Il miglior sommelier d'Italia parla toscano

Dopo ben 26 anni di "digiuno", il titolo va a un rappresentante del Granducato: Luca Martini, classe 1980 è stato anche Miglior Sommelier Toscano nel 2007.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 ottobre 2009 16:00
Il miglior sommelier d'Italia parla toscano

Si chiama Luca Martini (nella foto) e viene da Arezzo il Miglior Sommelier d’Italia 2009. Dopo ben 26 anni di astinenza da vittorie il concorso torna a parlare toscano insieme a un giovane talento che nonostante la verde età vanta già un curriculum invidiabile. "La vittoria di Luca Martini - esordisce soddisfatto il presidente di Ais Toscana, Osvaldo Baroncelli - rappresenta una enorme soddisfazione per tutta l’Associazione, un titolo che tutti noi abbiamo meritato per l’impegno profuso in questi anni; un riconoscimento che premia la professionalità, la voglia di conoscenza, la volontà di andare sempre più avanti, caratteristiche che Luca ha sempre dimostrato di avere". Classe 1980, Luca Martini era appena nato quando il titolo giunse per l’ultima volta in Toscana.

Un destino che ha bussato alla porta di questa giovane promessa, che lo ha portato dalla cantina dell’Osteria da Giovanna dove lavora fino al successo personale giunto prima con il titolo di Miglior Sommelier Toscano nel 2007, poi con la qualifica come semifinalista al concorso per Miglior Sommelier d’Italia 2007, vincitore nel 2008 del Gran Premio Sagrantino di Montefalco e nel 2009 della Palma d’Oro al Gran Prix Excellentia a Perugia. “Avevo già fatto le selezioni per il concorso europeo - ha commentato a caldo Martini - e avevo già avuto l’onore di confrontarmi con campioni internazionali, ma questo risultato è frutto anche di una lunga e attenta preparazione.

Questa è la mia passione, mi piace mettermi in discussione per crescere personalmente e professionalmente. Se sono arrivato a vincere questo titolo lo devo ai miei grandi maestri Cristiano Cini, Luca Gardini, Ivano Antonini campione italiano uscente, e Savino Angioletti. Questo titolo - ha aggiunto - è frutto di costanza e grandi sacrifici. È il risultato di un lavoro di squadra alle spalle: per raggiungere certi risultati non possiamo restare da soli, abbiamo bisogno di tutti partendo dalla famiglia, fino all’associazione, i sommelier, gli amici". Conferma le parole di Luca anche il delegato Ais di Arezzo, Massimo Rossi: "Ringrazio Luca - commenta Rossi - che con la sua vittoria, non ha solo portato la città di Arezzo ai vertici della sommellerie italiana, ma anche il modo di lavorare della nostra delegazione.

Ais Arezzo è costituita da un gruppo unito dalla passione e dall'entusiasmo, degli amici che prima di tutto amano parlare di vino, studiare, confrontarsi, crescere insieme, senza rivalità. E' l'esempio che facendo 'sistema', tra sommelier, istituzioni e aziende si possono raggiungere grandi risultati". La fase finale del Trofeo Guido Berlucchi - a cui è intitolato il concorso - è avvenuta a Matera, durante la 43° edizione del Congresso Nazionale Ais, nell’auditorium del Conservatorio Duni.

Il giovane aretino ha preceduto Davide Staffa e all’altro toscano Andrea Balleri, i due professionisti che insieme allo stesso Martini hanno dato vita a una finale intensa e appassionante, dopo aver brillantemente superato la semifinale a 18. Il prestigioso trofeo è stato consegnato da Paolo Ziliani della Guido Berlucchi & C. in occasione della cena di gala organizzata dall'Ais Basilicata negli splendidi saloni di Palazzo Venusio sempre a Matera.

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