Mobilità a Firenze: ampio dibattito in Consiglio provinciale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 settembre 2008 19:43
Mobilità a Firenze: ampio dibattito in Consiglio provinciale

Il Consiglio provinciale ha approvato, con 21 voti a favore, 5 contrari (PdL) e 2 astensioni (UDC) la mozione della IV Commissione consiliare sul diritto alla mobilità sostenibile e trasporto pubblico locale. Approvate anche una mozione di PD, PDCI e SD sulla mobilità che ribadisce l’importanza della cura del ferro a Firenze. “Ritiene indispensabile concludere rapidamente i lavori della linea 1 della travia e procedere celermente nella costruzione della linea 2, fondamentale per Novoli e l’aeroporto di Peretola e ritiene debba collegare anche il polo scientifico e la linea 3, fondamentale per il nodo di Careggi.

In questo quadro è necessario anche realizzare il previsto prolungamento dall’Osmannoro della linea ferroviaria metropolitana di superficie con la stazione di Campi Bisenzio prevedendo, ove il tracciato lo consenta, una fermata in corrispondenza dell’aeroporto e la necessità che il governo nazionale mantenga gli impegni economici finanziari già assunti”; e nove mozioni di PRC e Verdi per l’incentivazione del servizio ferroviario con bici; di dissenso sulla scelta di importanti aziende di trasporto che hanno ridotto fortemente il servizio pubblico locale nel periodo estivo; per un nuovo piano per la mobilità di area metropolitana Firenze, Prato, Pistoia, Arezzo; per il potenziamento ed il pieno utilizzo delle linee ferroviarie e la realizzazione dei nuovi raccordi Prato-Signa, Bivio Olmatello-Campi Bisenzio, riapertura della stazione di Porta a Prato e di San Donnino; per aprire una vertenza con il Governo per fermare la politica dei tagli; per un confronto col Comune di Firenze ed altri comuni sui criteri di finanziamento e le modalità di attuazione delle future linee tranviarie; per dare più funzionalità e convenienza economica al biglietto ed all’abbonamento unico integrato per l’utilizzo di treno, tram, bus e parcheggio scambiatore; per verificare la qualità e la manutenzione dei mezzi e dei servizi del Trasporto pubblico locale; di preoccupazione e dissenso sui licenziamenti avvenuti nelle Ferrovie dello stato.

Respinte altre sei mozioni di PRC e Verdi ed una di PdL e UDC che chiedeva la realizzazione di opere infrastrutturali ed un sistema veramente integrato di mobilità su fero e su gomma. Nell’ampio dibattito in Consiglio l’assessore ai trasporti Giglioli ha ricordato le caratteristiche del piano di trasporto pubblico locale: “L’importanza del rispetto del contratto e l’integrazione gomma–ferro. La nuova riorganizzazione del Memorario e le politiche portate avanti dalla Provincia per una mobilità sostenibile: car sharing e mobilità ciclabile, il riordino del trasporto pubblico locale, in corso, non solo a Firenze ma in tutta la Provincia”.

Anche la Presidente della IV Commissione Gloria Testi ha ribadito che: “La mobilità dei cittadini si deve coniugare con la sostenibilità ambientale; l’integrazione ferro–gomma con parcheggi scambiatori semplici e possibilmente gratuiti; l’importanza della mobilità ciclabile; creare un’idea di mobilità metropolitana che non sia più a raggiera verso Firenze-centro ma ad anelli che si intersecano per e da Firenze-centro”.
Per Morandini (PD): “Il problema è stato affrontato, in Commissione, cercando di coniugare mobilità sostenibile e sviluppo economico del territorio.

Importante il forte richiamo a tutti gli enti interessati, di concludere o avviare a soluzione tutti gli interventi sulla viabilità già programmati”. Per Biagiotti (PD): “Le tematiche della mobilità devono essere strettamente correlate ad una sostenibilità ambientale e occorre spostare una struttura accentrata su Firenze con una struttura policentrica, con più poli di attrazione attorno a Firenze”. Bevilacqua (FI) ha sottolineato che: “Nella relazione l’Assessore alla mobilità non ha mai fatto riferimento a quelle che sono le continue proposte che il Presidente Renzi pone all’attenzione della stampa per quanto riguarda le infrastrutture, la mobilità e il trasporto pubblico locale.

