. I tagli preventivati andranno a colpire servizi essenziali.

La manovra economica riduce drasticamente i trasferimenti a carico dei Comuni. “Il giudizio sulla manovra è e resta totalmente negativo, ma ci sono elementi tecnici nell’intesa con il Governo su cui si può lavorare, come il federalismo municipale, che potrebbe partire dal 2012, e la modifica al patto di stabilità”. Il sindaco di Livorno e presidente di Anci Toscana Alessandro Cosimi commenta così - a margine del Comitato direttivo dell’Associazione che si è riunito oggi a Firenze - l’intesa siglata dall’Associazione nazionale dei Comuni con il Governo venerdì scorso a Roma.

“Anci ha preso atto dell’impossibilità di cambiare la manovra in questa fase - chiarisce il presidente di Anci Toscana, che è anche coordinatore dei presidenti delle Anci regionali -. L’intesa raggiunta venerdì prevede la presentazione da parte del Governo del decreto attuativo del federalismo municipale entro fine luglio, dopodiché ci saranno altri tre mesi, fino a ottobre, per verificare se ci saranno le condizioni per modificare la manovra”. Se da un lato quindi rispetto alla manovra permane la richiesta di una redistribuzione più equa dei tagli, dall’altro il federalismo municipale potrebbe rappresentare, secondo il presidente di Anci Toscana, un passo significativo verso una maggiore autonomia impositiva per i Comuni, mettendo loro a disposizione una leva fiscale propria come la cosiddetta ‘service tax’ o imposta municipale.

“Di fronte a condizioni che sembrano ormai non mediabili, né sui soldi né sui saldi - afferma Cosimi - si è intrapreso un percorso che potrebbe portare ad ottenere condizioni migliorative per i Comuni”. Il documento sottoscritto venerdì scorso dall’Anci e dal Governo prevede l’emanazione, entro il 31 luglio prossimo, del decreto attuativo che conferisce autonomia impositiva ai Comuni. Viene prevista inoltre l’istituzione di un tavolo di monitoraggio che entro il 30 ottobre dovrà verificare la possibilità di sbloccare parte dei residui passivi in capo ai bilanci dei Comuni, di assorbire i tagli dei trasferimenti all’interno degli obiettivi del patto di stabilità interno e di prevedere l’attribuzione ai Comuni della funzione amministrativa catastale. Sempre entro ottobre verrà presa in considerazione anche la proposta dell’Anci di trasferire al 2012 parte dei tagli previsti nel 2011: “La manovra - aggiunge il presidente di Anci Toscana - ci chiede di compartecipare al gettito per 1 miliardo e mezzo nel 2011 e 2 miliardi e mezzo nel 2012: la pre-intesa tecnica che abbiamo raggiunto ci permetterà di versare 1 miliardo nel 2011”.

Se l’apertura di tavoli di confronto sulle questioni che più interessano da vicino i Comuni, in primis il federalismo fiscale, viene dunque valutata positivamente da parte dell’Associazione, “molto dipenderà dal risultato della trattativa dei prossimi mesi - conclude Cosimi - durante i quali i Comuni vigileranno attentamente sull’operato del Governo, sollecitandolo a rispettare gli impegni assunti”.

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