Crisi: Martini, Brenna e Simoncini sull'economia pistoiese

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 giugno 2009 00:13
Crisi: Martini, Brenna e Simoncini sull'economia pistoiese

Mass, Radicifil, Cdm e Ansaldo Breda. Quattro nomi e quattro aziende, tra le più grandi della provincia, legate da situazioni di crisi già in atto o da difficoltà comunque annunciate, come nel caso della più grande fabbrica pistoiese produttrice di treni. Ma l’intera economia locale di Pistoia è in affanno: 10 aziende tra le più importanti sono in difficoltà, 5.000 lavoratori sono o in cassa integrazione o lavorando ad orario ridotto e 1.000 sono i posti di lavoro persi. Ed è di fronte a questa situazione che si è trovato stamani il presidente della Regione, Claudio Martini, insieme agli assessori Brenna e Simoncini nell’incontro con le istituzioni pistoiesi, i sindacati e i rappresentanti dei lavoratori delle aziende in difficoltà.
"La Regione – sottolinea Martini - sta facendo e farà la sua parte.

Assicuro ai lavoratori di questa aziende il massimo impegno e chiedo a tutti di contribuire a questo sforzo di dialogo sociale per gestire al meglio la crisi e individuare vie di uscita. Tutti dobbiamo sentirsi impegnati al massimo, dal governo nazionale a quelli locali, alle associazioni economiche e sociali fino agli istituti di credito".
"Ma - aggiunge - voglio essere chiaro fino in fondo: qui c’è bisogno di un maggiore impegno e presenza del governo nazionale che ha competenze e strumenti per intervenire in modo assai più efficace e consistente.

La Toscana ha bisogno di più attenzione, di più impegno e di più risorse".
Il presidente toscano ha presentato il pacchetto anticrisi messo a punto dalla Regione ed ha assicurato la massima disponibilità nel seguire le vertenze in corso, insieme ad un rinnovato impegno nei confronti del governo nazionale per sollecitare anche un suo intervento sui diversi punti di crisi della Toscana, a partire dal ministro Scajola che aveva assunto l’impegno per incontrare i distretti più colpiti dalla crisi.
"Su tutte le vertenze c’è un processo aperto che vede impegnate insieme alla Regione tutte le istituzioni locali e i sindacati – commenta Martini -.

Occorre costanza e determinazione. La nostra strategia è quella di salvare tutti i siti produttivi, guadagnare tempo, uno o due anni almeno, facendo ricorso alla Cassa integrazione e ad altri ammortizzatori sociali: utilizzare questo spazio di tempo per cercare nuovi imprenditori disponibili a rilanciare queste imprese attraverso l’attivazione di un vero e proprio processo di reindustrializzazione. Un impegno questo che deve accumularci tutti, anche perché la Regione non ha un ufficio specializzato nella ricerca di nuovi imprenditori".


Il modello da seguire a cui fa riferimento Martini è quello che ha portato al rilancio della Electrolux di Scandicci, che da fabbrica di frigoriferi si è convertita in azienda che produce pannelli solari fotovoltaici. I primi, peraltro, saranno consegnati in questi giorni.
Quanto ad Ansaldo Breda, il presidente della Regione ha preso l’impegno a sollecitare Trenitalia alla pubblicazione del bando di gara per l’acquisto di treni ad alta velocità e quelli per il trasporto regionale.

La Regione farà la propria parte nel finanziare l’acquisto di nuovi treni per il trasporto locale. Come continuerà l'impegno di Fidi Toscana e della Regione per sostenere con un fondo di garanzia tutte le imprese, quelle a corto di liquidità e quelle che vogliono investire, nell'accesso al credito. Da maggio, da tutta la Regione, sono già state 2024 le domande, per 551 milioni e 304 mila euro di prestiti chiesti alle banche. Per garantire le imprese la Regione ha stanziato 48,5 milioni, che diventeranno presto 60.
A Pistoia le domande presentate ad oggi dalle imprese sono 181 per 56 milioni e 660 mila euro: 51, per 17 milioni e 134 mila euro, quelle già deliberate.



di Remo Fattorini

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