Come raccogliere le firme e dove presentare le liste

Tutti gli adempimenti previsti prima del 27 febbraio. A chi rivolgersi, le regole da seguire e ricordare.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 febbraio 2010 15:58
Come raccogliere le firme e dove presentare le liste

C'è tempo fino al 27 febbraio per presentare i candidati presidenti e le liste dei candidati consiglieri regionali. Lo si potrà fare dalle 8 di venerdì 26 febbraio alle 12 di sabato 27 febbraio. Le candidature per la presidenza della Regione dovranno essere presentate agli uffici della Corte d'appello di Firenze. Le liste dei candidati consiglieri vanno consegnate invece agli uffici dei tribunali di ciascun capoluogo di provincia. Firme necessarie per i consiglieri, non per il presidente Prima occorre però raccogliere le firme a sostegno.

Per il candidato presidente non servono. La legge elettorale toscana, a differenza di altre regioni, non le prevede ed il motivo è semplice: un candidato presidente deve essere sostenuto da almeno una lista e sono le liste che lo presentano. Le firme dei cittadini elettori occorrono invece p er le liste dei candidati consiglieri, diverse da provincia a provincia. Ne servono tra 1.750 e 2.500 a Firenze, tra 750 e 1.000 a Massa-Carrara, tra 1.000 e 1.500 in tutte le altre otto province toscane. Chi autentifica le firme Le firme potranno essere autenticate dai segretari comunali, da funzionari incaricati dal sindaco o dal presidente della provincia, da consiglieri provinciali e comunali che comunichino la propria disponibilità al sindaco o al presidente della provincia.

Potranno autenticare le firme anche i consiglieri, provinciali o comunali, che siano contemporaneamente candidati. Lo potranno fare, come gli altri, negli uffici di Comune e Provincia ma anche in un luogo pubblico, purché aperto e all'interno del territorio di competenza. Un consigliere comunale o un funzionario comunale non potrà infatti autenticare firme al di fuori del proprio comune. Un consigliere provinciale o un funzionario provinciale potrà farlo nei soli comuni che sono parte della provincia in cui è stato eletto o per cui lavora.

Gli uffici elettorali dei Comuni dovranno rimanere aperti, per la sottoscrizione delle liste, almeno 8 ore al giorno da lunedì al venerdì e 8 ore anche sabato 20 e domenica 21 febbraio, oltre ai giorni di presentazione delle liste. Nei comuni con meno di tremila abitanti gli uffici dovranno rimanere aperti per almeno 4 ore al giorno. Liste ufficiali entro il 3 marzo Se non ci saranno ricorsi, basteranno 48 ore a Tribunali e Corte d'Appello per il via libera. In caso di contestazioni, la pronuncia potrebbe slittare fino al 3 marzo.

Dal Ministero dell'interno ricordano che, per quanto riguarda la documentazione da produrre a corredo della presentazione delle liste e delle candidature, non valgono le autocertificazione o le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà. Da tre a quattordici candidati nei dieci collegi Il numero massimo dei candidati consiglieri per ciascuna lista varia a seconda della popolazione della provincia. A Prato, Massa-Carrara e Grosseto non potranno essere più tre, a Siena e Pistoia gli aspiranti consiglieri di ogni lista potranno arrivare a 4, 5 a Livorno ed Arezzo, 6 a Pisa e Lucca e 14 a Firenze.

In ciascuna lista non potranno essere presentati più di due terzi di candidati dello stesso genere. Se su tre aspiranti consiglieri due sono maschi, il terzo dovrà essere donna. O viceversa. Il candidato presidente dovrà indicare anche chi intende nominare vice-presidente della giunta regionale. La legge elettorale toscana non prevede la possibilità di esprimere preferenze. I consiglieri sono eletti nell'ordine con cui compaiono sulla scheda elettorale, che deve rispecchiare, pena un'ammenda, i risultati delle primarie (per le liste che vi hanno fatto ricorso).

Par condicio, spazi di propaganda, agevolazioni postali e fiscali Dall'indizione dei comizi elettorali, avvenuta l'8 febbraio, sono scattate le norme della par condicio. Tra il 23 e il 25 febbraio le giunte comunali dovranno delimitare gli spazi per le affissioni di propaganda elettorale. Anche i partiti e gruppi politici che non partecipano direttamente alle elezioni potrà richiederli, per fiancheggiare altre liste, ma dovranno farlo entro il 22 febbraio. I Comuni dovranno mettere i propri locali a disposizione dei partiti e movimenti che partecipano alla competizione elettorale.

Per la stampa di materiale tipografico o per l'acquisto di spazi di comunicazione politica su televisioni, quotidiani e periodici, come per l'affitto di locali e per le spese che riguardano l'organizzazione di manifestazioni, sono previste agevolazioni fiscali. Nei trenta giorni che precedono il voto sono previste anche tariffe postali agevolate per l'invio di materiale elettorale. Informazioni maggiori sono disponibili sul sito www.poste.it. Volantini vietati, altoparlanti con autorizzazione Da venerdì 26 febbraio è vietato il lancio di volantini in luogo pubblico, la propaganda elettorale luminosa o figurativa (escluse le insegne delle sedi dei partiti) e la propaganda luminosa mobile.

Sempre dal 26 febbraio scattano le norme che regolano l'uso di altoparlanti su mezzi mobili, che, se usati per propaganda elettorale, devono essere preventivamente autorizzati dal sindaco o dal Prefetto. Sondaggi vietati negli ultimi quindici giorni Dal 13 marzo sino alla chiusura delle operazioni di voto è vietato rendere pubblici o diffondere i risultati di sondaggi demoscopici sull'esito delle elezioni o gli orientamenti politici degli elettori, anche se effettuati in un periodo precedente a quello del divieto.

di Walter Fortini

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza