Centro Pecci aperto e visite guidate gratuite nel primo giorno dell'anno

Il primo gennaio 2010, dalle ore 15 alle 19, apertura ad ingresso libero e visite guidate gratuite ore 15:30, 16:30 e 17:30.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 dicembre 2009 16:47
Centro Pecci aperto e visite guidate gratuite nel primo giorno dell'anno

Quattro le mostre visibili in questi giorni. "After Utopia. A view on brazilian contemporary art" La più ampia retrospettiva sull’arte di uno dei nuovi protagonisti della scena politico–economica mondiale. Brígida Baltar, Cadu, Waltercio Caldas, Marcos Chaves, Marcelo Cidade, Eduardo Coimbra, Leandro da Costa, Antonio Dias, Fernando A., Andrè Komatsu, Guto Lacaz, Marcellvs L., Marepe, Cildo Meireles, Vik Muniz, Ernesto Neto, Rivane Neuenschwander, Oscar Niemeyer, Hélio Oiticica, Matheus Rocha Pitta, Thiago Rocha Pitta, Daniel Senise, Eduardo Srur, Ana Maria Tavares, Janaina Tschäpe, Mary Vieira, Laura Vinci. "Lena Liv.

Hekhalòt", a cura di Marco Bazzini nello Spazio Collezione. In collaborazione con il Tel Aviv Museum of Art la prima mostra personale in un museo italiano dell’artista russo/israeliana Lena Liv dall’evocativo e allo stesso tempo enigmatico titolo Hekhalòt. Il termine è tratto dalla cabala ebraica e fa riferimento ai “Palazzi Divini” in un percorso mistico tra mondo visibile e invisibile. Una mostra di grande suggestione, da non perdere. "Pieri Giorgio Branzi. Giro dell'occhio" Le foto di Piergiorgio Branzi, reporter ma anche artista delle immagini, raccontano la realtà non solo come cronaca.

I volti, i paesaggi, la nostra storia: ogni foto è un piccolo capolavoro, uno sguardo originale sulle cose da cui è impossibile non restare coinvolti. Sono in gran parte scatti degli anni '50, con un uso sapiente e assolutamente innovativo del bianco e nero, che le rende straordinarie anche oggi. "Bert Thesi. Building Philosophy" a cura di Stefano Pezzato e Marco Scotini nello Spazio Lounge/Project Room Bert Theis esplora lo spazio pubblico come contesto sociale di aggregazione attraverso modalità relazionali .

Le sue opere sono elaborate per essere collocate direttamente negli spazi esterni della città come modello di socialità.

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