Sesto Fiorentino: cittadinanza attiva per la convivenza urbana

Redazione Nove da Firenze
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29 maggio 2009 23:33
Sesto Fiorentino: cittadinanza attiva per la convivenza urbana

Sesto Fiorentino, 29 maggio 2009- Si chiamano “Amici dei giardini” e sono la risposta sestese alle “ronde” previste dal governo. Il progetto sperimentale - organizzato dall’associazione anziani e pensionati Auser e dalla Polizia Municipale di Sesto Fiorentino – è stato illustrato oggi in una conferenza stampa dall’amministrazione comunale e dagli esponenti dell’associazione. La presentazione ufficiale alla cittadinanza è prevista per mercoledì 3 giugno alle 17,30 nel giardino “Città di Mahbes”, in viale Togliatti.

E proprio nel giardino del quartiere di Padule sarà attivato il progetto, che prevede di impegnare quattordici volontari che hanno frequentato uno specifico corso di formazione sotto la supervisione della Polizia Municipale. Tutti i martedì, mercoledì e giovedì dalle 17 alle 19 saranno presenti per fornire un “servizio di amicizia” nei confronti della popolazione, che potrà rivolgersi a loro per suggerimenti, segnalazioni di guasti e disservizi su panchine, giochi, spazi verdi o anche soltanto per scambiare due parole.

Saranno facilmente riconoscibili perché indosseranno le pettorine fosforescenti con la scritta “amici dei giardini” e saranno dotati di telefono cellulare per contattare il Comando della Polizia Municipale. Agli ingressi del giardino sono stati inoltre installati dieci cartelli esplicativi dell’iniziativa. Il progetto è stato realizzato grazie a un finanziamento del Cesvot, partirà per adesso in forma sperimentale e potrà in futuro essere esteso anche alle altre aree verdi cittadine. Da tempo l’associazione Auser ha intrapreso una proficua collaborazione con la Polizia Municipale di Sesto Fiorentino per servizi come la vigilanza degli attraversamenti pedonali in prossimità delle scuole elementari, l’attività ausiliaria in occasione di manifestazioni culturali, l’apertura e la chiusura di alcuni parchi del territorio.
Riccardo Michelucci

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