Approvata mozione su CasaPound dal Consiglio comunale

Gruppo PD: “Attenzione all'apertura di nuove sedi a carattere razzista e discriminatorio nei quartieri 1 e 2”. Grassi, Trombi e Verdi (Firenze Riparte a Sinistra): “Il consiglio comunale ribadisce che l’antifascismo è un valore fondante, da praticare in modo fermo, nonviolento e quotidiano”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 marzo 2016 13:21
Approvata mozione su CasaPound dal Consiglio comunale

È stata approvata in Consiglio una mozione a prima firma Grassi, sottoscritta anche da molte consigliere e consiglieri del PD e da La Firenze Viva, perché l’amministrazione metta in pratica tutte le misure che rientrano nelle sue prerogative per vigilare sulle aperture, ormai sempre più frequenti, di associazioni di estrema destra, parafasciste per loro stessa ammissione, che propagandano ideologie razziste e discriminatorie. La mozione pone l'attenzione sull'apertura delle nuove sedi a carattere razzista e discriminatorio nel quartiere 1 e nel quartiere 2.

Il gruppo PD ha, più volte, ripetuto che rifiuta nettamente ogni associazione o movimento che manifesti riminiscenze al peggior periodo storico del nostro Paese. A Firenze, città medaglia d'oro della resistenza, non c'è spazio per chi si richiama direttamente al fascismo e non si riconosce nei valori della Costituzione nata dalla lotta di liberazione. Il gruppo PD considera l'antifascismo un valore fondamentale da mettere in atto in modo fermo, non violento e quotidiano.

“Non sarà con questa mozione, purtroppo, che si risolverà il problema, e infatti – spiegano i consiglieri di Firenze Riparte a Sinistra Grassi, Trombi e Verdi – la chiave di lettura è proprio un punto della mozione, che ci sta particolarmente a cuore: il consiglio comunale “considera l’antifascismo un valore fondante da praticare in modo fermo, nonviolento e quotidiano”, e da qui bisogna che la città riparta. È necessario tuttavia che la politica prenda una posizione, e che questa posizione sia chiara e senza ombre. In questo senso siamo soddisfatti del voto e del contenuto della mozione, anche se avremmo auspicato un più largo consenso. Ora – concludono Grassi, Trombi e Verdi – sarà nostro dovere vigilare, come abbiamo sempre cercato di fare, perché l’amministrazione dia seguito alla mozione e, soprattutto, perché certe ideologie, certe forme di violenza e discriminazione non vengano propagandate nel nostro territorio”.

Foto gallery
In evidenza