Terremoto: la società toscana si mobilità per l'Abruzzo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 aprile 2009 23:02
Terremoto: la società toscana si mobilità per l'Abruzzo

Mentre si continua a scavare e si va definendo il bilancio delle vittime (alle 16: 207 morti, 15 dispersi), si moltiplicano in tutta Italia le iniziative individuali e associative a favore degli sfollati a causa del terremoto in Abruzzo.
La colonna della Protezione Civile della Provincia di Firenze, composta da 9 addetti e dai mezzi necessari per gli interventi più urgenti e per l’immediata emergenza, ha raggiunto ieri sera i pressi dell'Aquila ed è stata dislocata nella località di Castelnuovo, frazione del comune di San Pio delle Camere.

L'unità di Protezione civile della Provincia di Firenze, facente parte della colonna mobile regionale toscana, è composta da nove persone e sette mezzi: una centrale idrica, un modulo bagni, un'unità per le comunicazioni col satellite, due torri illuminanti e duecento coperte. "A Castelnuovo, popolata da 400 persone, l'unità si sta occupando di fornire assistenza a circa 160 persone colpite dal sisma - spiega l'assessore provinciale alla Protezione civile Stefano Giorgetti - In questa località si sono registrati, a causa del sisma, cinque decessi.

Nel campo allestito anche dai nostri operatori ci sono molti bambini, anziani e alcuni disabili". Nella frazione di Castelnuovo il 90 per cento delle case è lesionato e moltissimi edifici sono inagibili. Stanotte è stata registrata una nuova scossa alle 1.15 circa (4,8 gradi della scala Richter). Un'altra scossa si è verificata nella mattinata alle 11.26 (4,3 gradi della scala Richter).
La Cri impegnata con oltre 400 volontari, 3 presidi medici avanzati, 2 tende per triage e astanteria, 30 ambulanze operative, 7 unità cinofile, squadre di supporto psicologico, 4 cucine da campo e una quinta in arrivo.

Aiuti straordinari dalla Croce Rossa Svizzera: 200 tende da 1.000 posti letto totali ed altre 2 mila coperte (oltre le 10 mila già distribuite). La direttrice Ravaioli: "La prossima sarà una notte migliore". "La ricostruzione sarà lunga".
La riunione operativa, convocata dalla Provincia di Siena e dalla Prefettura con le associazioni della protezione civile, del volontariato e gli enti locali, si è conclusa con la proposta della costituzione, nei prossimi giorni, di un Comitato che coordini le attività senesi in favore delle zone in Abruzzo colpite dal terremoto, sul modello di quello costituito nel 2006 in favore delle popolazioni vittime dello tsunami del Tamilnadu - Sri Lanka, che in tre anni di attività riuscì a raccogliere quasi 1 milione di Euro ed a realizzare molte azioni concrete in stretta collaborazione con organizzazioni non governative internazionali.

Questo pomeriggio, il coordinamento provinciale della protezione civile, presieduto dal Presidente della Provincia di Siena, Fabio Ceccherini, dal Prefetto, Giulio Cazzella, dall’assessore provinciale alla protezione civile, Alessandro Pinciani, ha visto la presenza di molti sindaci e rappresentanti dei comuni, delle associazioni del volontariato e della protezione civile. Era presente anche il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Pietro Foderà, che ha confermato la presenza di personale senese presso il campo base di Monticchio, che già dalla mattina di lunedì lavorano a pieno ritmo ed hanno contribuito anche al salvataggio di un giovane nella casa dello studente de L’Aquila.

“Un Comitato provinciale che coordini le molte specificità delle nostre associazioni di volontariato e le attività di solidarietà degli enti locali è lo strumento più adeguato in questa fase di emergenza. Il modello del Tamilnadu ha funzionato negli anni scorsi e mi auguro che altrettanto si possa fare con questa nuova emergenza. Adesso si tratta di capire cosa si può fare concretamente e come farlo, in stretta relazione con le autorità locali”, così il presidente della Provincia Fabio Ceccherini che, durante la riunione, ha confermato di essere in costante contatto con la presidente della Provincia de L’Aquila, Stefania Pezzopane, per capire le prime necessità e urgenze del territorio.

