Crescioli: ''PM10, restano i provvedimenti''

Dal pacchetto delle misure urgenti sparirà l’obbligo di riduzione del riscaldamento. Allo studio la possibilità di una estensione del periodo di validità dei biglietti Ataf.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 aprile 2010 20:33
Crescioli: ''PM10, restano i provvedimenti''

Con il coordinamento dell’Assessore provinciale all’Ambiente, Renzo Crescioli, si è svolta questa mattina la riunione tecnica dei comuni della cosiddetta “area omogenea fiorentina” (Firenze, Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Lastra a Signa, Scandicci, Sesto Fiorentino e Signa). La Provincia di Firenze, secondo quanto stabilito dalla Regione Toscana, ha il compito di armonizzare gli interventi che si rendono necessari in base alla normativa vigente sull’inquinamento atmosferico e in particolare su quello prodotto dalle polveri sottili. “Innanzitutto – spiega l’assessore Crescioli – va ribadito che la difficoltà di questi giorni è dovuta al fatto che ci siamo trovati di fronte alla necessità di gestire una lunga serie di superamenti delle soglie di PM10 in una situazione di emergenza legata al mancato recepimento da parte del Governo della normativa europea che invece prevede altri parametri di valutazione più corrispondenti alla situazione reale dell’inquinamento rispetto a quelli attuali.

Ora si spera che lo Stato ponga riparo quanto prima a questa dimenticanza, anche perché, altrimenti, l’11 giugno scatterà da parte della Ue una nuova procedura di infrazione. La nuova direttiva consentirà un sistema di rilevazione più raffinato, tra le altre cose basato non sullo sforamento di un’unica centralina, e facendo riferimento anche alle polveri PM2,5 ben più pericolose delle PM10”. “L’obiettivo – chiarisce l’Assessore provinciale – è quello di un sistema di rilevazione che sia basato sulle centraline “urbane fondo”, più corrispondenti alla situazione reale dell’inquinamento, e che tenga conto delle diverse entità degli sforamenti e del reale impatto sulla popolazione.

Ma soprattutto l’obiettivo è quello di prevenire le emergenze. Si è quindi deciso di chiedere alla Regione di studiare la possibilità di un modello previsionale e diffusionale delle polveri, che consenta di prevedere i superamenti in relazione alla stagione ed alle previsioni meteo in modo tale da assumere i provvedimenti di limitazione prima e non dopo che lo smog abbia superato i livelli di guardia”. “Si è inoltre deciso – aggiunge Crescioli – di avviare al più presto il lavoro di coordinamento degli interventi strutturali, contenuti nei Piani di Azione Comunali.

In relazione a tutto ciò chiederemo un incontro con il neo Presidente della Regione Rossi per definire insieme modalità e azioni con cui affrontare in maniera non episodica questo grande tema che riguarda la qualità della vita dei cittadini. Per ciò che riguarda l’immediato, si è deciso di mantenere lo schema di ordinanza dei giorni scorsi, trasformando dal 15 di aprile (data in cui i riscaldamenti dovranno essere obbligatoriamente spenti) il primo modulo in un semplice invito all’utilizzo dei mezzi pubblici, e mantenendo il secondo e terzo modulo (limitazioni del traffico).

Contatteremo nelle prossime ore ATAF per verificare la possibilità di accompagnare questi provvedimenti a incentivazioni per l’utilizzo del trasporto pubblico, ad esempio con l’estensione del periodo di validità dei biglietti”.

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