Ornette Coleman in concerto il 12 agosto a Follonica

Al via la prevendita per il concerto in esclusiva del quartetto al Festival che quest’anno raggiunge il traguardo di ben trenta edizioni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 aprile 2010 22:03
Ornette Coleman in concerto il 12 agosto a Follonica

Sarà Ornette Coleman il principale protagonista di Grey Cat Festival 2010 – trentesima edizione. In attesa di presentare il programma definitivo sono già definiti i particolari del concerto del 12 agosto ed è già possibile acquistare i biglietti sia on line , che nei punti vendita box Office e Ticket One. Ornette è nato nel 1930 a Forth Worh nel Texas, terra di grandi sassofonisti dalle voci intrise di blues; dopo un apprendistato nelle varie forme urbane della musica nera, Coleman a quindici anni ascolta Charlie Parker e comincia a imitarne nota per nota gli assoli.

La svolta della sua carriera avviene a Los Angeles, dove Coleman vive con la moglie, la poetessa e attivista Jayne Cortez, e il piccolo Denardo, e dove fa da punto di riferimento per un gruppo di giovani musicisti alla ricerca di una propria voce: Don Cherry dall'Oklahoma, un bassista dal viso angelico che proveniva dalla musica country, Charlie Haden, e i batteristi Ed Blackwell e Billy Higgins; ma è il bassista Red Mitchell a portarlo alla Contemporary di Lester Koenig, che pubblica l'album d'esordio del sassofonista, 'Something Else', nel 1958.

'Free Jazz' con la sua indimenticabile copertina di Jackson Pollock e la partecipazione di Freddie Hubbard, Scott LaFaro ed Eric Dolphy fa, invece, da manifesto alla nuova musica del decennio, con la sua struttura senza precedenti – una improvvisazione strutturata per doppio quartetto. Successivamente Coleman inizia una nuova avventura in trio con David Inzenzon al basso e Charles Moffett alla batteria. La musica di Ornette esplode di nuovo, con l'adozione di violino e tromba – due strumenti che suonati con tecniche non ortodosse danno una prospettiva diversa alla musica – e l'inserimento nel gruppo dell'adolescente Denardo alla batteria.

Dopo brevi ma folgoranti collaborazioni con Garrison e Jones, bassista e batterista del gruppo di Coltrane, il 1969 è l'anno di un altro titolo significativo, 'Crisis'. La nuova svolta nella musica di Coleman si sostanzia negli esperimenti compositivi per quintetto di fiati e per orchestra sinfonica del 1972, con il suo organico ampliato e il montaggio di nastri mentre la chitarra di Jim Hall è il preludio dell'impatto sonoro realizzato con la svolta 'elettrica' ed 'etnica' di 'Dancing in Your Head' del 1976, cui prendono parte due chitarre elettriche e i musicisti tradizionali Joujouka del Marocco.

Una fortunata collaborazione con i Grateful Dead gli apre nuove possibilità, e fonda l'etichetta Harmolodic che pubblica una importante serie di dischi. Negli anni '90 è l’attribuzione del Mac Arthur Genius Prize a segnare l'accettazione dell' “anti-musicista” Coleman da parte dell'establishment, che lo celebra con una serie di concerti al Lincoln Center. In un interessante gioco, il suo attuale quartetto, con il figlio Denardo alla batteria, vede la presenza dei due bassisti Tony Falanga e Greg Cohen, che proviene proprio dai Masada di Zorn! Coleman continua a mettere in discussione le categorie non solo musicali ma anche filosofiche e metafisiche.

Il suo mondo “armolodico” si espande in rapporto a tutto l'universo sonoro e delle arti figurative: ogni suo concerto può cambiare negli ascoltatori il modo in cui percepiscono la musica.

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