Tramvia: aperto il nuovo infopoint a Novoli

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 luglio 2008 22:00
Tramvia: aperto il nuovo infopoint a Novoli

Firenze, 01 Luglio 2008- Da ieri è aperto il nuovo Infopoint Tramvia a Novoli. Ospitato nei locali dell'Ufficio vendite Progenia Residenza all'interno del parco San Donato (via Sandro Pertini 32), lo sportello sarà in funzione fino al 18 luglio nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle 15 alle 19 e raccoglierà le osservazioni dell'area omogenea della linea 2, ovvero il tratto di via di Novoli compreso fra via Baracchini e via Allori. "I cittadini possono ricevere e consultare vario materiale, dai progetti alle mappe, e presentare suggerimenti e proposte su una scheda da consegnare al personale dello sportello - ha spiegato l'assessore alla partecipazione democratica Cristina Bevilacqua -.

Inoltre, con il supporto di tecnici e facilitatori, si svolgeranno le attività di Laboratorio organizzate in due incontri in orari concordati con i cittadini e i referenti delle attività economiche che si inscriveranno. A questi si aggiungerà un appuntamento finale in cui saranno definite le indicazioni condivise dai partecipanti che poi saranno sottoposte all'esame dei tecnici. Le osservazioni già arrivate, insieme a quelle che saranno raccolte presso lo sportello, saranno utili ai tecnici per completare la stesura del progetto esecutivo di quel tratto della linea 2.

Si tratta - ha precisato l'assessore - dell'ultima occasione per approfondire il progetto e presentare suggerimenti migliorativi". L'assessore Bevilacqua ha poi ricordato l'attività del primo infopoint già aperto presso la stazione dello Statuto: "Dal 5 maggio ad oggi sono stati oltre 500 i cittadini che hanno chiesto informazioni, visionati i progetti e presentato osservazioni e proposte. E in parte hanno partecipato all'attività del Laboratorio. Per questo abbiamo deciso di prorogare l'apertura dell'infopoint fino al 31 luglio".

Il vicesindaco Giuseppe Matulli si è invece soffermato sulle novità contenute dalla proposta migliorativa rispetto al progetto approvato relativa al tratto di tramvia di via di Novoli compreso tra via Baracchini e via Allori. "Come per via dello Statuto, dove siamo riusciti a mantenere la posizione a centro strada delle alberature, recuperare posti auto ed eliminare i cordoli, anche in questo caso la nuova proposta presenta delle migliorie evidenti superando la criticità rappresentata dalla strettoia causata dall'impossibilità di demolire un edificio vincolato".

Si tratta di un immobile di proprietà privata al numero civico 95 apparentemente senza particolari pregi, in realtà sottoposto a vincolo monumentale. Per mantenere una larghezza della carreggiata tale da far coesistere i binari del tram, una corsia per il traffico privato e il marciapiede, il progetto prevedeva l'esproprio di una fascia di pertinenza dei condomini situati sul lato nord con l'abbattimento di un muro. La nuova proposta consente invece di superare questa criticità limitando la demolizione a una porzione molto limitata.

La sede tranviaria si mantiene infatti sul lato nord di via di Novoli fino a poco prima dell'edificio vincolato, in modo da ridurre l'area condominiale da espropriare. Tutta l'area intorno a questo immobile diventa una vera e propria area pedonale, con la creazione di un giardino piantumato con nuovi alberi. Per evitare eccessivi restringimenti della carreggiata e dei marciapiedi di questo tratto di via di Novoli e limitare la velocità delle auto, la corsia per il traffico ordinario dopo l'incrocio con via Valdinievole si sposta sul lato sud della strada per poi tornare sul lato nord superata via Vecchi.

In corrispondenza della strettoia, proprio per moderare la velocità dei veicoli, la parte di strada a fianco della sede tranviaria sarà pavimentata e leggermente rialzata. Pedoni e auto disporranno comunque di spazi di transito dedicati. Anche la sede tranviaria sarà leggermente rialzata rispetto alla carreggiata e separata da un cordolo sul lato dell'Istituto Geografico Militare. I punti di attraversamento pedonale e di intersezione della carreggiata stradale con la tramvia saranno semaforizzati.

