Esplosione Viareggio: i comitati sul sottoattraversamento fiorentino

Redazione Nove da Firenze
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30 giugno 2009 23:02
Esplosione Viareggio: i comitati sul sottoattraversamento fiorentino

L’associazione ecologista fiorentina Idra, nel porgere le proprie condoglianze ai familiari delle vittime e un ringraziamento a coloro che hanno portato soccorso, sottolinea attraverso un comunicato stampa come in Italia si continui a “privilegiare massicciamente gli investimenti in 'grandi opere' come la Tav, dalla non documentata utilità pubblica, mentre i servizi e la rete ordinaria languono e soffrono di ritardi e inefficienze”. E ricordando quanto accaduto la scorsa settimana a Vernio e l'importanza di un tema come quello dell'efficacia dei controlli, “Idra - conclude la nota - esprime l’auspicio che la tragedia di Viareggio possa almeno indurre a una più meditata riflessione i responsabili politici e istituzionali delle scelte strategiche in materia di infrastrutture e trasporti”. “Che le risorse pubbliche siano destinate alla sicurezza e al trasporto pubblico, quello dei pendolari, delle merci, di tutti quelli che hanno bisogno di spostarsi nel nostro paese”. E' quanto ha chiesto attraverso un comunicato stampa il Comitato contro il Sottoattraversamento Av di Firenze. Per il Comitato, che ha espresso il proprio cordoglio per quanti colpiti dalla tragedia di Viareggio, troppe energie e risorse sono state concentrate sul progetto dell'alta velocità e, dopo aver criticato anche il processo di privatizzazione che ha interessato Fs (soprattutto nel settore merci), ha ribadito il suo 'no' al tunnel sotto Firenze, “inutile per le ferrovie, dannoso per città e ambiente, catastrofico per le casse dello stato”. E, infine, un'ulteriore bocciatura al progetto del sottoattraversamento di Firenze, ma anche del passaggio in superfice, è giunto nel tardo pomeriggio da Vittorio Maschietto, uno dei fondatori dell’associazione “Firenze si cambia” nonché autore di “Passante Nord”, un progetto Tav alternativo con doppio mini tunnel sotto le colline e stazione a Castello. Per Maschietto il “Passante Nord sotto le colline da Rovezzano a Castello è l'unica fra le varie soluzioni capace di salvare Firenze, perché separa i treni lunghi e a lunga percorrenza da quelli corti (quattro vagoni al massimo) del servizio locale e metropolitano che effettuano frequenti fermate urbane”.

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