Tramvia: prove di traffico riuscite nel cantiere di Porta al Prato
A fine gennaio chiude la svolta della Torre della Serpe

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 gennaio 2007 23:22
Tramvia: prove di traffico riuscite nel cantiere di Porta al Prato<BR>A fine gennaio chiude la svolta della Torre della Serpe

Firenze, 05 Gennaio 2007- Sono andate come previsto le prove di traffico in vista dell'avvio della fase più decisiva della cantierizzazione della Linea 1 della tramvia a Porta al Prato. Come previsto stamani fra le 8,30 e le 10,10 è stata chiusa la svolta della Torre della Serpe per fare le opportune verifiche per la chiusura definitiva prevista per fine gennaio quando si entrerà nel vivo del cantiere e tutto il traffico verrà trasferito nei due sensi della carreggiata compresa fra la Torre della Serpe e la Stazione Leopolda.

Unico inconveniente lo sprofondamento di un tombino della Telecom sul Ponte alla Vittoria sul lato destro della carreggiata in uscita città. Il che ha comportato un rallentamento di traffico dovuto al restringimento della carreggiata stessa. I lavori per il ripristino del tombino si concluderanno, salvo inconvenienti, entro oggi e il traffico ritornerà alla normalità. Il fatto che il tombino sia sprofondato non ha niente a che vedere con le prove che sono state effettuate, ma è stata solo una spiacevole combinazione.

Ricordiamo che da oggi in via definitiva da via Ponte alla Mosse si potrà svoltare a destra su viale Rosselli.
«La tramvia potrebbe essere la Caporetto di Domenici, dobbiamo evitare però di trasformarla nella Waterloo del centrodestra». E' quanto ha dichiarato il consigliere di Alleanza Nazionale Giovanni Donzelli. «Il centrodestra adesso tutto compatto nel criticare la tramvia - ha aggiunto - e nel rigettare qualsiasi dialogo con l'amministrazione su questo tema, deve stare attento a non compiere tre errori che potrebbero di fatto rafforzare e non indebolire la giunta.

Anzitutto non dobbiamo far credere che la tramvia sia ideologicamente di sinistra e il micrometrò di destra. Sarebbe una fesseria senza nessun riferimento culturale e valoriale, ma anche un boomerang strategico. Dobbiamo evidenziare soltanto la verità: che questa amministrazione pasticciona, qualsiasi infrastruttura vada a realizzare produce solo danni, lavori che non finiscono, costi che lievitano, consulenti incapaci e strapagati, progetti faraonici sulla carta e fantozziani nella realtà. Dobbiamo spiegare ai cittadini che il problema non è la tramvia come infrastruttura, ma questa tramvia realizzata così male da Domenici e Matulli.

Dobbiamo far capire ai fiorentini che se questa giunta avesse fatto la micrometropolitana i danni e i disagi inutili sarebbero arrivati ugualmente. Non è tanto un problema di scelte infrastrutturali, quanto un problema di una classe politica incapace e inadeguata a gestire qualsiasi cosa». «In secondo luogo - ha osservato Donzelli - la contrarietà alla tramvia non può essere ghettizzata nello schematismo partitico. Il centrodestra non deve cadere nell'errore di limitare nel recinto partitico la battaglia contro la tramvia.

La rabbia nelle strade e nei comitati è trasversale a tutti gli schieramenti. Il compito dei partiti di centrodestra è quello di stare vicini ai comitati cittadini, di ascoltarli, di sostenerli, di incoraggiarli, ma non di sostituirsi a loro. Dobbiamo invece, se ne condividiamo le proteste, essere portatori della loro voce nelle istituzioni, essere i portavoce del disagio. Cercare di scippare la protesta allo spontaneismo dei cittadini sarebbe un errore immenso che porterebbe a smontare le proteste, a svuotare i comitati e a rafforzare la teoria delle "proteste inquinate e strumentali" tanto cara a Domenici».

«Un referendum, svolto a lavori partiti - ha concluso il consigliere di AN - con le nuove indicazioni richieste dai saggi, che porta al voto anche cittadini non coinvolti dai disagi, magari in un clima di contrapposizione politica rischia di essere un boomerang elettorale. Il referendum è uno strumento delicato che deve essere maneggiato con cura. Una campagna referendaria viziata dalle bugie e dalla demagogia della sinistra, magari con errori strategici del centrodestra potrebbe soltanto accelerare i lavori della tramvia e l'arroganza di una classe politica che già si considera inamovibile.

La sinistra a Firenze è in seria difficoltà, il consenso per questa amministrazione è nullo. Dobbiamo evitare di essere noi con alcuni imperdonabili errori a permettere a questa classe dirigente di continuare a distruggere la nostra città. Per essere veramente competitivo, il centrodestra non deve sostituirsi ai comitati, quanto invece cercare di costruire fin da ora un'alternativa politica seria e credibile, capace di riscuotere la fiducia di tutti i cittadini che protestano, per la tramvia come per tutti gli errori della sinistra che malgoverna Firenze».

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