Per quanto riguarda la fermata, la nuova proposta prevede un suo spostamento dalla originaria collocazione di fronte a via Vecchi a un tratto dopo questa strada, in asse con la aree a verde pubblico indicate dal Prg. L'obiettivo è creare un sistema di spazi pubblici nel cuore del quartiere servita dalla tramvia. Infine la zona a parcheggio in corrispondenza di via Vecchio sarà completamente riorganizzata per consentire l'inserimento di alberature e spazi pedonali. "Si tratta di modifiche elaborate per rispondere positivamente alle criticità emerse, anche dal confronto con i cittadini che abitano e lavorano nella zona - ha spiegato il vicesindaco Matulli -.

Quindi il progetto è cambiato, ma non per errori o approssimazione ma perché abbiamo cercato di migliorarlo adeguandolo anche alle esigenze della città". "Il passaggio della tramvia comporta una significativa riqualificazione urbanistica della zona rispetto alla situazione attuale - ha aggiunto la presidente del Quartiere 5 Stefania Collesei -. Già il progetto originario approvato conteneva elementi migliorativi che vengono accentuati nella nuova proposta. Saranno infatti piantati alberi, allargati marciapiedi, rifatta la pavimentazione e grazie allo spostamento della fermata anche la zona di fronte ai supermercati, ad oggi senza una destinazione, avrà una sua precisa identità".

Il prossimo sportello sarà in funzione nel mese di settembre presso il Dopolavoro Ferroviario di via Alamanni e riguarderà l'area di viale Belfiore.
«L'amministrazione comunale non è in grado di controllare il project financing delle linee 2 e 3 della tramvia. L'esperienza disastrosa del Project per i parcheggi di struttura, come il parcheggio della Fortezza da Basso, sembra che non sia servita a niente». Così Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo, commenta la comunicazione, questo pomeriggio in consiglio comunale, dell'assessore Tea Albini che «ha anche annuncia una prossima risposta all'interrogazione di Unaltracittà/Unaltromondo».

«Se il project Fortezza è costato alla collettività oltre 10 milioni di euro più del dovuto - ha aggiunto l'esponente dell'opposizione - si parla ora di oltre 40 milioni in più per le linee 2 e 3 della tramvia. Sono cifre enormi per un bilancio comunale come quello fiorentino. All'origine, come spesso nel Project, sta la vaghezza del livello progettuale su cui è stato fatto il bando meno preciso è il progetto, più varianti e conseguenti aumenti ci saranno: è un classico. Compito dell'Amministrazione comunale è tutelare il denaro pubblico nei confronti dei partners esterni predisponendo un progetto accurato fin dall'inizio e seguendone con competenze specifiche la gestione».

«E invece questo non è avvenuto e non esistono neppure servizi e uffici - ha spiegato Ornella De Zordo - che siano stati incaricati dall'amministrazione comunale di verificare le complesse scelte previste dallo strumento del project financing. E' clamoroso che l'amministrazione comunale continui a perseverare nell'uso dello strumento del project senza incaricare un gruppo intersettoriale di personale dedicato all'esame approfondito del project, per le verifiche dei progetti iniziali, dei risultati in corso d'opera, dei lavori ultimati da collaudare e dei risvolti gestionali della tramvia.

Un danno che pagheranno ancora una volta i cittadini».
«I socialisti confermano la scelta strategica della tramvia, ma i costi aggiuntivi di 104 milioni di euro solo per la realizzazione delle linee 2 e 3, rispetto al preventivo di 295 milioni, dimostrano che il progetto iniziale, approvato nella scorsa legislatura, è stato elaborato in modo approssimativo». E' quanto hanno dichiarato il capogruppo del partito socialista Alessandro Falciani e il consigliere Marco Ricca. «I maggiori costi - hanno proseguito Falciani e Ricca- dovuti alle necessarie variazioni dei tracciati e alle realizzazioni di opere infrastrutturali, come sovrappassi e sottopassi, dovevano essere previsti nel progetto originario e non essere suggeriti in corso d'opera di volta in volta da uffici comunali, sovrintendenza, Ataf, o comitati dei cittadini.

Inoltre le modifiche non hanno ancora risolto nodi cruciali come quello di piazza della Libertà, dove la tramvia transiterà sullo stesso livello stradale del traffico privato». «Se la tramvia deve essere non solo realizzata ma realizzata bene - hanno concluso - il risultato è ora che, anche a causa del governo attuale che dimezza il suo contributo all'opera, la giunta è costretta ad operare una variazione di bilancio dovendo individuare risorse aggiuntive pari a 104 milioni di Euro. La nostra preoccupazione si concentra su quali economie o tagli il governo cittadino sceglierà di effettuare per coprire l'importo richiesto».

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