Al via i lavori per la realizzazione del primo lotto dei “Boschi della Piana”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 maggio 2009 14:25
Al via i lavori per la realizzazione del primo lotto dei “Boschi della Piana”

Il Comune di Sesto Fiorentino e la Provincia di Firenze hanno sottoscritto nei giorni scorsi l’accordo di programma che definisce tempi e modalità di realizzazione del nuovo parco di oltre trenta ettari nel territorio sestese, lungo la gora dell’Acqualunga in prossimità dell’impianto di selezione e compostaggio di Case Passerini. Il costo totale dell’opera – calcolato in 3.172.000 euro - sarà interamente finanziato dalla Provincia, che provvederà anche alla redazione del progetto suddiviso in due lotti distinti.

L’accordo stabilisce l’avvio dei lavori per il primo lotto, mentre sulle aree del secondo lotto il Comune di Sesto dovrà procedere con una variante al regolamento urbanistico vigente per consentire l’apposizione del vincolo espropriativo. La superficie dell’area da riqualificare è di circa 35 ettari e mezzo, poco meno di 20 dei quali saranno destinati alla realizzazione di aree boschive e arbustive. La Provincia si occuperà anche della manutenzione del parco per almeno tre anni, fino al momento in cui le piante messe a dimora potranno vivere autonomamente.

Trascorsa la prima fase sarà invece il Comune ad accollarsi in seguito gli oneri di manutenzione ordinaria e straordinaria, assicurandone la fruibilità pubblica e mantenendone la destinazione d’uso.
Il progetto “Boschi della Piana” prevede interventi di forestazione e di ricostruzione del reticolo arbustivo in un’area di notevole interesse naturalistico, all’interno della quale saranno creati corridoi ecologici tra le varie zone del parco con la piantumazione di circa 24.000 esemplari di specie arboree.

Tra gli obiettivi dell’opera - citati nell’accordo di programma – figurano il miglioramento della qualità dell’aria in una zona fortemente urbanizzata come la piana Firenze-Pistoia (dove sorgerà il futuro impianto d’incenerimento di rifiuti solidi urbani), l’omogeneizzazione del territorio circostante e la valorizzazione delle zone umide preesistenti.

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