Rider: in Toscana 300 assunti con l'accordo sindacale in Just Eat

Stop al cottimo, algoritmo trasparente ed equo, più indennità, rimborsi, diritti e protezioni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 marzo 2021 23:40
Rider: in Toscana 300 assunti con l'accordo sindacale in Just Eat

Firenze, 30-3-2021 - È stato sottoscritto nella giornata di ieri l'accordo aziendale tra i rappresentanti di Just Eat e i rappresentanti delle categorie nazionali di Cgil, Cisl, Uil dei trasporti e dei lavoratori atipici. I rider di Just Eat, che in Toscana sono circa 300, diventano così finalmente lavoratori dipendenti inquadrati nel contratto nazionale della logistica a cui saranno garantiti: paga base, legata ai minimi contrattuali e non alle consegne, TFR, previdenza, integrazione salariale in caso di malattia, infortunio, maternità/paternità, ferie, orario di lavoro minimo garantito, maggiorazioni per il lavoro supplementare, straordinario, festivo e notturno, rimborso spese per uso mezzo proprio, dispositivi di protezione adeguati, anche in riferimento al momento pandemico in corso, e diritti sindacali.

È previsto, inoltre, un premio di valorizzazione, che tiene conto delle consegne effettuate, limitando le stesse ad un massimo di quattro nell'arco di un'ora, al fine di ridurre al minimo il rischio per la salute e la sicurezza dei rider. Inoltre tutti i rider che attualmente collaborano con Just eat avranno la certezza di ricevere la proposta di assunzione in virtù del diritto di precedenza sancito nell'accordo. I rider fiorentini nei mesi scorsi si erano mobilitati proprio verso Just eat, anche con contenziosi legali e l'elezione del rappresentante sindacale per la sicurezza.

"Ora non siamo più lavoratori di serie b e questo è un grande risultato merito delle nostre lotte. Non ci sono più scuse, oltre alla toscana Tadan, anche la principale multinazionale del delivery ha scelto il rispetto dei diritti e i consumatori potranno effettuare una scelta consapevole", dichiara Yiftalem Parigi, rider rappresentante dei lavoratori di Just eat e componente della delegazione nazionale di NIDIL CGIL che ha sottoscritto l'accordo. Secondo Ilaria Lani segretaria di Nidil CGIL Firenze "questa è una bella pagina di lotta e di contrattazione del sindacato confederale che ha saputo rappresentare il nuovo mondo del lavoro digitale, dopo Just est ci auguriamo che le altre società aderenti ad Assodelivery facciano altrettanto".

I dettagli del nuovo contratto rider

Il contratto sperimentale prevede l’introduzione di tutele fondamentali. Tra le novità più importanti, la paga oraria di 9 euro e il bonus consegna, il versamento dei contributi INPS e INAIL con l’accesso a tutte le tutele quali maternità, malattia, infortuni e disoccupazione. L’accordo risulta molto interessante per il fine di disciplinare il rapporto di lavoro degli addetti alle consegne mettendo da parte il tanto discusso rapporto con rider trattati come soggetti a autonomi. Inoltre apre il dibattito sul tema della contrattazione collettiva dei rider proponendosi come modello sostenibile al fine di regolamentare un comparto basato sull'estrema precarizzazione del lavoro.

Approfondimenti

Giuseppe Paradiso, CEO di Tadan, dichiara la sua soddisfazione nei confronti di questo primo passo e pronto ad allargare il dialogo con altri enti a livello nazionale: “Ringrazio Nidil-CGIL per averci dato la possibilità di lavorare in maniera concreta e supportare al meglio i nostri rider. In attesa di un accordo nazionale, intendiamo proseguire con il dialogo continuo tra le parti, istituzioni, organizzazioni sindacali e altre piattaforme di food delivery al fine di monitorare le implicazioni di questa prima sperimentazione per i nostri rider. In previsione di portare Tadan in altre città anche fuori dalla Toscana, ritengo quanto mai necessario occuparsi del tema in maniera più tangibile, e rinnoviamo la nostra disponibilità a partecipare ad un tavolo di lavoro per la scrittura di un accordo nazionale.

Restiamo aperti alla possibilità di lavorare anche con altri enti per migliorare ancor di più i trattamenti dei nostri lavoratori, tema prioritario per una buona crescita aziendale.”

Oltre all’impegno dal punto di vista contrattuale, Tadan continua nel suo interesse per salvaguardare la salute e la sicurezza dei suoi rider. Sin dalle prime norme di contingentamento in contrasto al Covid-19, ha fornito e continuerà a fornire dispositivi di protezione individuale in contrasto al Coronavirus oltre che dispositivi in materia di salute e sicurezza effettuando a tutti i rider una visita medica preventiva all’assunzione.

Davide Anzalone, responsabile del prodotto di Tadan, si ritiene estremamente contento del traguardo raggiunto e aggiunge: “La tutela dei nostri rider è per noi una priorità. Questa contrattualizzazione, per quanto sia uno sforzo economico notevole per Tadan, è imprescindibile per garantire un servizio più etico e di qualità per i nostri clienti. La qualità del servizio passa dalla scelta consapevole dei consumatori di affidarsi ad un’azienda che tutela anche la salute dei lavoratori e che effettua preventivamente all’assunzione la visita medica obbligatoria per i propri rider. Sono sicuro che i nostri clienti apprezzeranno questo sforzo e ci premieranno scegliendo il nostro servizio rispetto agli altri che non offrono adeguate tutele ai rider.”

Il trattamento dei rider adottato da Tadan prevede un sistema di assegnazione dei turni ai rider in modo equilibrato ed equo senza alcun sistema di ranking reputazionale, sistema molto dibattuto e utilizzato da altre piattaforme. A tal proposito, Tadan rilascerà in modalità open source, aperto a tutti, il codice dell’algoritmo di assegnazione dei turni.

“Se siamo i primi in Europa a poter garantire i rider con un contratto di questo tipo è grazie a Luigi Di Maio che come prima cosa, quando divenne ministro, ricevette i rider e cominciò a lavorare con Nunzia Catalfo per dare stabilità a chi lavorava nella giungla del delivery food.” Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Toscana, commenta la notizia dell’accordo sindacale tra rider e Just eat. “Nel 2019 - ricorda la capogruppo M5S - grazie al Decreto Salva Imprese, si è potuto procedere all'abolizione del cottimo puro e prevedere per i rider che svolgono l'attività in via continuativa, garanzie che vanno dalla retribuzione oraria collegata ai contratti collettivi di lavoro ai congedi parentali, passando per ferie, malattia, protezione in caso di licenziamento illegittimo e indennità di disoccupazione.

Primi indispensabili passi per raggiungere il risultato di oggi.”“Adesso che la più grande società di delivery food ha deciso di impegnarsi con contratti stabili nei confronti dei suoi fattorini - rileva Galletti - i consumatori finalmente potranno scegliere per le loro consegne a domicilio tra chi, responsabilmente, garantisce ai propri lavoratori i diritti di base e chi non lo fa. E conclude con una stoccata “Le altre forze politiche, invece di cavalcare cavalli che non gli appartengono, dovrebbero impegnarsi di più per risolvere i problemi che affliggono la Toscana.”

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