“Nei prossimi giorni dovremo definire tutti insieme tempi e modalità di intervento e un modello, o un’area su cui concentrare tutti gli sforzi. Sarà molto importante intervenire cercando di soddisfare i bisogni reali e primari delle persone”.
Le Misericordie hanno aperto una raccolta di fondi per le popolazioni dell'Abruzzo colpite dal devastante terremoto. 340 volontari dell'associazione, da tutta Italia, ma altri 1.000 pronti a partire. 5 unità cinofile, 6 punti medici avanzati, 2 cucine da campo, 90 ambulanze.

Diani: ''Circa 2-3 mesi il tempo stimato per sistemare le persone nei moduli abitativi, sulla base delle esperienze dell’Umbria, delle Marche e dell’Irpinia''. Appello a non inviare abiti, coperte e giocattoli ma solo denaro.
L’Azienda USL 6 di Livorno si è messa a “completa disposizione” del Servizio di Protezione Civile della Toscana per l’invio di mezzi e personale in Abruzzo sui luoghi colpiti dal terremoto. In particolare, come richiesto dal Servizio sanitario regionale, sono state preparati due Posti medici avanzati (Pma) ovvero due grandi tende gonfiabili utilizzabili come medicherie mobili e capaci di ospitare circa 10/20 pazienti ciascuna.

“In situazioni come questa – spiega Francesco Genovesi, referente dell’Azienda Usl 6 per il coordinamento dei soccorsi in questa emergenza – è fondamentale aspettare le indicazioni di chi gestisce i soccorsi. Gli entusiasmi solidaristici sono utili, ma devono essere ben incanalati. Per questo, ad esempio, salutiamo con favore l’aumento improvviso delle donazioni di sangue anche se a livello regionale ci hanno chiesto, momentaneamente, di non inviarne per evitare sprechi o problemi alla macchina dei soccorsi”.

Nelle prossime ore saranno avanzate dalla Regione le richieste di personale medico e infermieristico. Sono già alcune decine i dipendenti dell’Azienda Usl 6 che si sono resi disponibili ad offrire le propria professionalità in soccorso della popolazione coinvolta dalla tragedia.
Scatta la mobilitazione della Confederazione Italiana Agricoltori della Provincia di Pisa che raccoglie l’appello delle istituzioni e quello della Cia nazionale a sostegno delle popolazioni tremendamente colpite dal terremoto in Abruzzo.

“Abbiamo già la disponibilità di alcuni agriturismi della Provincia di Pisa pronti a mettere a disposizione le strutture ricettive qualora ci siano famiglie senza casa che possono, per varie ragioni, anche essere alloggiate nelle nostre zone. Siamo in contatto con le sedi territoriali delle zone colpite dal sisma e organizzeremo le eventuali accoglienze dei terremotati”, spiega il presidente Stefano Berti che annuncia anche: per la raccolta dei fondi organizzeremo in tempi strettissimi una giornata nel corso della quale mettere all’asta.
170 quintali di prodotti di prima necessità da inviare nell’immediato a L’Aquila.

A tanto ammonta il primo intervento di beneficenza del Consorzio Agrario di Siena in favore delle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo. Mercoledì 8 aprile partirà infatti alla volta de L’Aquila un camion con prodotti alimentari da utilizzare nei campi d’accoglienza allestiti sul territorio. Acqua, pasta, latte a lunga conservazione, biscotti e non solo. Tra i beni inviati anche pannolini per bambini e piccole attrezzature meccaniche utili per i lavori di soccorso e di allestimento dei campi d’accoglienza.

«Si tratta di un primo doveroso impegno che ci siamo presi come coordinatori toscani della rete dei Consorzi Agrari – spiega il direttore Pietro Pagliuca -. Stiamo procedendo in collaborazione ed in continuo contatto con il Consorzio Agrario di Chieti, Pescara e L’Aquila e con la Protezione Civile de L’Aquila. Dopo questo primo intervento – conclude Pagliuca – rimaniamo a completa disposizione degli organi e delle autorità preposte al coordinamento degli aiuti con la volontà di attuare nei prossimi giorni, secondo precise indicazioni che ci arriveranno, anche una raccolta di altri beni alimentari».

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