Renzi manda la giunta in bus, ma Atm è interessata a gestire Ataf

De Zordo: "E' ora di rimediare agli errori", Giocoli (Pdl): “Renzi riferisca poi nel prossimo consiglio sull’intenzione di Atm di gestire Ataf” e Claudio Morganti (Lega Nord) inteviene sugli abbonamenti regalati agli assessori

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 gennaio 2010 16:54
Renzi manda la giunta in bus, ma Atm è interessata a gestire Ataf

Il sindaco di Firenze ha inviato una lettera e un abbonamento Ataf a tutti gli assessori comunali: "Basta chiacchiere, c'è molto da fare", tra cui nuove corsie bus e acquisto di mezzi elettrici", ma secondo un quotidiano cittadino di questa mattina Atm, l’azienda milanese, avrebbe manifestato il suo interesse in vista del bando di gara provinciale per gestire Ataf. Negli scorsi giorni sui giornali il sindaco Renzi si scagliava contro gli autisti per i disservizi delle linee Ataf, mentre il presidente Bonaccorsi li ringraziava sentitamente e annunciava la distribuzione dei doni della Befana.

Il presidente dell’azienda di trasporti fiorentina ha spedito una lettera a tutti i dipendenti per gli auguri di buone feste. Nella lettera si legge, tra l’altro:

‘L'ultimo mese è stato un autentico inferno, lo sapete certo meglio di me: quindi è in primo luogo doveroso un ringraziamento sincero agli autisti e a tutto il personale d'esercizio che, con grande sacrificio e spirito di servizio, hanno permesso di fronteggiare una situazione complicatissima’.
“I due si parlano tra loro? O c’è dietro una fine strategia che ci sfugge?”.

E’ quanto nota la vicecapogruppo del Pdl Bianca Maria Giocoli. “Ma non solo, Bonaccorsi si dichiara al contrario così contento che annuncia agli autisti che ‘dopo la Befana saranno estratti a sorte fra tutti i dipendenti i regali che sono arrivati alla presidenza e alla direzione generale dell'azienda: tutto ciò che arriva in viale dei Mille infatti non è del Presidente; ma dell'azienda’”. “Insomma siamo alla farsa – continua la vicecapogruppo Pdl –, come certo i dipendenti Ataf avranno ben capito.

La verità è che Bonaccorsi, presentato da Renzi come ‘l’uomo della provvidenza’ per risollevare le sorti di Ataf, non si è dimostrato all’altezza del compito, e ora il sindaco invece di trarre le debite conclusioni non trova di meglio che prendersela con chi guida i bus. Ci pare che, come minimo, il sindaco debba riferirne nel prossimo consiglio comunale l’11 gennaio. Vogliamo capire innanzitutto se la cosa risponde a verità e, se sì, quali scenari si aprirebbero per il futuro dell’azienda”. “Per migliorare il servizio di trasporto pubblico il sindaco valorizzi le competenze degli autisti, anziché lanciare la palla agli assessori regalando l'abbonamento Ataf".

E' il commento della capogruppo di perUnaltracittà Ornella De Zordo sulle vicende del trasporto pubblico locale. “Gli autisti non possono essere il capro espiatorio del caos derivato dalle conseguenze della pedonalizzazione di piazza Duomo – ha spiegato De Zordo – l'amministrazione cerchi piuttosto di capire l'origine dei disagi che colpiscono in particolare chi usa regolarmente l'autobus. E' necessario porre rimedio ai problemi collaborando in primo luogo proprio con gli autisti, che meglio di tutti conoscono pregi e difetti dei tracciati delle linee Ataf”. “Da subito – ha aggiunto De Zordo – avevamo manifestato le nostre perplessità in merito alla tempistica dei provvedimenti collegati alla pedonalizzazione.

Una scelta che in linea di principio non può che essere considerata giusta, ma che in termini pratici ha fatto emergere numerose falle nella gestione della viabilità. Su queste la più profonda è proprio la riprogrammazione delle corse Ataf, che ha sofferto di un'adeguata organizzazione e non risponde più alle esigenze dei cittadini. Il traffico in città sta ora subendo serie conseguenze, con ripercussioni anche sulla qualità dell'aria che respiriamo, sempre più inquinata. L'amministrazione comunale non faccia uscite mediatiche e non dia la colpa ad altri, ma intervenga con soluzioni mirate”. “Comprare gli abbonamenti dell'ataf per gli assessori è l'ennesimo spreco che Matteo Renzi regala ai fiorentini per chiudere in bellezza le feste”.

E' l'intervento dell'europarlamentare della Lega Nord Toscana Claudio Morganti. “Per capire i lampanti disagi che affliggono le linee urbane – continua l'onorevole – non c'è bisogno di regalare degli abbonamenti a chi ha la possibilità di comprarli di tasca propria. Servirebbe, piuttosto, che questa amministrazione iniziasse a lavorare seriamente e risolvere i problemi anziché parlare con slogan e portare avanti iniziative a beneficio di chi siede sulle poltrone del Palazzo.

Si parla tanto di ridurre i costi, come dimostrano le ultime leggi volute dal ministro Calderoli, ma sembra che il sindaco preferisca prendere in giro i cittadini con chiacchiere e pochi fatti. La Lega Nord – conclude Morganti – da sempre combatte per tagliare gli sprechi pubblici”. “Dopo Pisa e Bologna che scippano a Firenze il trasporto aereo, e i francesi che gestiranno la tramvia, ci mancava soltanto Milano che si propone per il bando provinciale del trasporto pubblico su gomma: la nostra città è sempre più smembrata e terra di conquista, e di questo possiamo ringraziare l’incapacità di questa e delle precedenti amministrazioni, e della classe dirigente del centrosinistra fiorentino”.

Così i consiglieri del Pdl Giovanni Donzelli e Jacopo Cellai commentano la notizia, apparsa stamani su un quotidiano cittadino, dell’interessamento che l’azienda di trasporti milanese Atm avrebbe manifestato per la “pre-qualifica” in vista del bando di gara per il trasporto pubblico per la provincia di Firenze. “La disastrosa gestione da parte di questa giunta di Ataf – aggiungono i due esponenti del centrodestra – sta producendo i suoi frutti, dopo i disservizi che stanno rendendo un inferno i trasporti per i fiorentini”.

“Ci piacerebbe – concludono Donzelli e Cellai – che Firenze restasse ai fiorentini, ma dobbiamo nostro malgrado prendere atto che a causa dell’incapacità del centrosinistra siamo destinati ad essere sempre più ospiti in casa nostra”.

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