Aeroporti Firenze e Pisa, Rossi: "Società unica è garanzia per tutti"

Dal palco del Teatro Comunale di Firenze, dove oggi si è svolta l'assemblea nazionale della Confindustria fiorentina

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 giugno 2014 17:14
Aeroporti Firenze e Pisa, Rossi:

Il presidente della Toscana Enrico Rossi ha parlato anche di formazione e della nuova legge regionale che praticamente è pronta. "Concentreremo le risorse su quelle agenzie che avranno il maggior numero di occupati rispetto a quanti, sei mesi o un anno prima, hanno frequentato i loro corsi" rimarca il presidente.

Una scelta simile a quella maturata per i fondi europei dei prossimi sette anni. "Utilizzeremo quei soldi solo per le imprese – spiega Rossi -: per i progetti degli enti locali useremo altre risorse. Soprattutto finanzieremo le aziende più dinamiche pronte ad investire e capaci di usare subito le risorse messe a disposizione". Privilegiando, ha sottolineato il presidente, ricerca, innovazione e energia.

Sollecitato, Rossi ha parlato all'assemblea della Confindustria di Firenze anche dell'aeroporto di Firenze, riaffermando, con fermezza, la posizione della Regione già espressa e osteggiata da Pisa. "Venderemo le quote e lo faremo perché una società unica è una garanzia per tutti, per lo sviluppo della Toscana ma anche per Pisa – dice Rossi -. Soprattutto è un'occasione importante e da non perdere quella di un privato disposto ad investire 150 milioni".

Intanto, ha annunciato il presidente, il 1 luglio arriverà in Consiglio regionale per l'approvazione definitiva la variante al Pit adottata l'anno scorso, ovvero lo strumento urbanistico sul parco della piana e la qualificazione dell'aeroporto di Firenze. E' l'ultimo passaggio dopo l'esame delle controdeduzioni alle osservazioni presentate.

 La Toscana sta studiando una legge e un progetto sulle start-up e gli spin off, ovvero sulle aziende dinamiche e innovative nella loro prima fase di avvio e sulle società che a volte le precedono e che si sviluppano da un'idea all'interno del mondo della ricerca tecnologica universitaria. Lo vuol fare perché anche così si attraggono gli investimenti ed anche così il sistema (toscano) può farsi più competitivo e uscire domani più forte dalla crisi. L'annuncio arriva dal presidente della Toscana Enrico Rossi, intervenuto sul palco del Teatro Comunale di Firenze dove oggi si è svolta l'assemblea della Confindustria fiorentina.

"La Toscana – ricorda Rossi – è la prima regione in Italia per spin-off attive". Sono il 10,7% delle 1.102 che esistono. " Il merito sta anche nel poli universitari di eccellenza che abbiamo – dice –. Siamo invece sesti per le startup: 92 sulle 1.227 registrate". C'è un terreno da colmare per Rossi. "Per questo – spiega - stiamo pensando ad una legge che consenta intanto di identificare con precisione cosa sia una start up e poi di metter loro a disposizione un pacchetto di finanziamenti". Non sempre infatti a spin-off e start-up consegue un percorso di crescita aziendale duraturo. L'idea è di quella di mettere a punto strumenti più flessibili e dedicati di quanto lo siano oggi, con un progetto magari a rete e federativo che metta assieme più soggetti e spezzoni della pubblica amministrazione e non solo.

Nel suo intervento Rossi è tornare a parlare, come ieri, anche del dramma della disoccupazione giovanile, del progetto Giovanisì e Garanzia Giovani chiedendo alle aziende di utilizzarlo e scommettere sull'innovazione e il valore aggiunto che può portare in azienda un giovane, mettendoselo accanto.

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