Dpef 2011: ok a risoluzione maggioranza, respinti i documenti del centrodestra

Approvata anche una mozione della sinistra sull’efficienza energetica; respinta invece la mozione contro la soppressione dell’Istituto per la prevenzione e la sicurezza del lavoro. Discussione sui Consorzi di bonifica.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 giugno 2010 15:50
Dpef 2011: ok a risoluzione maggioranza, respinti i documenti del centrodestra

Aprire un immediato tavolo di confronto con il Governo sulle implicazioni dei tagli previsti nella manovra finanziaria, sviluppando proposte autonome da portare in quella sede; e verificare col Governo l’effettivo rispetto della recente intesa Stato-Regione sulle infrastrutture. Questi gli impegni contenuti nella Risoluzione della maggioranza, approvata in Aula con il voto favorevole di Pd, Federazione della sinistra - Verdi e Idv, e il voto contrario di Pdl Lega e Udc. Il testo sottolinea che secondo le stime la manovra contiene un taglio dei trasferimenti statali alla Regione di 320 milioni di euro nel 2011 e 360 milioni nel 2012, colpendo soprattutto le risorse per il trasporto pubblico e le misure per la crescita economica, e ribadisce comunque la scelta contenuta nel documento preliminare del Dpef di anticipare al 2011 la riduzione delle spese di funzionamento della struttura regionale del 5%, per un totale di 20 milioni di euro. Approvata a maggioranza inoltre (contrari Pdl e Lega, astenuto Udc) una mozione a firma Mauro Romanelli (FdS-V) con la quale si chiede alla Giunta di attivarsi presso il Governo per rinnovare due provvedimenti che hanno funzionato dal punto di vista operativo.

“Bisogna – ha spiegato Romanelli - prorogare le detrazioni Irpef per le ristrutturazioni edilizie con l’aumento al 55% per quelle caratterizzate da incremento di efficienza energetica e prorogare il Conto energia senza tagli né restrizioni per rispettare il protocollo di Kyoto”. L’Aula ha respinto invece tutte le mozioni presentate dal Pdl e anche la mozione della Federazione della Sinistra - Verdi contro la soppressione dell’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del lavoro, prevista dalla manovra.

E’ stata la capogruppo FdS-V Monica Sgherri a presentarne i contenuti. “Nonostante la necessità di sopprimere gli enti inutili, sulla sicurezza sul lavoro la situazione è estremamente delicata, con una crescita esponenziale e pericolosa degli incidenti sul lavoro e delle morti bianche – ha affermato –. L’Ispesl è l’unico ente di ricerca in Italia con una vastissima competenza in questo settore”. Sulla mozione hanno votato a favore il Pd e FdS-V, mentre il Pdl e la Lega hanno votato contro e IdV e Udc si sono astenuti.

(ab/bb - segue) Il capogruppo del Pd, Vittorio Bugli, intervenendo sulla prima mozione in discussione, ha invitato il Consiglio a discutere solamente i documenti di carattere più generale, proponendo per le mozioni “di dettaglio” invece “un percorso di merito da affrontare nelle commissioni competenti, al fine della predisposizione del Dpef definitivo”. Una proposta respinta da Alberto Magnolfi, capogruppo del Pdl, che ha sottolineato che è proprio attraverso la presentazione di questo tipo di mozioni che l’opposizione può avere voce in capitolo nella fase della concertazione, visto che faranno parte della documentazione che verrà presentata ai soggetti coinvolti.

Giuseppe Del Carlo (Udc) ha confermato la disponibilità a votare caso per caso le mozioni del Pdl sui singoli argomenti, ma ha annunciato l’astensione sul documento di carattere più generale, non potendo condividere il giudizio positivo sulla manovra nazionale. Respinte, dunque, per il voto contrario della maggioranza, le singole mozioni del Pdl. In particolare, il documento che conteneva le proposte di carattere complessivo (secondo tre indirizzi: razionalizzazione della spesa pubblica regionale e la riduzione degli sprechi, il sostegno al risanamento economico e allo sviluppo, le proposte per la “Welfare society”) ha avuto il voto contrario della maggioranza e l’astensione dell’Udc, mentre la Lega con il Pdl ha votato a favore.

