La Tartaruga con la vela si svela a Palazzo Vecchio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 ottobre 2007 20:09
La Tartaruga con la vela si svela a Palazzo Vecchio

C’è una figura che è riprodotta più e più volte tra le decorazioni di Palazzo Vecchio. Non si tratta di un leone, di un drago o di un qualsiasi altro animale simbolo di forza e potere. Si tratta invece di una piccola tartaruga con una vela sul carapace accompagnata dal motto “festina lente” ovvero “affrettati lentamente”.
Il significato di questa icona, onnipresente tra le mura della reggia di Cosimo I de’ Medici, verrà svelato a tutti i curiosi nella giornata di domenica 7 ottobre attraverso un evento appositamente organizzato dal Museo dei Ragazzi in collaborazione con Fila.
Una vera e propria “festa della tartaruga con la vela” dunque, riempirà a partire dalle ore 11 il salone de’ Dugento dove verrà presentata anche la nuova favola di Paola Pacetti dedicata proprio a Cosimo I e alla sua tartaruga.
La storia scritta dalla Pacetti narra le vicende di un bambino che, a soli 17 anni, diventerà Duca di Firenze e che, proprio grazie ad una tartaruga su cui è inciampato per caso, capirà quanto sia importante saper ponderare accuratamente le decisioni da e agire con risolutezza e velocità.
Insegna la tartaruga: “La vita è sempre potente, anche nel mio corpo tozzo e nella mia lentezza.

(…) Credo che tu dovresti imparare a guardare ed ascoltare con molta attenzione, occupando per questo tutto il tempo che è necessario, necessario per capire profondamente e poi, una volta capito bene cosa vuoi ottenere, andare veloce. Sai come? Come una vela gonfiata dal vento che tanto ami… devi essere, nello stesso tempo, lento e tranquillo come una tartaruga e veloce e potente come una vela gonfiata dal vento…”
In questa favola il tema del colore e del disegno si coniuga con la sollecitazione alla riflessione creativa individuale.

Proprio per questo verrà proposto a tutti i partecipanti ai nuovi laboratori di inventare una propria impresa, con la possibilità di poter usare i materiali offerti da Giotto-Fila. Le realizzazioni dei bambini verranno poi inviate al Museo dei Ragazzi che, con Fila, alla fine dell’anno scolastico, realizzerà una particolare iniziativa all’interno delle stesse stanze del museo.

Virginia Friggeri

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