Col nostro ordine del giorno abbiamo inteso riprendere un po’ quelle che sono state le affermazioni del Presidente: sulla realizzazione della Bretella Barberino–Incisa, che Forza Italia chiede dal 1994; sul potenziamento dell’aeroporto Amerigo Vespucci, che Forza Italia chiede da anni. La circonvallazione nord di Firenze, un altro punto cardine di quelli che sono sempre state le proposte di Forza Italia alla collettività”. Per Nascosti (AN): “Sulla Incisa–Barberino c’è chi è contrario e chi è favorevole e questo avviene fra chi presiede questa Provincia e chi esprime la maggioranza del Governo in questa Provincia e in Regione.

La maggioranza si dice contraria a ritenere l’Incisa–Barberino una delle opere da inserire sin da subito tra le opere da realizzare mentre il Presidente Renzi la ritiene indispensabile nell’iter strutturale per migliorare la viabilità complessiva. Questo Consiglio un obiettivo l’ha ottenuto: la mozione del Partito Democratico, che sostiene il Presidente della Provincia, non ritiene opportuno procedere a passi forzati, per la realizzazione dell’Incisa–Barberino”. Lensi (FI) ha sottolineato che: “Non si ha il coraggio di affrontare il vero futuro, cioè l’area vasta metropolitana.

Uno non s’immagina la tragedia di un cittadino di Pontassieve che deve recarsi a Sesto Fiorentino. Qui si innesta la soluzione proposta dal Presidente Renzi, quella di sole due linee Ataf che possono entrare in centro: la 17 e la 14 con le altre, radiali rispetto al centro. In quale modello amministrativo si va a porre questa proposta: un modello in cui la tranvia è scollegata dai centri urbani, una tranvia che a parte il passaggio dal Duomo risulta difficoltosa anche per quegli abitanti che devono venire a lavorare a Firenze e non devono andare in centro.

Insomma le contraddizioni sono palesi e quello che manca è un’idea di area vasta, con treni regionali, modello Parigi, che collegano le città del circondario fiorentino, da Prato ma anche da Empoli con Siena, Pistoia verso il centro di Firenze”. Per Tondi (UDC): “A fronte delle dichiarazioni del Presidente Renzi che propone tutta una serie di iniziative che sono tra l’altro contenute nel programma presentato dalla coalizione di Centrodestra nel 2004, ha fato fronte un documento dei colleghi del Partito Democratico che mi pare si sia posto un problema: come contraddire Renzi nella sostanza senza contraddirlo nel merito.

C’è bisogno, invece, di dare un colpo d’ala sul tema delle infrastrutture e sul tema della mobilità a Firenze”. Per Gori (PD): “Il Consiglio doveva affrontare i temi della mobilità ed invece molti si sono soffermati sulle grandi opere e quindi risulta inspiegabile il fatto che si suppone che il Partito Democratico abbia problemi per quanto riguarda le scelte infrastrutturali, di lungo periodo. Se nessuno se n’è accorto, da 5-6 anni, è in corso il più grande intervento sotto il profilo economico finanziario, e sotto il profilo delle realizzazioni che non solo in Italia, ma addirittura a livello europeo si possa registrare.

In cantiere c’è la variante di valico, la realizzazione della terza corsia e della terza carreggiata, sono due questioni che a volte si confondono, ma noi avremo una terza corsia fino a Barberino, una terza corsia fino a Firenze sud, e una terza carreggiata intorno a Firenze, il che significa una nuova autostrada sostanziale, con tre corsie più una di emergenza. Sono previsti vari parcheggi scambiatori, e dal punto di vista poi della sinergia col ferro, avremo con il sottoattraversamento della ferrovia, alta capacità, alta velocità e la possibilità di liberalizzare tutta la rete ferroviaria di superficie esistente e impostare una effettiva metropolitana di superficie aperta fino a Prato e Pistoia.

Avremo un sistema delle tranvie e di alcuni segmenti di ferrovia con nuove stazioni, come quella di Campi, che garantirà un surplus aggiuntivo per la mobilità”. Infine Ermini (PD) che ritiene le dichiarazioni degli esponenti del centrodestra: “Strumentali perché si ritiene, sbagliando, di mettere in difficoltà il Partito Democratico che è un partito che nasce da due Partiti e da una base di società civile, che nasce da un anno e quindi è evidente che, su qualche scelta, le posizioni precedenti potevano essere diverse ma questo non vuole dire che alcune opere dovranno essere valutate”.

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