Blocco dei Tir: distributori a secco, scatta la precettazione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 dicembre 2007 14:59
Blocco dei Tir: distributori a secco, scatta la precettazione

Firenze, 12 dicembre 2007- Italia in tilt per la carenza di benzina e di generi alimentari di prima necessità. Tre pagine firmate dal ministro dei Trasporti Bianchi, per delega per presidente del Consiglio, impongono agli autotrasportatori di sciogliere la protesta. Gli autotrasportatori che, nonostante la precettazione, continueranno il fermo dei Tir potranno incorrere in sanzioni che arrivano fino a 500 euro al giorno. Intanto a Napoli tre autotrasportatori sono stati arrestati per violenza privata, danneggiamenti, lesioni personali dolose e resistenza a pubblico ufficiale per un episodio connesso al blocco del traffico cittadino effettuato su via Marina.
Nonostante la precettazione scattata alla mezzanotte, i camionisti vanno avanti con la protesta per il 3° giorno consecutivo: qualche organizzazione conferma la prosecuzione del fermo degli autotrasportatori anche dopo l’aut aut del Governo.

I disagi sono diffusi su tutta la rete stradale. Quattro ambulanze della Misericordia di Firenze sono ferme per la mancanza di benzina. Interviene il sen. Achille Totaro, membro della Commissione Sanità in Senato: “E’ una situazione incresciosa - afferma il senatore- che rischia di degenerare. Si mette a repentaglio addirittura il trasferimento dei bambini alla nuova struttura del Meyer, previsto per venerdi' prossimo. Sebbene lo sciopero sia un diritto del lavoratori, i servizi di trasporto e assistenza sanitaria urgente devono essere sempre e comunque garantiti.

E i diritti degli autotrasportatori non devono danneggiare quelli dei malati”. “In una situazione di estrema urgenza - continua Totaro - cosa intendono fare Prodi ed il Ministro Bianchi? Intendono intervenire quanto prima imponendo l’applicazione della precettazione per garantire la continuità dei servizi pubblici e di quelli essenziali per la comunità oppure con molta serenità attendono che la situazione precipiti?”. “Tutto con molta calma naturalmente - conclude il senatore- e intanto le conseguenze le pagheranno i cittadini, quelli più deboli e bisognosi di tutela, quelli che proprio il centrosinistra al governo si vanta di voler difendere”.
Lo sciopero sta procurando gravi difficoltà al sistema produttivo.

In Toscana Quadrifoglio e Safi informano che cominciano a prodursi i primi effetti sui propri servizi. Su alcune tipologie di servizio (raccolte porta a porta; vuotatura bidoncini per vetro e lattine; etc. ) Quadrifoglio sta svolgendo da stamani con propri mezzi e personale quote di attività normalmente demandate a terzi. Analogamente alcune attività di stoccaggio (cdr - combustibile derivato dai rifiuti - compost, acque di percolazione, etc.) presso gli impianti permettono di non dover ricorrere ad immediati trasferimenti.

In base alle scorte di carburanti disponibili presso la sede centrale, la tenuta complessiva dei servizi - a cominciare dalla vuotatura dei cassonetti - è garantita fino alla fine della settimana, dopo di che il perdurare del blocco o la probabile “coda” dei rifornimenti da effettuare potrà determinare altri rallentamenti nei primi giorni della prossima settimana. Alcuni appaltatori che effettuano servizi di raccolta sul territorio , non avendo la possibilità di rifornirsi con proprio combustibile, stanno progressivamenete interrompendo il servizio di raccolta rifiuti ( differenziati e non differenziati).

Gli stoccaggi presso gli impianti e le stazione ecologiche (Le Sibille; Charta 77 a Scandicci;Ponte Nuovo a Tavarnelle) stanno esaurendo velocemente le capacità autorizzate.
A Prato incontro stamani in prefettura per affrontare il problema del conferimento dei rifiuti nella discarica di Peccioli in seguito al blocco dell’autotrasporto che rischia di paralizzare anche l’attività di ASM. La prefettura ha convocato i vertici dell’azienda, le organizzazioni sindacali e una rappresentanza della questura e della polizia stradale per fare il punto della situazione e risolvere il problema del trasporto dei rifiuti in discarica.

Una soluzione, al momento, è stata individuata e già attuata: undici mezzi di ASM, tutti ben identificabili tramite cartelli che indicano la tipologia trasportata, sono in viaggio verso gli impianti di Peccioli. I rappresentanti dei sindacati dei trasportatori hanno ribadito che il trasporto dei rifiuti non dovrà trovare ostacoli e si sono impegnati a non far bloccare il passaggio dei mezzi di ASM, riconoscendo che si tratta di un servizio pubblico importante. Come annunciato ieri, l’attività di vuotatura dei cassonetti dell’indifferenziato è stata ridotta del 50% oggi e, quasi certamente, questo avverrà anche domani; tutto dipende, comunque, da quanti mezzi di ASM riusciranno a raggiungere la discarica di Peccioli e dal tempo che impiegheranno a farlo.

Ridotto anche il servizio di ritiro degli ingombranti che tornerà a regime appena possibile, in base all’evolversi della situazione.
I soli automobilisti che in questi giorni non hanno la preoccupazione di rimanere senza carburante per le agitazioni degli autotrasportatori sono quelli che utilizzano auto alimentate a metano. Mentre benzina, gasolio e gpl vengono infatti trasportati su strada, il metano arriva ai distributori via tubo, cioè attraverso la rete dei gasdotti. “Il metano – afferma Paolo Vettori, presidente di Federmetano (Federazione Nazionale Distributori e Trasportatori di metano) – oltre ad essere il carburante meno inquinante e più economico tra quelli attualmente disponibili, presenta dunque un’altra valenza positiva.

Quella di essere sempre reperibile indipendentemente dalle condizioni della circolazione stradale”. Si tratta di una caratteristica particolarmente apprezzata in questi giorni che è però soltanto un aspetto della importanza strategica del metano nell’autotrazione. Il metano infatti non soltanto ha una propria rete di rifornimento dei distributori, ma non essendo un prodotto petrolifero ha una rilevante importanza sul piano geopolitico in quanto consente una diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico e una minore dipendenza dal petrolio da cui derivano gli altri carburanti per autotrazione.

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