Scuola: il primo giorno a Firenze maestre vestite a lutto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 settembre 2008 14:10
Scuola: il primo giorno a Firenze maestre vestite a lutto

Firenze, 15 settembre- Questa mattina, primo giorno di lezioni segnato dalle proteste per le insegnanti di scuola materna, scuola dell'infanzia e primaria, e naturlamente per i bambini fiorentini. Alcune maestre hanno accolto vestite a lutto questa mattina i bambini che tornavano a scuola dopo le vacanze estive. Lutto al braccio contro la riforma annunciata dal ministro Gelmini, come alla scuola pubblica materna Andrea del Sarto.
«Si tratta di un'iniziativa irresponsbaile e diseducativa. Questa protesta non danneggia il Governo, ma i bambini che dovrebbero vivere il rientro a scuola con serenità e gioia e non come un evento luttuoso».

Lo ha detto Giovanni Donzelli consigliere comunale e componente dell'esecutivo nazionale di Alleanza Nazionale-Pdl commentando «la decisione delle maestre di alcune scuole materne e elementari di accogliere i bambini vestite tutte di nero». «In molte parti d'Italia - ha aggiunto l'esponente del centrodestra - la protesta contro il Ministro Gelmini si è limitata ad una fascia al braccio, a Firenze l'ottusità estremista di alcuni sindacati ha spinto le maestre a vestirsi completamente di nero, traumatizzando i bambini nel loro primo giorno di scuola».

«La protesta - secondo Donzelli - è animata da un pregiudizio politico. Non c'è alcun pericolo per il tempo pieno e il ritorno al maestro unico nelle scuole elementari garantisce serenità ai bambini. Proprio quella serenità turbata oggi invece dalla sceneggiata funerea di alcune maestre irresponsabili e diseducative».
I Verdi della Toscana e di Firenze hanno manifestato stamattina davanti alla Scuola Pestalozzi a Firenze, Istituto simbolico per la sua forte tradizione democratica e di sperimentazione didattica, volantinando ed esponendo uno striscione con scritto "Giu' le mani dalla Scuola".

I Verdi vogliono ripartire dall’autocritica, chiedendola anche a tutte le altre forze del Centro Sinistra, e in particolar modo, con forza, al Partito Democratico, che durante il Governo Prodi, col proprio Ministro Fioroni, ha fatto una politica anch’essa di tagli all’Istruzione e di finanziamento delle scuole private confessionali. Solo partendo dall’umiltà e dal riconoscimento degli errori commessi si può ricominciare di slancio con nuove idee credibili e convincenti. “Non siamo riusciti, come forze del Centro-Sinistra, a dare centralità al tema dell’Istruzione Pubblica, a rimettere al centro del dibattito la figura dell’insegnante e il tema della sua valorizzazione, non abbiamo saputo elaborare un progetto e una visione della scuola avanzata e innovativa, facendo comprendere all’opinione pubblica e a tutto il mondo politico l’importanza di investire su di essa importanti risorse economiche.” “Partiamo dalla coscienza che si deve cambiare, elaborare un nuovo progetto, una nuova visione della scuola, una scuola che formi cittadini del Mondo, che educhi alla partecipazione, che faccia conoscere i propri diritti e le grandi tematiche della modernità: dalla globalizzazione, alla crisi energetica e climatica, alle radici reali e profonde dei conflitti tra i popoli e le culture.” “Si deve ridare fiducia al corpo docente, valorizzarlo anche da un punto di vista contrattuale, portando le retribuzioni ai livelli europei, aggiornandolo e formandolo adeguatamente, in modo che finisca finalmente di essere una figura socialmente isolata e marginale, ma riassuma autorevolezza e sia responsabilizzato come agente formativo, educativo e culturale del territorio, che fa opinione nella comunità, che forma non solo i giovani ma anche i lavoratori, i pubblici dipendenti, gli adulti” “Solo con una visione realmente alternativa, saremo in grado di fare un’opposizione credibile alla Destra, che considera la Scuola solo come settore di risparmio, mette per la strada centinaia di migliaia di precari, progetta di ridurre temporalmente i percorsi educativi e quindi la formazione e la cultura che riceveranno i nostri giovani, garantisce gli insegnanti di religione scelti dai vescovi e toglie il sostegno ai diversamente abili, chiude le scuole nei Comuni di campagna e montagna, rischiando di accelerarne lo spopolamento e l’abbandono del territorio” “I Verdi fanno appello a tutte le forze del Centro Sinistra, al Partito Democratico, all’Italia dei Valori, alle forze della Sinistra, perché possano insieme elaborare un progetto forte e alternativo, da presentare nelle scuole, da costruire con gli insegnanti, con i genitori, con gli studenti, per sconfiggere le proposte pericolose e distruttive del Governo Berlusconi.
“L’apertura dell’anno scolastico in toscana è contrassegnata dal goffo tentativo della sinistra di criminalizzare il coraggioso tentativo riformatore del Ministro Gelmini.

La scuola italiana è in crisi a causa del livellamento al basso cui l’ha costretta la sinistra.” A dirlo è Riccardo Migliori, Coordinatore Regionale di Alleanza Nazionale e deputato nelle fila del Popolo delle Libertà. “Oggi si apre una fase di qualità, in cui, la scuola pubblica torna al centro di un nuovo interesse nazionale che nessun conservatorismo culturale, politico o sindacale potrà bloccare.”
“Anche a Bagno a Ripoli si è avviato l’anno scolastico 2008/2009 – hanno dichiarato il Sindaco Luciano Bartolini e l’Assessore alle Politiche del Welfare Elena Dal Pino -.

Particolarmente emozionante e partecipato il nostro incontro con il Dirigente Collini, i professori e i giovani studenti della prima media, attesi ad un passaggio didattico importante. Per parte nostra, da amministratori di enti locali quotidianamente ‘sul pezzo’, non possiamo che confermare la nostra preoccupazione per l’impostazione che il Governo ha dato alle sue politiche sull’educazione, fatte di tagli alla scuola pubblica e di un progetto educativo pericoloso, i cui effetti si risentiranno a distanza di decine di anni: riduzione del tempo scuola e un’impostazione in cui gli studenti saranno più portati ad eseguire e meno a pensare.

Questa è la loro modernizzazione: nozioni assunte in maniera acritica e poche funzioni attive per gli studenti, i quali in sostanza corrono il rischio di vedersi scippato il futuro! Il rischio più alto è per i giovani le cui famiglie sono culturalmente meno attrezzate. Il nostro Comune, pur non senza difficoltà essenzialmente finanziarie, ma con continuità ed impegno, non abbassa comunque la guardia. Infatti, lunedì scorso 8 settembre, ci siamo già incontrati (Assessore Elena Dal Pino, nuovo Dirigente Area Servizi ai Cittadini Neri Magli, Centro di Documentazione Educativa-Cde e Biblioteca Comunale) con i Dirigenti scolastici e i Docenti delle scuole elementari e medie del territorio per esaminare la bozza di programmazione congiunta delle attività educative e didattiche per l’anno scolastico 2008/9, in modo da aggiornare la pubblicazione Insieme…, nata nel 2006 per evidenziare l’offerta educativa e formativa che in questi anni si è sviluppata e consolidata come un vero e proprio sistema integrato.

Bagno a Ripoli non eroga solo i servizi tradizionali, ma continua ad investire anche nella formazione: c’è chi taglia le risorse e chi, come noi, investe sulla scuola e sul futuro”.

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