Crisi, Regione: 50 milioni per la Cassa integrazione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 aprile 2009 21:36
Crisi, Regione: 50 milioni per la Cassa integrazione

Firenze- E' stato firmato oggi a Roma dall'assessore regionale all'istruzione, formazione e lavoro e dal sottosegretario al welfare l'accordo attuativo che rende operativi il finanziamento della Cassa integrazione in deroga e gli altri interventi di politica attiva a sostegno dei lavoratori di aziende in crisi. Per la Toscana è stata confermata l'assegnazione, dopo l'anticipo di 10 milioni, di una seconda tranche di 50 milioni di euro. Già domani è stata convocata una riunione tecnica della commissione tripartita per stabilire le procedure per l'assegnazione dei fondi.
L'intesa rende immediatamente disponibili i fondi assegnati alla Toscana in seguito all'accordo Stato-Regioni e con il quale le Regioni hanno garantito complessivamente 2 miliardi e 650 milioni di euro del Fondo sociale europeo.

La Toscana, appena la Commissione Ue darà il via libera, contribuirà con 105 milioni di euro tratti dal suo programma op erativo del Fondo Sociale europeo. L'ultimo passaggio è ora l'approfondimento tecnico con la Commissione europea.
Nel frattempo, l'accordo firmato oggi specifica che la copertura integrale del sostegno al reddito è assicurata da fondi nazionali. Una novità dell'accordo salutata positivamente dall'assessore è l'affidamento alla Regione delle procedure per l'assegnazione della Cassa integrazione in deroga, fino a ieri affidate agli uffici del lavoro.
Su richiesta dell'assessore è stato deciso che a giugno sarà fatta una verifica sullo stato dei fondi e per valutare l'eventuale necessità di ulteriori risorse.

L'assessore ha commentato positivamente l'accordo di oggi, che completa un percorso e permette di dare nuove risposte in tempi rapidi ai lavoratori di quelle realtà, che in Toscana sono centinaia, che non possono usufruire della cassa integrazione ordinaria o straordinaria. Per la Regione &egr ave; importante che, oltre alle misure di sostegno al reddito, siano previsti anche interventi per accrescere le competenze dei lavoratori e quindi dare più qualità all'occupazione, creando anticorpi in grado di combattere meglio contro la crisi e rendere il sistema produttivo toscano più forte.
La Commissione Lavoro e Politiche sociali, presieduta da Andrea Calò e l’assessore al lavoro della Provincia Stefania Saccardi hanno ricevuto una delegazione di lavoratori della Seves di Firenze.

“Un incontro importante – hanno spiegato Marco Pinotti Baroni e Giuseppe Sestu della RSU e Fabio Berni della Filcem Cgil Firenze – per sollecitare il gruppo Seves ad una svolta politica. C’è molta delusione per non aver rispettato il patto sottoscritto lo scorso 7 gennaio dove era stato trovato l’accordo su tredici settimane di cassa integrazione, che scadono i primi giorni di maggio, ma era prevista anche la presentazione del piano industriale e un investimento sul forno fusorio.

Siamo in un momento cruciale ed è importante l’attenzione mostrata dalle istituzioni verso questa azienda. C’è anche preoccupazione sulla produzione nello stabilimento di Firenze visto che c’è stata l’esternalizzazione di alcuni prodotti che adesso vengono fatti nello stabilimento della Repubblica Ceca. La Seves può essere un fiore all’occhiello per Firenze ma, al momento, non ci sono certezze”. Venerdì 17 aprile l’assessore al lavoro, con l’unità di crisi, incontrerà il nuovo amministratore della Seves, dott.

Giori e nel corso dell’incontro sarà richiamata l’azienda al rispetto degli impegni assunti in ordine alla presentazione di un piano industriale che rassicuri le istituzioni in ordine alla permanenza dell’attività produttiva sul territorio fiorentino e alla salvaguardia dell’occupazione.

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