Droga: in aumento del 50% i reati in Toscana.
Pedopornografia: nel 2008 una priorità delle forze dell'ordine

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 febbraio 2008 18:39
Droga: in aumento del 50% i reati in Toscana.<BR>Pedopornografia: nel 2008 una priorità delle forze dell'ordine

Firenze, 19 febbraio 2008- Sono stati presentati oggi a palazzo Medici Riccardi dal prefetto Andrea De Martino, dal questore di Firenze Francesco Tagliente e dai comandanti regionali di Carabinieri e Guardia di Finanza, Ugo Zottin e Giorgio Toschi, i dati salienti dell'attività svolta dalle forze dell'ordine in Toscana nel periodo aprile-dicembre 2007. E' stata l'occasione per fare il punto sui risultati conseguiti in un periodo di tempo durante il quale le forze dell'ordine hanno operato in stretto rapporto sinergico in tutto l'ambito regionale, lavorando in particolare sulle tre tipologie di reato che incidono maggiormente sulla percezione di sicurezza: produzione e traffico di stupefacenti, sfruttamento della prostituzione e contraffazione e vendita di prodotti industriali.
Questi tre obiettivi erano stati individuati come prioritari in una riunione dei prefetti della Toscana, svoltasi a Lucca il 28 febbraio 2007, nel corso della quale era stato deciso di intervenire su tutto il territorio regionale con un maggior impegno sinergico delle forze di polizia proprio per soddisfare l'esigenza di sicurezza avvertita dai cittadini.

Una volta delineate le linee generali di intervento, in ogni provincia toscana, coordinate dai rispettivi comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, hanno preso avvio da aprile le operazioni.
L'intensificazione dell'attività ha conseguito risultati positivi. L'analisi dei risultati evidenzia un aumento dei reati commessi, ma anche dei delitti scoperti dimostrando che il forte impegno per individuare i responsabili e mettere a nudo le strategie criminali consente una maggior emersione dei tre fenomeni considerati, nei quali la propensione alla denuncia è molto minore rispetto a reati quali furti e rapine.
Per quanto riguarda la prostituzione, è stato scoperto l'81,08% dei delitti commessi ed è stato registrato il 17,60% in più delle persone denunciate, arrestate o fermate.

Sul fronte del traffico di droga, si è verificato un aumento del 50,41% dei reati, mentre arresti e denunce sono cresciuti del 52,63%.
Il contrasto alla contraffazione ha permesso di sequestrare, nel periodo esaminato, 2.238.520 pezzi, il 34,58% in più rispetto agli stessi mesi del 2006. Fra i prodotti più contraffatti portafogli, borse e cinture. Ma i controlli sono stati accurati non solo per quanto riguarda il marchio industriale, ma anche sotto il profilo della sicurezza per i consumatori (8.411.375 gli articoli sequestrati, soprattutto materiale elettrico, piccoli utensili, giocattoli).
Per quanto riguarda la programmazione degli interventi nel 2008, De Martino ha confermato che la lotta alla droga, alla prostituzione e alla contraffazione resta il cardine dell'attività e che verranno meglio definiti alcuni obiettivi: nel contrasto dei prodotti contraffatti si punterà a individuare sempre di più quei beni le cui alterazioni sono nocive per la salute delle persone, mentre sul fronte della prostituzione un occhio particolare sarà rivolto al mondo dell'infanzia e alla tutela delle fasce più a rischio sotto il profilo della pedopornografia.

Nel 2008 una specifica attenzione sarà rivolta anche a furti e rapine, fenomeni che hanno fatto registrare un aumento complessivo nella regione, anche se la situazione varia da provincia a provincia. "I dati presentati oggi sono il frutto di un grande sforzo corale delle forze dell'ordine, ma nessun trionfalismo", ha commentato il prefetto al termine dell'incontro. "La partita da giocare è ancora lunga perché la domanda è forte. Ci darà una mano anche la capacità dei cittadini di prendere le distanze da questi fenomeni." "Un grazie particolare alle donne e agli uomini delle forze dell'ordine e delle polizie municipali - ha concluso De Martino - per la generosità del loro impegno, profuso ben oltre il dovere istituzionale, che è andato a vantaggio di tutta la comunità toscana".

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