Agriturismo: allarme economico dopo il ponte pasquale

Danni per quattro milioni di euro nella provincia di Siena. Chiusure di aprile ennesima mazzata

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 aprile 2021 23:45
Agriturismo: allarme economico dopo il ponte pasquale

L’avvio della liquidazione degli indennizzi alle imprese agrituristiche toscane è senz’altro una buona notizia per le aziende toscane. A sottolinearlo è la Cia Agricoltori Italiani della Toscana in seguito alla comunicazione della Regione Toscana della partenza dei contributi previsti dalla sottomisura 21.1 “Eccezionale aiuto temporaneo per agriturismi e fattorie didattiche particolarmente colpiti dalla crisi covid”.

«A questo punto – afferma Luca Brunelli, presidente Cia Toscana – è necessario dare un’accelerata e procedere con i pagamenti senza tentennamenti, completando il prima possibile i pagamenti alle aziende agrituristiche che dopo un anno di chiusure e di mancati fatturati, devono subire ulteriori restrizioni in questo mese di aprile, con la Pasqua saltata e con la Toscana in zona rossa per almeno altre due settimane. Serve immediata liquidità per dare almeno un minimo sostegno alle imprese toscane che nel 2021 non sono mai stati aperti al pubblico».

E' previsto – ha comunicato la Regione Toscana - che entro la fine di questa settimana vengano liquidate 1700 aziende per le quali si sono conclusi i controlli obbligatori. Ed entro la fine di aprile sia completata la liquidazione della totalità delle 4.400 imprese che hanno richiesto l’indennizzo.

Approfondimenti

Se si escludono i mesi estivi 2020, il comparto agrituristico non ha mai lavorato, neppure con la ristorazione viste le ripetute chiusure. Inoltre alcuni settori, come quello vitivinicolo, sono stati ulteriormente penalizzati dalle chiusure di enoteche, wine bar e canale Horeca. Ovviamente per gli agriturismi non si sono fermate le spese fisse, ad esempio la Tari o il canone televisivo nonostante che le strutture siano rimase chiuse.

Fra le proposte di Cia Toscana: provvedere alla sospensione (orizzonte temporale di un anno) dei principali versamenti contributivi e previdenziali ma anche delle rate sui mutui e sui prestiti già in essere che rischiano di non poter essere evasi per mancanza di fatturato. Sarebbe necessario anche un Fondo settoriale nazionale per il risarcimento dei danni diretti aziendali (contributo a fondo perduto) assumendo la variazione di fatturato, tra il 2020 e al triennio 2017-2019, quale variabile per accertare le reali perdite reddituali. Incentivi per rilanciare il turismo attraverso l’adozione di specifici coupon-buoni che i turisti (italiani e stranieri) possono utilizzare a copertura parziale della spesa sostenuta presso le strutture agrituristiche presenti sul territorio nazionale, sotto forma di diritto alla detrazione fiscale del 19%.

Non c’è pace né soluzione per le imprese della provincia di Siena, così come per quelle di tutta Italia, a causa del covid. C’è una forte crisi economica che sta diventando incontenibile. “Nel fine settimana lungo delle festività di Pasqua, abbiamo stimato intorno ai 4 milioni di euro i danni per i nostri 1500 agriturismo” commenta amaramente Coldiretti Siena, che vanta uno dei territori a più ampia vocazione agrituristica, il territorio più apprezzato del mondo.

“Oltre ai mancati guadagni per le strutture agrituristiche, va calcolato poi tutto l’indotto, e qui le grosse mancanze sono dovute anche alla chiusura dei ristoranti, in particolare il mercato del vino ha subìto danni ingenti proprio per questo motivo” sottolinea ancora Coldiretti “e i numeri sono disastrosi, da profondo rosso e non per il colore dovuto all’emergenza sanitaria, bensì per la crisi economica che attanaglia i nostri imprenditori agricoli” . 

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