Il costo umano della catastrofe nucleare: mostra fotografica a Palazzo Vecchio dal 27 Febbraio al 13 Marzo 2009

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 febbraio 2009 23:58
Il costo umano della catastrofe nucleare: mostra fotografica a Palazzo Vecchio dal 27 Febbraio al 13 Marzo 2009

Firenze, 17 febbraio 2009: Negli ultimi tempi, in Italia, è tornato prepotentemente alla ribalta il tema del nucleare. Il Gruppo Locale di Firenze di Greenpeace vuole contribuire al dibattito organizzando nel capoluogo toscano una serie di eventi che, a partire dalla fine di febbraio, forniscano informazioni chiare e documentate sull’argomento.
Si partirà sabato 28 febbraio (Palazzo Vecchio, Sala delle Miniature, ore 15:30) con un convegno dal titolo “Nucleare? Parliamone!”, a cui parteciperanno Angelo Baracca, Professore ordinario all’Università di Firenze, Dipartimento di Fisica, e Giuseppe Onufrio, Direttore Esecutivo di Greenpeace Italia.

Grazie alla collaborazione con l’Associazione Filo Ritrovato, agli studenti delle scuole medie superiori che parteciperanno verranno conferiti 2 crediti formativi.
Lo stesso giorno verrà inaugurata la mostra Certificate No. 000358/ Il costo umano di una catastrofe nucleare (Palazzo Vecchio, dal 28 febbraio al 13 marzo, orario 9-17), che attraverso le fotografie di Robert Knoth e i testi di Antoinette de Jong, rappresenta una testimonianza unica delle conseguenze che gli esperimenti nucleari e il disastro di Cernobyl hanno avuto sulle persone e sui luoghi dell’ex Unione Sovietica.
Infine, mercoledì 3 marzo, presso la Libreria MelbookStore (Via Cerretani, 16r - ore 17) l’artista Saverio Tommasi reciterà alcune letture sul tema.
“E’ incomprensibile” dice Stefano, volontario di Greenpeace Firenze, “ che mentre dall’estero arrivano segnali importanti di un cambio strategico nelle politiche energetiche (ad esempio con l’amministrazione Obama che sta puntando molto sulle energie rinnovabili, e la Germania che smantellerà tutte le centrali nucleari entro il 2020), in Italia si voglia tornare ad una tecnologia che risulta essere assolutamente anti-economica e che ancora non ha risolto i suoi molti problemi, primi tra tutti i rischi ambientali e la gestione delle scorie.” “Proprio per questo ci è venuta l’idea di organizzare queste iniziative,” - continua Stefano – “con la volontà di affrontare l’argomento da vari punti di vista, da quello economico a quello ambientale.

Con un percorso che senza dimenticare cosa è successo nel passato, spieghi perché nel presente il nucleare non è una soluzione ma un problema e perché bisogna puntare nell’immediato futuro sulle energie alternative e sul risparmio energetico.”

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