Archeologia: “Esercito di terracotta” e “cotto” dell’Impruneta si gemellano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 ottobre 2007 14:44
Archeologia: “Esercito di terracotta” e “cotto” dell’Impruneta si gemellano

Firenze – Gemellaggio in vista tra il Chianti fiorentino e il distretto cinese di X’Ian. A fare da trait d’union, l’arte della terracotta dell’Impruneta e il famosissimo “Esercito di terracotta” riportato alla luce, alcuni anni fa, proprio nella regione dello X’Ian. Il primo passo verso il gemellaggio, dopo la lettera di proposta inviata alle autorità cinesi dai sindaci dei Comuni del Chianti fiorentino (Impruneta, Bagno a Ripoli, Greve in Chianti, San Casciano Val di Pesa, Tavarnelle Val di Pesa e Barberino Val d’Elsa), sarà formalizzato dalla presenza di due docenti dell’Università cinese di Shaanxi, uno dei quali studioso proprio dell’”Esercito di terracotta”, al convegno internazionale sui parchi archeologici che si terrà domani e dopodomani (giovedì 25 e venerdì 26 ottobre) all’Hotel Villa CeSi di Impruneta.

A sottolineare questo momento di scambio di relazioni politiche e culturali, anche l’allestimento della sala in cui si svolgerà il convegno, nella quale saranno messe a confronto alcune copie dei guerrieri dell’”Esercito di terracotta” con due busti femminili in terracotta realizzati dall’artista fiorentino Giuliano Ghelli. Più in generale, il convegno Antichi sotto il cielo del mondo. La gestione dei parchi archelogici. Problemi e tendenze, promosso dalla commissione cultura del Consiglio regionale, vuole porre l’attenzione sui problemi connessi alla gestione dei parchi archeologici e alla loro valorizzazione.

“Si tratta di appuntamento durante il quale vogliamo confrontarci con le esperienze europee ed extraeuropee - ha spiegato la presidente della commissione Cultura, Ambra Giorgi - e che vogliamo utilizzare per chiedere al ministero dei Beni culturali che siano definiti gli standard di gestione dei parchi archeologici, sulla falsariga di quanto è già avvenuto per i musei”.
Molti i relatori, tra i quali Raffaella Poggiali Keller, direttrice del Parco nazionale delle incisioni rupestri della Valcamonica, Pietro Meli, direttore dell’Ente parco della Valle dei templi di Agrigento, Paolo Matthiae, professore di archeologia e storia del vicino Oriente antico dell’Università La Sapienza di Roma, Lv Chao, dell’Università di Shaanxi, che si occupa del famoso “Esercito di terracotta” e Xu Yuming, dell’Università di Shaanxi, che si occupa delle Grotte di Da Zu.

Saranno presenti anche i sottosegretari del ministero dei Beni culturali, Andrea Marcucci e Giuseppe Proietti.
“La discussione – afferma Ambra Giorgi – servirà a fare il punto della situazione sui parchi archeologici in assenza di una normativa di riferimento”. Ma grazie alla presenza di Luca Sbrilli, presidente dei Parchi Val di Cornia, “sarà anche l’occasione per valorizzare un percorso fatto in Toscana, che ha dimostrato – aggiunge Giorgi – che la cultura può dare un contributo importante per rispondere positivamente agli effetti di una crisi economica”.

Secondo la presidente della commissione Cultura, l’esperienza della Parchi Val di Cornia Spa, società mista pubblico-privata, sarà utile per rafforzare l’invito ai privati ad investire in cultura. “I privati – spiega Giorgi – devono infatti capire che investire in cultura è conveniente, perché produce ricadute positive per l’economia”.

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