Eventi: dal 22 al 25 luglio '' Incontri in Terra di Siena''

Si aprirà il 22 luglio il Festival “Incontri in Terra di Siena”. Protagonisti la musica, con ospiti di livello mondiale, le tradizioni eno-grastronimiche e una mostra dedicata alla figura femminile sei secoli prima dell'avvento di Cristo.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 luglio 2009 10:30
Eventi: dal 22 al 25 luglio '' Incontri in Terra di Siena''

Il XXI Festival “Incontri in Terra di Siena” si svolgerà da mercoledì 22 a sabato 25 luglio, con quattro preziosi appuntamenti che si svolgeranno in Val d’Orcia, a pochi chilometri da Chianciano e Pienza, tranne il concerto d’apertura che sarà ospitato nella vicina Città della Pieve. Sarà un’edizione breve ma intensa, con musicisti di livello mondiale che suoneranno in esclusiva per il Festival. Il Festival Per l’inaugurazione si avrà l’ occasione imperdibile di ascoltare uno dei gruppi più acclamati per il repertorio rinascimentale, The Tallis Scholars, che eseguirà tra l’altro brani dei maestri italiani della polifonia, Palestrina e Monteverdi, nella Chiesa di Santa Maria dei Servi alle 19:30 di mercoledì 22. Il concerto sarà preceduto alle 18:30, per chi volesse godere appieno dell’atmosfera cinquecentesca della giornata, da una visita guidata dallo storico dell’arte Valerio Bittarello al Museo Civico Diocesano, inaugurato lo scorso marzo, di cui la chiesa stessa fa parte.

Si avrà così la fortuna di ammirare la “Deposizione dalla Croce” di Pietro Perugino, insieme ad altre opere che documentano come Città della Pieve, tra la seconda metà del secolo XVI e la prima metà del secolo seguente, fosse un importante polo artistico, che ospitò “Il Pomarancio”, Salvio Savini, Cesare Nebbia, solo per citarne alcuni. Quindi full immersion nella natura delle crete della Val d’Orcia e nel maniero fortificato di Castelluccio di Pienza per due concerti al chiaro di luna: giovedì 23 alle ore 21 il pianista Barry Douglas, la cui brillante carriera è cominciata con la medaglia d’oro al Concorso internazionale Tschaikovsky, proporrà una serata romantica con celebri brani di Schumann, Tchaikovsky, Rachmaninov e Mussorgsky; venerdì 24, sempre alle 21, due grandi musicisti, il violinista italiano Domenico Nordio e il pianista russo Mikhail Lidsky, eseguiranno opere di Brahms, Grieg, Dvorak, Dallapiccola, e Tre capricci opera 40 di Paganini-Szymanovsky. Concerto di gala per la chiusura di sabato 25 alle 21, nella perfezione paesaggistica e architettonica della Villa rinascimentale della Foce e del suo giardino disegnato da Cecil Pinsent per Antonio e Iris Origo, con il gradito ritorno di Vladimir Ashkenazy alla direzione dell’Orchestra di Padova e del Veneto, pianoforte solista Pascal Rogé. Ashkenazy, già ospite del festival in un indimenticabile concerto nel 2007, torna per un concerto dal programma novecentesco, con tre brani molto diversi ma che ben si sposano con lo spirito e con i luoghi del festival. Dopo la Sinfonia n.1 in re maggiore 'Classica' opera 25 di Prokofiev, dirigerà il magico Verklärte Nacht, opera 4 (“Notte trasfigurata”) di Arnold Schoenberg.

Scritto centodieci anni fa, il brano prende il titolo e lo spunto da un testo poetico di Dehmel, dove due amanti passeggiano in una notte di plenilunio. La donna confessa di aver concepito un figlio con un altro; l’uomo accetta di riconoscere il figlio, poiché il loro patto d’amore avrà il potere di 'trasfigurarlo'. Infine il vulcanico direttore russo Vladimir Ashkenazy, ormai naturalizzato islandese, propone Aubade per pianoforte, 18 strumenti e tre danzatori di Francis Poulenc, un bel mix di concerto per piano, danza e musica da camera.

Il balletto si compone di una serie di quadri che si ispirano alle opere della Scuola di Fontainebleau, e che Poulenc così descriveva: “All’alba, circondata dalle sue compagne al suo risveglio nella foresta di Fontainebleau, Diana si ribella contro la legge degli Dei che la condanna all’eterna castità. Le sue ancelle la consolano, e cercano di rinfrancarla offrendole il suo arco. Con dispiacere Diana lo afferra e si avvia nella foresta cercando, durante la sua caccia, un’alternativa ai suoi tormenti amorosi”.

La coreografia fu creata da Bronislava Nijinska (sorella del famoso Vaslav Nijinsky) per la prima esecuzione, poi ripresa dal grande Diaghilev. La nuova coreografia di Alessandra Ashkenazy si propone di rendere la storia di Diana che “dalla spensieratezza di una giovane ragazza piena di vita va incontro al suo destino, e alla sua disperata scomparsa nel cuore della foresta”. Il raffinato programma musicale, che il direttore artistico degli “Incontri in Terra di Siena” Antonio Lysy ha messo a punto per questa edizione, non tralascia le altre “arti”: sono previste visite esclusive ai luoghi e possibilità di accompagnare lo spettacolo a buffet e degustazioni dei migliori prodotti locali, vanto del nostro paese in tutto il mondo. La figura femminile nel passato Gli “Incontri in Terra di Siena” valorizzano da anni le ricchezze del territorio e ospitano a Castelluccio di Pienza dal 18 luglio al 6 settembre la mostra “Donne di rango a Tolle nel VI secolo a.C.”.

A cura di Giulio Paolucci, direttore del Museo Civico Archeologico di Chianciano Terme. La mostra archeologica presenterà alcuni corredi appartenuti a donne di rango sepolte nelle necropoli di Tolle nel VI secolo a.C.. Si tratta di suppellettili funerarie che testimoniano la ricchezza dell'insediamento etrusco presso La Foce e l'alto lignaggio di alcune donne che dovevano provenire, in spose, da lontane città etrusche come ad esempio Cerveteri. Come per le altre esposizioni già organizzate negli anni passati al Castelluccio, i materiali provenienti dal Museo Civico Archeologico di Chianciano Terme non sono mai stati presentati al pubblico. L’inaugurazione, con bicchiere di vino, sabato 18 luglio alle ore 19.

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