Sotto-attraversamento AV di Firenze e stazione Foster secondo Italia Nostra

Una riflessione di Mariarita Signorini, membro della Giunta nazionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 gennaio 2010 13:36
Sotto-attraversamento AV di Firenze e stazione Foster secondo Italia Nostra

di Mariarita Signorini membro della Giunta nazionale Italia Nostra Un pessimo progetto, bocciato da studiosi ed esperti dell’università, osteggiato cittadini riuniti in Comitati e da Italia Nostra un progetto a cui è contrario lo stesso Sindaco. A questo punto Firenze sarà interessata dai giganteschi cantieri per l’inutile quanto evitabile passaggio sotterraneo dell'AV con relativa stazione Foster, invasiva sul piano ambientale e non adiacente a una delle stazioni già esistenti, come avviene invece a Bologna.

Considerando che il successo o meno del passaggio dell'Alta Velocità dipende dall'intermodalità, una stazione lontana sarà oltre che inutile anche 'assurda' in termini trasportistici. I cantieri dureranno oltre dieci anni anni, provocheranno un impatto pesantissimo in termine di rumori, di polveri, di traffico pesante in una città che ancora non è uscita dai cantieri della Linea 1 della Tramvia e della Terza Corsia autostradale, quest'ultima coi relativi svincoli e by-pass costruiti in città, opere entrambe la cui conclusione è in ritardo di anni e ancora non se ne vede l'esito, mentre i costi economici sono cresciuti in modo esponenziale e i danni all'ambiente e al paesaggio sono sotto gli occhi di tutti. Per Italia Nostra, che ha seguito queste grandi opere fin dagli esordi, non è difficile immaginare cosa succederà con la Tav. Lo scavo provocherà presumibilmente danni e lesioni in superficie a strade e a edifici per l’opera di scavo di due tunnel di 8 km, evitabilissimi con un semplice adeguamento della rete di superficie, lo scavo per la stazione Foster -utile solo ai treni AV- richiederà uno scasso di 400 metri per 50, profondo altri 50 metri, con probabili conseguenze drammatiche per l’interferenza con la falda idrica sotterranea.

Gli accordi politici hanno avuto finora la meglio sulle considerazioni tecniche, sul principio di precauzione, sulla logica di soluzioni meno impattanti e meno costose. La VIA non è stata fatta, i pareri tecnici delle stesse amministrazioni coinvolte sono stati sostanzialmente ignorati nei loro ripetuti allarmi. I costi dell'opera, finanziati con soldi pubblici, non sono ancora calcolabili: si va da uno a tre miliardi di euro. Non resta che affidarsi alla magistratura, per verificare i livelli di dubbia legittimità di tutta la procedura, a cominciare dal ruolo dell’Osservatorio Ambientale.

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