Acqua, rifiuti, gas e trasporto: l’emergenza si avvicina

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 dicembre 2007 14:41
Acqua, rifiuti, gas e trasporto: l’emergenza si avvicina

Firenze, 18 dicembre ’07- “La Toscana rischia nei prossimi anni alcune emergenze ambientali: soprattutto nel settore dei rifiuti e nel servizio idrico integrato, ma anche nel settore energetico e in quello del trasporto pubblico locale” questo il monito di Alfredo De Girolamo, presidente di Cispel Confservizi Toscana (l’associazione regionale delle oltre 240 aziende di servizio pubblico) durante la XXXVIII assemblea dell’associazione, all’interno della quale si è tenuto anche un convegno dal titolo Le sfide ambientali della Toscana.

“Nel settore idrico da tempo sosteniamo che gli investimenti, previsti dai Piani di Ambito negli anni scorsi, non bastano, occorre una visione regionale delle infrastrutture di approvvigionamento, un vero e proprio “master plan della risorsa idrica”, per individuare le grandi infrastrutture di rilevanza regionale da realizzare per scongiurare la siccità, che, a causa dei cambiamenti climatici, è diventato un problema urgente anche per la nostra regione e quindi dobbiamo assolutamente gestirlo e le aziende non possono farlo da sole.” ha continuato De Girolamo.

Nel settore dei rifiuti si apre una fase importante e drammatica: entro il 2010 le discariche regionali saranno esaurite, dobbiamo realizzare rapidamente gli impianti di recupero energetico previsti dai Piani provinciali, mentre raggiungiamo obiettivi di raccolta differenziata ancora più impegnativi. Anche in questo caso occorre sostenere gli investimenti e coordinare a scala regionale le politiche di recupero energetico e di materiale. Abbiamo fatto una proposta: destinare interamente i proventi del Tributo speciale per il conferimento in discarica, circa 24 milioni di Euro l’anno a questi due obiettivi per evitare che una tassa ambientale sia dispersa verso altri obiettivi.

Il nuovo assessore ha fatto in pochi mesi due cose: la nuova legge e l’istituzione di una task force regionale. Questo è un fatto positivo ma occorre adesso fare le cose: procedere agli affidamenti nei nuovi ambiti, realizzare gli impianti anche con il sostegno di nuovi finanziamenti regionali, sostenere le raccolte differenziate e soprattutto il mercato del recupero. Siamo esposti anche al rischio energia: il prezzo del petrolio è alle stelle, siamo in ritardo nelle nuove infrastrutture di trasporto del gas, siamo in ritardo nelle scelte e negli investimenti nell’efficienza energetica e nelle fonti rinnovabili.

Tutto questo ci fa correre il rischio di approvvigionamento nel gas ma soprattutto l’aumento eccessivo dei costi per i cittadini. L’ultima ma non meno grave emergenza che corriamo è quella dell’inquinamento: città e aree metropolitane sono ormai in una strutturale situazione di sfondamento dei parametri di qualità dell’aria e abbiamo un tasso di utilizzo dell’automobile privata insostenibile. Intanto le politiche per il trasporto pubblico sono ancora residuali nell’agenda delle decisioni pubbliche mentre invece è estremamente necessaria una riflessione sui fondi strutturali e sulle politiche strategiche per rilanciare il settore.”

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