Vacanze: dove trascorrerle ed in quale struttura alloggiare, secondo Legambiente

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 giugno 2008 14:36
Vacanze: dove trascorrerle ed in quale struttura alloggiare, secondo Legambiente

Firenze, 30 giugno 2008- Il turismo di massa ha un forte impatto ambientale e se non governato rischia di produrre degrado, distruggere identità locali, paesaggi ed ecosistemi unici. Per questo Legambiente si è posta l'obiettivo di dare ai turisti alcune indicazioni su quali sono le strutture più amiche dell'ambiente, che rendono più sostenibile la loro attività.
L'attenzione dei viaggiatori e degli operatori locali verso questi temi va crescendo: sono sempre di più infatti i soggetti che riconoscono nella qualità dell'ambiente una condizione necessaria e un'opportunità per svolgere le loro attività ed essere più competitivi sul mercato.


È un fatto che molti tour operators, soprattutto stranieri, si informino sistematicamente sulla qualità ambientale e sulle pratiche di sostenibilità esercitate dalle strutture, prima di inserirle nei cataloghi di offerta. Cresce così anche la rete di Legambiente Turismo.
"Da quest'anno Legambiente Turismo si struttura anche in Toscana - ha dichiarato Piero Baronti,
presidente di Legambiente Toscana - uno snodo organizzativo per offrire un'interlocuzione più vicina alle 52 strutture toscane che hanno aderito all'Ecolabel di Legambiente Turismo, un'opportunità di informazione per gli utenti e una interlocuzione più stretta con gli enti locali e le aziende di servizio, per far sì che le iniziative che svolgono gli hotel non vengano vanificate dalla inadeguatezza dei servizi esterni.

Legambiente raccoglie con questa iniziativa le esigenze di un turismo che considera l'ambiente una risorsa importante da tutelare e valorizzare insieme con il grande patrimonio artistico/monumentale del nostro paese e promuove una gestione aziendale più sostenibile e competitiva, più attenta nell'uso delle risorse naturali, più riconoscibile sul mercato e per la qualità dell'accoglienza".
Attualmente le strutture ricettive aderenti all'Ecolabel Legambiente Turismo, in Toscana, contano 4.717 posti letto, in 27 Hotel, 4 campeggi e 20 agriturismi e 1 Casa Vacanze.

Una ulteriore novità che riguarda proprio la Toscana è che anche hotel di categoria superiore hanno aderito all'etichetta ecologica più diffusa in Italia. Infatti si è avuta l'adesione di un 5 stelle: l'hotel extralusso Residenza del Moro di Firenze che ospita una clientela medio alta. Proprio questa adesione, insieme alla presentazione della rete toscana di Legambiente Turismo, è stata oggetto di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato Piero Baronti, presidente di Legambiente Toscana, Luigi Rambelli, presidente di Legambiente Turismo, Paolo Bongini, responsabile turismo Legambiente Toscana e Barbara Pardini, direttrice Hotel Residenza del Moro di Firenze.

Sono intervenuti all'incontro anche alcuni responsabili del settore, come i gestori della casa vacanze Casa Cares di Reggello, la responsabile dei Rifugi Valdiccioli e i Diacci in Mugello ed il tour operator Never Too Much.
"C'è la convinzione – ha spiegato Melania Masi, responsabile turismo di Legambiente Toscana – che il turismo sostenibile possa riguardare soltanto una nicchia di mercato, quando invece ormai il tema della sostenibilità ambientale è importante per tutto il settore.

Lo dimostra il fatto che la maggioranza degli hotel aderenti è composta da strutture a 3 e 4 stelle e il crescente interesse degli hotel di pregio come il caso della Residenza del Moro di Firenze, un hotel a 5 stelle con una gestione extra lusso che indica una grande attenzione alla salute e al benessere del fruitore, alla qualità ambientale e culturale del luogo, alla partecipazione attiva alla gestione del territorio stesso che richiede un impegno altrettanto del governo del territorio e delle aziende di servizio per poter avere il successo che merita”.
Il Decalogo di Legambiente Turismo prevede infatti che le strutture si impegnino a ridurre i rifiuti prodotti e a smaltirli in modo eco-compatibile (in primis con la raccolta differenziata), a ridurre i consumi idrici e quelli energetici, ad adoperarsi contro l’inquinamento acustico, a promuovere un’alimentazione più sana, valorizzando anche la tradizione gastronomica locale, ed i beni culturali e ambientali dell’area, coinvolgendo i turisti nella realizzazione di queste pratiche ecocompatibili.


Tra i requisiti anche l'incentivazione del trasporto collettivo e la diffusione di mezzi di trasporto a basso impatto.
“Il nostro progetto – ha detto Luigi Rambelli, presidente nazionale di Legambiente Turismo – segue le indicazioni dell'Organizzazione Mondiale del Turismo e applica i Common Basic Standard dell'iniziativa “VISIT”; è a nostro parere un ottimo esempio di applicazione della sussidiarietà tra pubblico e privato. Prevede impegni obbligatori in tema di tutela dell'identità locale tramite le misure sul cibo e sulle produzioni tipiche locali, la valorizzazione dei beni culturali e ambientali; rifiuta la standardizzazione e promuove la partecipazione degli albergatori a definire le misure da adottare per raggiungere gli obiettivi fissati dal decalogo; chiede l'aiuto delle amministrazioni locali per garantire la qualità della località e dei servizi.

Sopratutto, però - ha aggiunto Rambelli - prevede controlli periodici per la realizzazione degli impegni con visite in loco senza le quali non vi sono garanzie reali e si corre il rischio di fare solo propaganda. Oggi l'etichetta ecologica di Legambiente Turismo è la prima etichetta nazionale in Italia con oltre 300 aziende e circa 60.000 posti letto (é la seconda in Europa, dopo la Gran Bretagna); ha in corso convenzioni che aiutano a migliorare ulteriormente il livello di servizio come quella con Trenitalia che prevede il 7x5 a chi va in vacanza in treno, e quelli con le Banche di Credito Cooperativo per gli interventi strutturali in tema energetico, finalizzati al risparmio e alla produzione da fonti rinnovabili”.

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