Approvazione della legge regionale toscana sulla sicurezza dei rider

La Cgil: "Buona notizia"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 maggio 2021 22:51
Approvazione della legge regionale toscana sulla sicurezza dei rider

Firenze, 25-5-2021- E' di oggi l’approvazione della proposta di legge per la tutela e la sicurezza dei rider. La legge prevede l'elaborazione di un documento tecnico di valutazione dei rischi quale punto di riferimento per l'attività di vigilanza che definisca i dispositivi di protezione individuale più idonei e l'abbigliamento tecnico da fornire ai lavoratori, i contenuti della formazione specifica e obbligatoria a carico delle imprese, le iniziative di informazioni sulle malattie professionali, l'obbligo di sorveglianza sanitaria a carico delle aziende, le modalità di vigilanza e controllo da parte dell'USL.

Inoltre la Regione si impegna a promuovere l'istituzione del rappresentante per la sicurezza dei lavoratori organizzati mediante piattaforme digitali, a prescindere dalla tipologia di contratto sottoscritto. Ricordiamo in proposito che nel settembre scorso proprio in Toscana era stato eletto dai riders del food delivery il loro primo rappresentante per la sicurezza, purtroppo mai riconosciuto dalla sua società, proprio con la "scusa" della tipologia di contratto sottoscritto.

Il primo firmatario è il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo: “Sono felice e anche emozionato. È un risultato che non era scontato. Da quando sono diventato presidente del Consiglio regionale mi sono posto sempre l’obiettivo di dare voce a chi ha meno voce. Oggi un fattorino o un rider viene visto come un algoritmo, ma in realtà è una persona, un lavoratore, e come ogni lavoratore noi dobbiamo offrirgli più diritti, a partire da quelli basilari che oggi in questo settore mancano come quello della salute e della sicurezza”.

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“Sono orgoglioso – ha aggiunto Mazzeo - perché la Toscana è la prima Regione d’Italia ad aver approvato una legge di questo tipo, che spero possa essere esportata anche in tutte le altre Regioni, per garantire maggiore controllo, maggiore sicurezza e offrire tutele a queste ragazzi e questi ragazzi che ci accompagnano nella nostra vita. Ecco, oggi il Consiglio regionale ha fatto quello che è chiamato a fare: dare diritti a chi diritti non ne ha”.

Come ha spiegato Enrico Sostegni (Pd) illustrandola all’aula, la proposta di legge “detta disposizioni precise a carico delle imprese, e si è giunti a questa formulazione nel pieno rispetto delle competenze regionali, grazie anche al lavoro prezioso sul fronte normativo svolto dagli uffici legislativi del Consiglio regionale e della Giunta”. Il punto di riferimento, ha spiegato, è l’ex decreto legislativo 81 del 2008, che detta le linee guida in materia di tutela e sicurezza sui luoghi di lavoro e le sentenze della Corte di Cassazione che assimilano i lavoratori delle piattaforme digitali ai lavoratori subordinati delle altre categorie. “Il riconoscimento dei diritti – ha concluso Sostegni – è un piccolo passo avanti, ma è un passo importante quando si va a incidere sulla qualità del lavoro, soprattutto in una fase come questa, nella quale si parla troppo spesso di incidenti sul lavoro”.

Andrea Ulmi (Lega) ha dato atto alla commissione Sanità di aver svolto un lavoro estremamente positivo per giungere al testo finale della legge, “ma è tuttavia un testo poco convincente – ha spiegato – perché il riferimento normativo principale resta quello per i lavoratori subordinati”. Secondo Ulmi, si è voluti essere più realisti del re e si corre il rischio di ingessare la flessibilità, che è alla base di questa tipologia di lavoro”. Per questo ha annunciato il voto di astensione del suo gruppo.

“Una proposta del Presidente Mazzeo che abbiamo condiviso, un intervento assolutamente opportuno per dare garanzie a dei lavoratori a cottimo. Non era ammissibile che un tale settore fosse abbandonato a se stesso, deregolamentato. La legge rappresenta una svolta di civiltà visto che si tratta di giovani lavoratori sprovvisti di qualsiasi forma di tutela e sicurezza. Protezione e diritti finora impensabili per questa categoria di lavoratori di serie B” dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Diego Petrucci, componente della Commissione Sanità.

Voto positivo, invece, è stato dichiarato dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesco Torselli, che ha detto: “Con questo atto la Toscana fa un passo avanti per incrementare la sicurezza sul luogo di lavoro in un settore dove l’autorganizzazione dei lavoratori spesso è fonte di molti rischi”. E ha aggiunto che si tratta di “un passo da percorrere senza indugi, visto che si sta parlando della sicurezza e della vita di esseri umani”. Torselli ha voluto ringraziare il collega Diego Petrucci, che ha sottoscritto la proposta di legge definendolo “una svolta di civiltà a favore di giovani lavoratori senza alcuna tutela”.

Per CGIL Toscana, che insieme alle categorie Nidil e Filt CGIL ha partecipato alla discussione del provvedimento, questo è un risultato importante e molto atteso per garantire le necessarie misure di prevenzione e favorire l'attività di controllo dei rappresentanti dei lavoratori.

"L'approvazione della legge regionale Disposizioni per la tutela e la sicurezza del lavoro dei lavoratori organizzati mediante piattaforme digitali è una buona notizia -commentano dalla Cgil Toscana- Infatti la Regione Toscana è la prima in Italia a dotarsi di una legge di questo tipo che garantirà misure di prevenzione e sicurezza in particolare per i fattorini del food delivery, molto esposti a rischi e incidenti come purtroppo la cronaca di questi mesi ha dimostrato. Auspichiamo adesso che tutte le piattaforme si rendano disponibili a collaborare per garantire l'applicazione della normativa e la piena partecipazione dei rappresentanti per la sicurezza che saranno designati".

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