La mozione sull’urbanistica e il territorio, che chiedeva di rivedere la legge regionale 1/2005, è stata presentata dal capogruppo del Pdl Alberto Magnolfi: “Un testo suggeritoci dalle recenti dichiarazioni dell’assessore Anna Marson”, ha affermato; sul testo si è registrato il voto favorevole di Pdl, Lega e Udc e il voto contrario della maggioranza, mentre Monica Sgherri, capogruppo della Federazione della Sinistra-Verdi, si è astenuta. Ha suscitato dibattito la mozione sui Consorzi di bonifica.

Giuseppe Del Carlo, capogruppo Udc, ha dichiarato l’astensione perché il testo “chiede la soppressione dei Consorzi, mentre l’Udc è per il riordino”. Vittorio Bugli (capogruppo Pd) ha affermato che il documento, “chiedendo l’abolizione degli enti, che è oggettivamente impossibile, dimostra la natura propagandistica delle mozioni del Pdl”. Magnolfi, capogruppo Pdl, ha precisato che il testo chiede l’abolizione “o, in ogni caso e comunque, un progetto di riorganizzazione dei consorzi”, che è cosa diversa.

Marco Carraresi ha ribadito la posizione di astensione dell’Udc richiamando la posizione anche passata del gruppo. Marta Gazzarri, capogruppo dell’Idv, ha affermato: “Il tema è sicuramente da approfondire, ma votiamo contro per il modo in cui il testo è formulato”. Nicola Nascosti ha sottolineato per il Pdl che il testo “non contiene nessuna volontà demagogica”. “Noi abbiamo portato una serie di proposte specifiche, non capisco come ci si possa accusare di demagogia”, ha aggiunto Stefano Mugnai (Pdl).

Antonio Gambetta Vianna, capogruppo della Lega Nord Toscana, ha affermato: “La Lega è per l’abolizione di tutti i consorzi, che sono solo sprechi di soldi e cimiteri per gente che non è più in politica. Le loro funzioni devono passare alle Province”. Vincenzo Ceccarelli (Pd) ha affermato che questo modo di procedere impedisce un serio approfondimento della questione, una posizione condivisa dal suo collega di partito Pier Paolo Tognocchi, che ha aggiunto: “Non ci stiamo ad apparire come quelli che vogliono difendere lo status quo”, e ha invitato il Pdl a portare le proprie proposte nelle commissioni competenti per avviare una discussione di merito.

“Apprezzo questo invito – ha affermato infine Alessandro Antichi (Pdl) – ma l’oggetto della discussione di oggi sono gli indirizzi per il Dpef, ed è in questa sede che possiamo rivolgerci alla società toscana nel suo complesso”. Un’altra mozione su cui si sono registrati interventi è stata quella sulla sanità, che invita a riferire sulle intenzioni di sviluppo del modello regionale di Società della salute, sulla valutazione di una loro soppressione e sulle intenzioni di riduzione delle Ausl.

“Il sistema sanitario toscano non è pienamente capace nel rispondere ai bisogni della persona – ha detto Stefano Mugnai (Pdl)- dimostra rigidità nel risolvere le criticità e nel Dpef non si registrano passi avanti. Questa mozione – ha concluso - è volta al superamento della società della salute, alla riduzione delle Asl e alla piena valorizzazione del volontariato e dell’associazionismo toscano”. Anche Marco Carraresi (Udc) è intervenuto, evidenziando la necessità di riflessione e verifica sulle modifiche del sistema sanitario regionale.

“Abbiamo bisogno – ha detto – di fare chiarezza sulle spese, c’è il rischio di un disavanzo nel 2009 e bisogna capire da dove le risorse mancanti verranno prese.” (ab/bb)

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