PRC: no al referendum sulla tramvia.
Il Corecom inibisce lo spot del Comune di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 dicembre 2007 23:38
PRC: no al referendum sulla tramvia.<BR>Il Corecom inibisce lo spot del Comune di Firenze

Firenze, 21 Dicembre 2007- Un no al referendum per dire sì alla tramvia a Firenze pur nella consapevolezza che non si può assolvere l'amministrazione dagli errori compiuti. Questo il messaggio lanciato oggi da Rifondazione comunista in vista dell' appuntamento referendario del prossimo febbraio sui tracciati delle linee due e tre della tramvia fiorentina. Il capogruppo di Prc al Comune di Firenze Anna Nocentini, insieme, tra gli altri, al consigliere comunale Leonardo Pieri e Marco Ronchi della segreteria provinciale del partito hanno ricordato come "il referendum è un passaggio non nostro da cui però non ci possiamo sottrarre.

A gennaio organizzeremo volantinaggi e altre iniziative per invitare a dire no al referendum di Razzanelli ma nell'occasione - hanno specificato - non mancheremo di manifestare le nostre critiche e preoccupazioni per la gestione della città".
Sospesi gli spot e le trasmissioni radiotelevisive sulla tramvia messi a punto dal Comune di Firenze. Il Corecom ha dato ragione al capogruppo Udc al Comune di Firenze Mario Razzanelli, che giorni fa aveva presentato un'istanza al difensore civico del Comune e un esposto alla guardia di finanza.

Il Comitato regionale per le comunicazioni della Toscana (Corecom) informa: “Il Corecom della Toscana ha ricevuto in data 20.12.2007 dalla Guardia di Finanza atti e relativo materiale audiovisivo inerenti l’esposto, presentato dal dottor Mario Razzanelli, rappresentante del Gruppo consiliare UDC del Comune di Firenze. Nell’esposto si fa riferimento ad alcune azioni di comunicazione dell’amministrazione comunale a favore della realizzazione della tramvia, oggetto della consultazione, tra cui anche spot audiovisivi destinati alla programmazione nelle sale cinematografiche e trasmissioni radiotelevisive da mandare in onda su alcune emittenti locali.

Il Corecom ricorda che il comma 1 dell’articolo 9 della legge 28/2000 recita: “Dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l'efficace assolvimento delle proprie funzioni” e invita pertanto l’amministrazione comunale di Firenze ad attenersi a quanto previsto dalla legge a partire dalla data di convocazione dei comizi elettorali fino al termine della campagna referendaria.

«Dopo la convocazione dei comizi referendari – aveva scritto Razzanelli, - l'amministrazione ha intrapreso una massiccia campagna di informazione a favore della realizzazione dell'intervento oggetto di consultazione. In particolare, è stata affidata all'Istituto Doxa un'indagine campionaria telefonica tra gli elettori fiorentini nella quale sono previste domande specifiche relative all'intenzione di voto sul referendum convocato per il 17 febbraio. Inoltre, sono stati commissionati spot che verranno trasmessi nella sale cinematografiche e alcune trasmissioni radiotelevisive aventi per oggetto l'utilità degli interventi oggetto di referendum».

E il Corecom ha ricordato all’amministrazione che . «La "Befanata" al sindaco non si ripeterà per colpa della giunta Domenici».

E' quanto denuncia il consigliere di Forza Italia Jacopo Bianchi. «Ogni 6 gennaio, dal 2001 - ha ricordato l'esponente del centrodestra - invitiamo i fiorentini in piazza della Repubblica per parlare di mobilità: negli anni precedenti abbiamo affrontato varie questioni, dalle multe ai parcheggi a pagamento, raccogliendo anche centinaia di firme e producendo atti da presentare al consiglio. Quest'anno, naturalmente, avremmo parlato della tramvia con il contributo di alcuni esperti ed avremmo esposto i motivi della nostra opposizione.

Ma oggi, casualmente, ci viene negata l'autorizzazione attraverso un atto della giunta comunale». «Nell'estratto del verbale della seduta, nel quale si motiva la scelta di non concederci piazza della Repubblica - ha spiegato Bianchi - si legge: "considerato come l'allestimento dedicato all'esposizione della tramvia occupi gran parte della piazza e pertanto limiti gli spazi a disposizione per le associazioni" e "ritenuto nel periodo dicembre - febbraio limitarne pertanto l'uso alle associazioni e partiti che intendono promuovere propaganda politica, al fine di consentire alle altre associazioni di volontariato".

E' l'ennesima dimostrazione di come la sinistra voglia "imbavagliare" chi è contro la tramvia». «La nostra presenza in piazza della Repubblica - ha concluso il consigliere di Forza italia - avrebbe creato non pochi problemi alla maggioranza che sostiene il sindaco Domenici e il vicesindaco Matulli in quanto la stessa sinistra ha prorogato fino all'8 febbraio l'esposizione in piazza di una porzione di tramvia. E' ovvio, di conseguenza, che avendo la tramvia di fronte avremmo potuto esaminarla molto bene con i fiorentini presenti e questo ai nostri amministratori fa paura».

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