Nuove voci di crisi per lo stabilimento Italia Solare Industrie

La Sinistra Scandicci: "Chissà se questo può essere un caso in cui tentare una class action, dopo tutto i danneggiati sarebbero i lavoratori ex Electrolux ma anche la popolazione dell'intera area provinciale".

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 marzo 2010 13:13
Nuove voci di crisi per lo stabilimento Italia Solare Industrie

"Dal 10 febbraio scorso, giorno della pubblicazione della nostra 'interrogazione virtuale', ad oggi sono passati pochi giorni, appena due settimane, eppure gli avvenimenti scandiccesi hanno avuto un'accelerazione impressionante. I dubbi che si rincorrevano da tempo e i tanti 'si dice' si sono trasformati in dura realtà. In verità nei primi giorni la nostra denuncia aveva avuto in risposta qualche sorrisetto ironico e poca attenzione dalla stampa, ma col passare dei giorni le cose sono precipitate; sui quotidiani si è letto qualche timido tentativo di difesa, l'ottimismo delle Istituzioni e la presenza di 'troppi avvoltoi' (magari il sindaco Gheri potrebbe spiegare a chi si riferiva), ma ormai si parla apertamente di cassa integrazione per centinaia di lavoratori, di personale in esubero e di gravi problemi di liquidità dell'azienda; è chiaro anche il tentativo da parte di 'qualcuno' di abbandonare la nave per salvarsi da un eventuale affondamento". Così Pino Comanzo e Francesco Mencaraglia del gruppo extra consiliare de La Sinistra Scandicci sulla vicenda ex Electrolux.

"Comunque persistono reticenze e minimizzazioni, nessuno affronta le parti poco encomiabili della storia e tanto meno si parla della fragilità che sta dimostrando l'impianto portante della riconversione industriale che si sta sciogliendo come neve al sole nonostante il rigido inverno. Ma l'impianto portante della riconversione industriale, sbandierato ai quattro venti come modello esemplare, su cosa poggiava? Su tecnologie innovative? Su grandi investimenti? Qualcuno ha fatto verifiche? Indagini? I soggetti attivi in questa operazione sono stati molti: Comune, Provincia, Regione, Governo, Sindacati, in qualche modo Toscana Energia e non dimentichiamo Electrolux, possibile che nessuno abbia verificato? Che nessuno avesse risorse per valutare il progetto nel merito e nella filosofia ispiratrice, oltre che nei soggetti proponenti? Se qualcuno l'avesse fatto ad esempio si sarebbe imbattuto, già nel 2008, attraverso la Cisl Veneto, nella Tibi spa, azienda di Mirano che nel 2009 a fatto una fine poco gloriosa, oppure avrebbe scoperto che famosi fondi di investimento hanno sede nelle meravigliose isole Cayman" si chiedono i due esponenti politici. "Ma nella malaugurata ipotesi che questa riconversione non riesca, dopo tanti trionfalismi e tanto denaro pubblico il cerino acceso rimane nelle mani dei Lavoratori? delle comunità scandiccese e fiorentina? Oppure si cercheranno le responsabilità? Chissà se questo può essere un caso in cui tentare una class action, dopo tutto i danneggiati sarebbero i lavoratori ex Electrolux ma anche la popolazione dell'intera area provinciale che si ritrova davanti all'ennesima delocalizzazione mascherata da riconversione e addirittura con sponsorizzazioni eccellenti ed istituzionali" terminano Pino Comanzo e Francesco Mencaraglia.

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