Firenze e la guerra ai lavavetri

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 settembre 2007 01:20
Firenze e la guerra ai lavavetri

L'ordinanza sui lavavetri emanata il 25 agosto 2007 dal sindaco Leonardo Domenici e dell'assessore Graziano Cioni ha bandito dalla città il "mestiere girovago di cosiddetto lavavetri". Una denuncia, un’ammenda o fino a tre mesi di arresto: tanto rischiano da ieri i lavavetri sorpresi con spugna e secchio ai semafori. 15 le denunce contro lavavetri sorpresi in varie zone di Firenze. Chiunque viene colto sul fatto ai semafori finisce davanti al giudice. L'iniziativa ha dato il via non solo a provvedimenti simili in altri comuni italiani ma anche a una serie infinita di polemiche che ha diviso le varie anime della sinistra.
Poi le dichiarazioni dell'assessore Silvano Gori per la regolarizzazione del mestiere di lavavetri e quelle dell'assessore Graziano Cioni sulla segnalazione degli extracomunitari abusivi e sempre lavavetri al sindacato dei gestori delle pompe di benzina.
A Firenze la protesta contro l'ordinanza dell'assessore Cioni sui lavavetri comincia lunedì.

Anche PRC, Sd, PdCi, e Verdi aderiscono al presidio di piazza della Libertà alle 17:00. Ma non sarà possibile discuterne in Consiglio comunale sino al 17 settembre, giorno in cui è fissata la prima seduta dell'assemblea dopo la pausa estiva. Poco dopo sarà la volta del convegno previsto per il 21 e il 22 settembre dal titolo "Verso una societa' multiculturale" che vede la partecipazione del ministro Paolo Ferrero e del ministro dell'Interno Giuliano Amato.
Si profilano settimane calde per la politica fiorentina.

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