Gli Innocenti e l'accoglienza dei fanciulli tra Quattrocento e Cinquecento
Dal 31 marzo a Firenze, all'Istituto degli Innocenti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 marzo 2007 19:18
Gli Innocenti e l'accoglienza dei fanciulli tra Quattrocento e Cinquecento<BR>Dal 31 marzo a Firenze, all'Istituto degli Innocenti

La mostra è dedicata alle bambine e ai bambini che hanno vissuto agli Innocenti nel XV e XVI secolo e si propone di raccontare la loro vita quotidiana nel luogo che Filippo Brunelleschi progettò, su incarico dell'Arte della Seta, proprio per l'accoglienza dell'infanzia abbandonata.
L'esposizione rappresenta una tappa nella realizzazione del MUDI, il nuovo Museo degli Innocenti che nasce per valorizzare e far conoscere il patrimonio storico e artistico dell'antico Spedale, prima realtà pubblica sorta per l'accoglienza e la tutela dell'infanzia, ancora oggi impegnata in questa missione.


Il progetto del MUDI prevede l'apertura a fine anno di una nuova sezione espositiva dedicata all'arte sacra e devozionale che troverà spazio nel Coretto, un'ala dell'edifico brunelleschiano sinora mai aperta al pubblico.
Nel "Rinascimento dei Bambini" i visitatori potranno ripercorrere gli spazi monumentali e la collezione d'arte seguendo un percorso a temi. La narrazione della storia dello Spedale, dalla fondazione al XVI secolo, si snoda attraverso i cortili quattrocenteschi, il Loggiato esterno e la Galleria museale.

Attraverso le opere di Botticelli, Ghirlandaio, Della Robbia e altri maestri del Rinascimento, che lavorarono su commissione degli Innocenti, e grazie a documenti conservati nell'Archivio storico, si delinea la storia dell'istituzione e la realtà dei fanciulli ospitati.
Nella Galleria, per la prima volta, sarà esposto al pubblico il Presepe che vegliava sui bambini affidati allo Spedale. La culla del Bambino Gesù, fra le statue della Madonna e di San Giuseppe in terracotta policroma, realizzate dai Della Robbia nel Cinquecento, era infatti l'antica 'pila' in pietra dove venivano lasciati i fanciulli.
La mostra è arricchita da pannelli didattici e schede informative, mentre speciali audioguide raccontano il percorso a grandi e bambini.


Le visite guidate sia per grandi che per bambini sono a cura della Bottega dei Ragazzi, sezione didattica del MUDI.
Per stimolare e favorire il rapporto con l'arte nei visitatori più piccoli (6 - 11 anni) la Bottega propone, in collaborazione con Fila Giotto, vari laboratori artistici collegati al percorso espositivo e un apposito spazio di autoritratto e disegno all'interno della galleria. Qui i bambini potranno, ispirandosi alle opere, liberare la fantasia mediante l'utilizzo del colore.

Lapis colorati Giotto saranno infatti a disposizione di tutti i bambini.
"Il Rinascimento dei bambini" è promosso dall'Istituto degli Innocenti in collaborazione con la Soprintendenza per il patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico per le province di Firenze, Pistoia e Prato e la Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per le province di Firenze, Pistoia e Prato. Sono partner della mostra e del progetto Mudi la Fila Giotto e l'Ataf.
Hanno contribuito a realizzare la mostra: la Cassa di Risparmio di Firenze, la D'Uva Workshop per le audioguide e la Targetti Sankey che ha curato l' illuminazione del percorso espositivo.

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