Dunque ricapitoliamo: il 19 settembre 2014 un temporale violento si abbatté sul centro di Firenze senza preavviso dopo aver seminato danni lungo un percorso di decine di chilometri dalla provincia di Pistoia a quella di Firenze. A Palazzo Vecchio si sentirono impreparati e decisero di acquistare da un fornitore privato un sistema di allerta telefonica per le emergenze. Ci fu chi eccepì che qualcosa di simile, orientato però al digitale, lo offriva anche l'Anci, ma la decisione fu presa ugualmente per il bene della città.
Presentato in pompa magna con tanto di conferenza stampa a gennaio, il nuovo Alert System avrebbe potuto essere molto utile il 5 marzo 2015, quando il cielo di Firenze fu spazzato per ore da una straordinaria tempesta di vento, che abbatté al suo ben 600 piante d'alto fusto in tutta la città. Invece l'allerta telefonica non scattò durante la burrascosa notte e nemmeno la mattina, quando all'ora di punta l'intera Firenze -ignara- si mosse per raggiungere scuole e posti di lavoro, complicando non poco, con il traffico dei veicoli, il lavoro degli uomini della protezione civile e dei Vigili del Fuoco. Come mai stavolta il Comune non aveva utilizzato il sistema di allerta telefonica?
I maligni ironizzarono nuovamente a metà luglio per la prima telefonata con la voce registrata del sindaco Nardella a migliaia di case fiorentine, per allertare i concittadini sul rischio di esposizione all'ondata di caldo. Ma che emergenza è una fase climatica che affligge la città da settimane?
La polemica si è manifestata ancor più il 1 agosto, quando il così detto Downburst ha sferzato i quartieri di sud-est nel giro di pochi minuti, provocando di nuovo ingenti danni, senza alcun preavviso dalle autorità. Allora sto' Alert System quando si usa? Del resto chi avrebbe potuto premere il pulsante, quel sabato sera a Palazzo Vecchio, se il giorno prima la gran parte del personale comunale era sciamato via dai propri uffici in partenza per le vacanze di ferragosto?
Questa settimana Dario Nardella non si è fatto trovare impreparato. Alle prime avvisaglie di una perturabazione ha fatto partire l'allerta telefonica con un giorno di anticipo sulle previsioni meteo del Lamma e ha convocato per l'alba di stamani l'unita di crisi della Protezione civile. Che avrà pensato alle 7:00 il Sindaco di Firenze, affacciandosi dai finesteroni di Palazzo Vecchio e guardando il cielo nuvoloso, ma asciutto?
Da quando ha comprato l'Alert System, a Nardella vanno tutte storte: se c'è l'evento naturale, il sistema di allerta non viene attivato e quando gli fanno registrare il messaggio per i concittadini, poi non succede nulla.
Parlando di eventi climatici straordinari Nardella assomiglia a Paperino, se messo a confronto con il suo predecessore a Palazzo Vecchio. Matteo Renzi, novello Gastone -il cugino fortunato di Paperino- in cinque anni da Sindaco si è beccato solo una nevicata, mentre il suo successore in poco più di una anno ha già collezionato tre eventi naturali disastrosi. Scherzi del destino, si dirà.
Semmai, parlando di comunicazione digitale qualche errore è stato fatto. Con l'Alert System sinora si è gridato “al lupo, al lupo”. E questo per un sistema che dovrebbe aiutare i fiorentini ad affrontare catastrofi come alluvioni, o terremoti, è un bel passo falso. Senza fare massmediologia si può azzardare che la telefonata di ieri, ennesimo messaggio a vuoto, abbia inflazionato la credibilità del sistema. Vi immaginate se nei prossimi giorni si verificasse un'emergenza vera quanti fiorentini sentendo al telefono di casa la voce registrata di Nardella sarebbero tentati di riattaccare la cornetta, trattando il sindaco come uno dei tanti scocciatori telefonici? Dal punto di vista semantico un'autentica bocciatura. Ma a Palazzo Vecchio, quando è stato installato l'Alert System, qualcuno avrà letto il libretto di istruzioni?
