Maltempo: miglioramento nelle prossime ore, ma domenica nuove precipitazioni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 dicembre 2008 09:48
Maltempo: miglioramento nelle prossime ore, ma domenica nuove precipitazioni

Parziale miglioramento dopo le recenti abbondanti precipitazioni che hanno portato i principali corsi d'acqua su preoccupanti livelli di piena. Un nuovo peggioramento è atteso nel corso della giornata di domenica anche su Firenze, per l'ennesima perturbazione in arrivo da ovest. La perturbazione arrivata dalla penisola iberica e ferma sul Tirreno, porterà ancora tante nuvole e numerosi fenomeni con cielo spesso molto nuvoloso o coperto su tutta la Toscana, soprattutto in area appenninica con neve fino a quote prossime ai 1000-1200 metri.

Non si escludono locali rovesci nelle coste, soprattutto al pomeriggio tra Livornese e Grossetano. Fenomeni che andranno attenuandosi nella costa nel corso del pomeriggio con temperature in lieve diminuzione.
Da Siena confermato per la tarda mattinata di oggi un vertice con i Comuni interessati dall’ondata di maltempo (Montalcino, Buonconvento, San Giovanni d’Asso, Torrita di Siena, Sinalunga, Montepulciano, Abbadia San Salvatore e Castiglione d’Orcia) e l’assessore regionale alla protezione civile Anna Rita Bramerini per valutare, dopo la richiesta di calamità naturale da parte della Regione Toscana, le possibili azioni da intraprendere una volta valutati i danni.


“Mezza Toscana è in stato di gravissima emergenza per le piogge intese che gonfiano i nostri fiumi. E’ l’ennesima dimostrazione del rischio alluvione di fronte al quale il Governo nazionale è latitante. Se ancora oggi, il rischio connesso con un evento alluvionale tipo 1966 sulla valle dell’Arno è rilevante, bisogna ringraziare gli ultimi Governi nazionali e il Governo Berlusconi in particolare che ha quasi del tutto cancellato le risorse per il piano di bacino. Se avessimo costruito le casse di espansione e le altre opere idrauliche oggi non saremmo in piena emergenza.

Basta passare da bischeri! Basta promesse e parole al vento mentre lo scandalo dell’insicurezza idraulica dell’Arno e dei nostri fiumi è una realtà che minaccia famiglie, industrie, opere d’arte, infrastrutture. La verità è che oggi non esistono leggi o capitoli di spesa della Finanziaria dai quali prelevare le risorse perché le forbici del ministro Tremonti hanno tagliato in maniera drammatica soprattutto i fondi per la tutela e la gestione del suolo e del territorio”. Così Erasmo D’Angelis (Pd), presidente della Commissione Territorio e Ambiente del Consiglio Regionale, sull’emergenza maltempo e la messa in sicurezza dell’Arno e dei fiumi toscani.

“Quarantadue anni dopo la prima alluvione globalizzata, che commosse e mobilitò il mondo – aggiunge D’Angelis - il bacino dell’Arno resta un’area dove il rischio idraulico è cronico e dove, come rilevano i climatologi, già a partire dal 1990, i fenomeni estremi dovuti ai cambiamenti climatici sono aumentati di tre volte rispetto al passato, sia come frequenza che come intensità: alluvioni, cicloni anche extratropicali, piogge intense ma anche siccità e sbalzi di temperatura. L’Arno è una emergenza e una priorità nazionale e non è meno importante della difesa dell’italianità dell’Alitalia dove il Governo brucia miliardi di euro.

Qui si conserva il più straordinario patrimonio artistico mondiale e la sua tutela non è fonte di italianità e di orgoglio e identità nazionale?”. “Apriamo con il Governo nazionale una vertenza – continua D’Angelis - che veda unita l’intera società toscana. Siamo pronti a creare una grande lobby per l’Arno che metta insieme tutti gli eletti, dai Comuni al Parlamento, categorie economiche, associazioni, giornalisti, personalità anche internazionali. Una lobby trasversale e in grado di battersi per il fiume di tutti i toscani – conclude il presidente della Commissione Territorio e Ambiente - che non può essere trattato dai Governi nazionali come un rigagnolo.

Continuando di questo passo, al ritmo di 6 o 7 milioni di euro l’anno per l’intera Toscana, saremo in sicurezza tra due secoli!”.

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