Rider, alta adesione a presidio e sciopero delle consegne a Firenze

Nidil Cgil: “Abbiamo registrato la disponibilità delle istituzioni a sostenere questa battaglia". Il sostegno di SPC

Redazione Nove da Firenze
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26 marzo 2021 14:57
Rider, alta adesione a presidio e sciopero delle consegne a Firenze

Firenze, 26-3-2021 - Oggi la rete nazionale “riderxidiritti” ha promosso il “No Delivery Day”, una nuova mobilitazione dei ciclofattorini del food delivery per protestare contro il contratto Assodelivery-Ugl, che in questi mesi ha peggiorato ulteriormente le condizioni dei rider, e contro la scelta delle società aderenti ad Assodelivery (Glovo, Deliveroo, Uber Eats) di non adempiere alla disposizione della Procura della Repubblica di Milano, che prevede l’assunzione dei fattorini e l’applicazione delle tutele previste dai contratti nazionali di settore (differentemente da Just Eat che conferma invece l’intenzione di assumere i fattorini).

A Firenze la mobilitazione è stata promossa da Nidil Cgil, che chiede migliori condizioni di lavoro per i rider: dopo una biciclettata dei ciclofattorini tra le vie del centro, c’è stato un presidio molto partecipato in piazza San Firenze. Al presidio erano presenti esponenti delle istituzioni e hanno preso parola l’assessore comunale Benedetta Albanese, il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo e l’assessore regionale Alessandra Nardini. Una delegazione di rider col Nidil Cgil ha incontrato, a margine dell’iniziativa, il sindaco di Firenze Dario Nardella.

Ha detto Ilaria Lani di Nidil Cgil: “C’è stata una alta adesione allo sciopero e il servizio di delivery in città è stato in gran parte interrotto: ringraziamo i rider che non si sono tirati indietro, consapevoli delle ricadute negative sul proprio ranking reputazionale. Abbiamo registrato la disponibilità delle istituzioni locali a sostenere questa battaglia: allo studio ci sono strumenti normativi su salute e sicurezza sul lavoro e progetti che possano sostenere le realtà etiche che stanno emergendo. Con la giornata di oggi inoltre chiediamo al governo di riaprire il tavolo nazionale per arrivare a un contratto vero. Rinnoviamo l’appello ai consumatori a non fare ordini oggi dalle società Glovo, Deliveroo e Uber Eats”.

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“Dopo la presenza in piazza Santissima Annunziata, al fianco di Priorità alla Scuola e Cobas Scuola, abbiamo raggiunto la mobilitazione delle e dei riders, per sostenere la loro lotta contro lo sfruttamento.Le ultime sentenze – ricordano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – sono state molto importanti perché hanno finalmente riconosciuto come le loro condizioni siano inaccettabili ma questo non basta. Le aziende di food delivery hanno deciso però di fare ricorso e ancora non sentiamo un coro unanime, quantomeno di coloro che si definiscono di sinistra, che condanni definitivamente questa situazione.A chi lavora in questo settore viene detto che “serve flessibilità”.

La conseguenza? Guadagnano, a cottimo, un “salario” irrisorio, soprattutto se si considerano i profitti fatti dalle aziende per cui lavorano nell’ultimo. Non c'è copertura sufficiente per quanto riguarda gli infortuni e c'è una penalizzazione dovuta a un algoritmo che finisce per discriminare chi a causa di una malattia non ha potuto lavorare, cosa che diventa anche tragicomica considerata la pandemia in corso.Nonostante tutto questo i grandi attore di questo settore hanno avuto l'arroganza di mandare come rider il proprietario di un'azienda che lavora con loro, con la copertura di un imbarazzante articolo che raccontava di quanto si può guadagnare con la buona volontà e pedalando.Ci troviamo davanti a una battaglia anche culturale e quindi ci preoccupa di come l'impulso non sia venuto dalla politica, anche se considerati i governi che si sono susseguiti negli ultimi in realtà tutto si spiega con facilità.Ribadiamo il nostro pieno sostegno alle lavoratrici e ai lavoratori, che oggi hanno rinunciato al loro salario per lottare per la dignità della loro classe.

Ringraziamo la realtà sindacale che sta portando avanti questa mobilitazione con determinazione, sapendo registrare un sostegno del Partito Democratico locale evidente, che passa – concludono Palagi e Bundu – anche dalla dichiarazioni del Sindaco.Peccato che però oggi non ci sia stata Piazza della Signoria, occupata da un’altra mobilitazione che ha negato il diritto delle e dei rider di arrivare fin sotto Palazzo Vecchio, nonostante avessero fatto regolare richiesta. Sarebbe stato meglio uno sforzo in più su questo fronte, da parte dell’Amministrazione”.

“A fianco dei rider e nella loro sacrosanta battaglia per i diritti, per un lavoro in piena sicurezza”. Così Nicola Armentano, capogruppo Pd e Laura Sparavigna, consigliera comunale Pd e presidente commissione Lavoro a Palazzo Vecchio, questa mattina in piazza con i rider per la manifestazione “No delivery day”. “È compito della politica stare accanto a chi sta chiedendo delle forme di tutela fondamentali. – aggiungono i consiglieri dem - Firenze su questo è in prima linea, ha portato avanti iniziative significative che hanno determinato dei passi avanti molto importanti. Qualcosa comincia a muoversi anche a livello nazionale, noi continueremo a farci portavoce delle necessarie richieste che arrivano da questi lavoratori, il cammino per i diritti è ancora lungo e noi lo percorreremo assieme a loro”.

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