Confini 07, una rassegna di fotografia creativa

Riparte con una rassegna fotografica la programmazione della Galleria VIA LARGA, la sede espositiva della Provincia di Firenze riaperta a gennaio 2009.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 agosto 2009 14:12
Confini 07, una rassegna di fotografia creativa

Riparte con una rassegna fotografica la programmazione della Galleria VIA LARGA, la sede espositiva della Provincia di Firenze riaperta a gennaio 2009. Photogallery - la galleria virtuale e non solo di fotografia creativa - di Firenze, e MassenzioArte di Roma presentano la 7^ edizione di CONFINI, il principale appuntamento annuale in Italia per presentare nuovi autori fra quanti propongono un modo alternativo di immaginare la fotografia. "La disponibilità di nuovi strumenti, la seduzione del post-moderno e la molteplicità dei media che caratterizzano la nostra epoca hanno allargato la visione di molti fotografi e stiamo assistendo al definitivo abbattimento dei confini tra la fotografia e le altre forme d'arte.

Confini è la rassegna delle contaminazioni tecniche e linguistiche". Con queste parole venivano tracciate nel 2001 le linee guida di un progetto che, giunto alla quinta edizione, si conferma come un momento di verifica e di incontro con gli autori che utilizzano la fotografia in modo creativo al di fuori dalle convenzioni. Confini è ormai il principale appuntamento annuale in Italia per presentare nuovi autori fra quanti propongono un modo alternativo di immaginare la fotografia; autori forti di un proprio linguaggio, che ci mostra la loro visione della realtà. Dopo la presentazione fiorentina (e dallo stesso 1 settembre anche su web all’indirizzo www.photogallery.it) Confini07 sarà esposta a Torino, dal 6 al 25 ottobre, all’Osservatorio Gualino, a Roma, dal 12 al 21 novembre, nei locali dell’ISA – Istituto Superiore Antincendi e a Palermo, dal 31 gennaio al 13 febbraio 2010, presso la galleria Lanterna Magica.

Da questa edizione, infatti, all’Associazione PhotoGallery di Firenze e a MassenzioArte di Roma, che dall’inizio hanno organizzato la rassegna Confini, si sono aggiunte l’Osservatorio Gualino di Torino e Lanterna Magica di Palermo. Quattro gli autori chiamati ad esporre i loro lavori: Stefano Parrini con Le Tracce, Angelina Chávez con Obstacles, Susan Kammerer con Mis-takes e Marco Ioannucci con Phalsographie. Angelina Chávez - Obstacles “L’approccio creativo con il quale sono oggi più coinvolta è l’autoritratto.

La rappresentazione di me stessa negli ambienti e tra le persone che mi circondano, ovvero il mio mondo personale, è la fonte d’ispirazione più importante dei miei lavori attuali”. (Angelina Chávez) Nata in Germania nel 1978, dal 2004 vive e lavora a Roma. Collabora con la Fine Art Wedding , l’Agenzia SIE Photo (Roma), è assistente di Massimo Mastrorillo (Grazia Neri) e fotografa freelance. Susan Kammerer - Mis-takes Mis-takes è una serie di fotografie accumulate per anni, durante la produzione di altre immagini.

Sono “scarti”, immagini sovraesposte, sfocate, o addirittura accidentali, scattate senza volere. Affascinata Susan le ha conservate fino a quando «in uno di quei momenti decisivi della vita quando anch'io ero sfocata, confusa ed intenta a concentrarmi sui miei errori sono riuscita a vederle come un insieme di mesi: un anno ”sbagliato”». Da quel momento sono diventate immagini “volute” ed intenzionali hanno guadagnato il trattino del titolo, la breve lineetta che riesce a trasformarle da mistakes (errori), in Mis-takes (scatti mancati).

«L'impossibilità di distinguere chiaramente qualsiasi particolare ed il loro essere assolutamente astratte rappresenta spesso il mio ricordo visuale degli anni del mio passato». (Susan Kammerer) Nata a New York 1957, vive a Roma dal 1977. Fra le sue esposizioni Coming to my senses / Riprendere conoscenza (Lunapark , Roma, 2007), Distanza di sicurezza (Museo delle Auto della Polizia, Roma, 2008), Le Strade di Roma (Città dell'Economia, Roma, 2009), Fuori 3 (Galleria Gallerati, Roma, 2009). Marco Ioannucci – Phalsographie “Non so come mi sia venuto in mente il concetto di “Phalsographia”.

Forse perché sono allergico al pretenzioso, all’esclusivo a tutti i costi. Anche quel “Phalso”, che orecchia all’oltreoceanico “Photo”, suona come sberleffo alla serietà a ogni costo.” Marco Ioannucci Sono nato a Roma nel 1956. Fin da piccolo, la mia più grande aspirazione è stato "non far nulla". Ho sempre fallito, ma non rinuncio. La fotografia ha attraversato per anni la mia vita, ma ho sempre cercato di mantenermi un "absolute beginner", un principiante assoluto.

Sono troppo pigro per dedicarmi alla foto naturalistica, eccessivamente timido per il reportage, la volubilità mi preclude il rigore dello still life... Stefano Parrini – Le Tracce Un viaggio nel profondo sud algerino si trasforma in un racconto di assenza e di spazi refrattari ai segni della presenza umana. La dissolvenza delle impronte è un fenomeno percepibile e la rarefazione degli spazi e delle presenze impreziosisce gli oggetti abbandonati manifestandoli come tracce del passaggio altrui.

Queste tracce provvisorie e fragili o, viceversa, relitti preistorici miracolosamente sopravvissuti all’erosione, diventano tracce della forza della natura e dello scorrere del tempo. (Stefano Parrini) Nato a Barberino val d’Elsa nel 1965, viaggiatore, amante del deserto e affascinato dalla sua gente Parrini dice “a piccoli passi sto cercando di conoscere questo mondo e realizzare quelle visioni che tante volte ho immaginato o solo intravisto passare nei pensieri”. Infatti il suo percorso fotografico, iniziato con la pubblicazione di reportage di viaggio, si è evoluto verso la percezione emotiva dei luoghi visitati mentre allo stesso tempo abbandonava l’uso delle fotocamere digitali per riscoprire il medioformato e la polaroid.

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