Tia: per il Comune di Firenze aumenti conseguenza delle decisioni del passato

Le dichiarazioni di sindacati (Cgil, Cisl e Uil), associazioni dei consumatori (Aduc) e opposizione (Pdl) sull'aumento della Tia a carico dei fiorentini. La replica del Comune affidata all'assesore Falchetti.

Redazione Nove da Firenze
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21 ottobre 2009 20:27
Tia: per il Comune di Firenze aumenti conseguenza delle decisioni del passato

"La decisione di mettere in tariffa, e ricaricare quindi sulle famiglie, l'esenzione della Tia delle scuole del sistema pubblico dice molto della linea politica che questa giunta sta portando avanti dal giorno del suo insediamento, soprattutto se paragonato con le numerose persone chiamate ad arricchire lo staff di governo e i soldi stanziati per i campi nomadi del Poderaccio e dell’Olmatello". Lo afferma il vicepresidente della commissione bilancio Emanuele Roselli, consigliere comunale del Pdl.

"L'assessore Angelo Falchetti - commenta Roselli - ha provato a giustificare questa scelta, dopo l'acceso dibattito che ha visto coinvolta anche la consigliera Pd Tea Albini e che ha evidenziato ancora una volta le forti tensioni tra la Giunta Renzi e il Pd fiorentino, sottolineando come l'eventuale presa in carico da parte del Comune di questa mancata entrata avrebbe rappresentato solo una partita di giro che sarebbe comunque ricaduta sui cittadini". "Evidentemente l'assessore Falchetti - continua Roselli - non ritiene che nel bilancio dell'amministrazione vi siano né sprechi né voci da poter ridimensionare.

In sede di variazione di bilancio però questa maggioranza ha stanziato, motivando con l'urgenza, ben 265.000 euro per i bagni nuovi del Poderaccio. A questi soldi vanno aggiunti poi i 300.000 euro stanziati per il portierato al campo dell'Olmatello per l'anno 2009, e i 150.000 euro di debito che il campo del Poderaccio ha nei confronti di Publiacqua. Le uniche voci che questa Giunta ha ad oggi tagliato sono quelle per l'assistenza agli anziani e per la cultura". "Chissà se il 26 ottobre - conclude l'esponente del centrodestra - il sindaco Renzi racconterà anche questo ai fiorentini".

(edl) Il comunicato stampa delle segreterie di Cgil, Cisl e Uil Non è giusto che i cittadini debbano subire aumenti “automatici” della tariffa dei rifiuti. Perché si vuole scaricare sulle tasche dei fiorentini il costo del mancato pagamento da parte dello Stato della Tia delle scuole? Perché si vuol far pagare ai contribuenti il costo, sempre in aumento, dello smaltimento dei rifiuti dovuto essenzialmente al ritardo nella costruzione del termovalorizzatore? Invitiamo il Comune di Firenze a riflettere bene prima di prendere decisioni. Sarebbe opportuno cercare soluzioni adeguate perché le norme che regolano il calcolo delle tariffe di rifiuti ed acqua hanno fallito lo scopo di far pagare chi sporca e chi spreca, e stanno invece rendendo automaticamente più cari dei servizi essenziali indipendentemente dai comportamenti, virtuosi o meno, dei cittadini. Anzi il fatto che la tariffa debba recuperare il costo totale del servizio sta comportando che, oltre ai costi di gestione, i cittadini paghino anche i costi delle mancate o ritardate decisioni della politica e questo non è mai giusto, ma in particolare è ingiusto in un momento di crisi in cui le famiglie faticano a far quadrare i loro bilanci e a sostenere una situazione di incertezza verso il futuro. Forse non farebbe male la nuova Amministrazione a confrontarsi in modo non sporadico con le parti sociali per ascoltare anche la loro voce. Il comunicato di Vincenzo Donvito, presidente Aduc La notizia che i fiorentini dovranno pagare un 10% in più di imposta sui rifiuti è il sintomo di un malessere diffuso che travalica gli amministratori di una parte politica o dell'altra, e mette in gioco una capacità imprenditoriale amministrativa che sembra essere carente ovunque. Il Governo nazionale si sta già muovendo per fare carta straccia di una sentenza della Corte Costituzionale che ha stabilito che l'Iva non si paga e che dovrebbe essere restituita quella versata negli ultimi cinque anni: si è inventato una nuova gabella retroattiva facendo riferimento ad una legge del 1937. Il Governo locale, l'amministrazione guidata dal neo-sindaco Matteo Renzi, siccome non riesce a riscuotere il dovuto dalle scuole, ha avuto la geniale idea di addebitare il disavanzo a tutti i fiorentini. Tra vessatori furbi (Governo) e incapaci (Comune), chi ci rimette? Come al solito il cittadino utente e consumatore: invece di essere il soggetto economico intorno al quale dovrebbero essere modellate le politiche di governo e di amministrazione, continua ad essere considerato come l'ultimo anello su cui scaricare tutto ciò che non si riesce a risolvere altrimenti (Comune) o che non si vuole perdere anche se riscosso per anni illecitamente (Governo). Un modo di governare e di amministrare che non va preso a modello.

Un modo che ce la dice lunga su quali siano gli interessi di chi è stato incaricato di gestire questo potere per semplificarci la vita. Ognuno ne faccia tesoro. Queste le precisazioni dell’assessore al bilancio Angelo Falchetti sulla tariffa igiene ambientale Ieri mattina, in commissione bilancio, è stata presentata la mozione della consigliera Tea Albini che chiedeva di mettere a carico delle casse comunali l’importo della Tia delle scuole che risulta non coperto dalla Stato (circa 1milione e 100mila euro).

Da notare che un’identica soluzione era stata adottata dalla precedente amministrazione per lo scorso anno ma non era stata messa nel bilancio preventivo 2009. La conseguenza automatica di questa mancanza è seguire l’accordo tra Anci e Stato che prevede l’applicazione di questo importo sulla tariffa. Inoltre, far gravare tutto l’importo sul Comune equivarrebbe ad uno ‘sconto’ sul totale della Tia indistinto per tutti. Il beneficio maggiore sarebbe per i proprietari degli immobili più grandi: una villa a Poggio Imperiale ne beneficerebbe 10 volte in più rispetto ad un appartamentino a Novoli. Pertanto, e in alternativa alla mozione, sono stati proposti, ieri in commissione, interventi su misura di sgravio per le famiglie meno abbienti, in sintonia con il piano anticrisi che è attualmente allo studio della commissione sviluppo economico e della commissione lavoro.

E’ giusto che il Comune intervenga in questo momento di difficoltà per tanti cittadini ma non è corretto farlo in modo indistinto, senza tenere conto di chi ha più bisogno. Sul tema della concertazione si precisa inoltre che anche la mancata previsione nel bilancio 2009 della somma di oltre 1milione di euro era stata ‘concertata’. E che in ogni caso, venerdì scorso, si è tenuto un primo incontro con i sindacati confederali su questo e altri temi inerenti la crisi, in uno spirito di costruttivo confronto sulle necessità della città. Si smentisce infine ogni decisione sulla ripartizione Tia tra ‘abitativo’ (le famiglie) e ‘non abitativo’ (le imprese) non essendoci i tempi tecnici ed essendo necessaria una più approfondita revisione anche delle sottocategorie.

Su questa materia il lavoro del prossimo anno sarà finalizzato anche ad individuare ed attivare incentivi per premiare i comportamenti ecologici. (fn)

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