Fondazione Toscana Spettacolo al Teatro Aurora di Scandicci

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 dicembre 2006 22:08
Fondazione Toscana Spettacolo al Teatro Aurora di Scandicci

Quattro gli spettacoli, un incontro al mese, con grandi personaggi della scena e della cultura, insieme per comporre una rassegna colta e popolare al tempo stesso. Attori cari al cuore del pubblico, anche giovane che ci auguriamo di incontrare numeroso in platea, insieme ai molti che aspettano Auroradisera come tradizionale appuntamento-
Sono distribuiti in tre giovedì e un venerdì, gli appuntamenti teatrali all’Aurora di Scandicci da evidenziare in agenda. Dopo l’ottima esperienza dello scorso anno Fondazione Toscana Spettacolo e Scandicci Cultura organizzano la II edizione della rassegna AuroradiSera che torna con le stesse premesse di alta qualità, drammaturgica e attorale.

Il tema sotteso corrisponde ad esperienze esistenziali straordinarie in clima di normalità. Ecco le voci dolorose e traumatizzate raccolte da Ascanio Celestini che si è introdotto nel luogo dei malati mentali, paragonandosi ad un cartografo che si rivolge ai viaggiatori esperti per trovare informazioni emozionate e vere, utili a disegnare la geografia di un territorio: “Io ascolto le storie di chi ha viaggiato attraverso il manicomio non per costruire una storia oggettiva, ma per restituire la freschezza del racconto e l’imprecisione dello sguardo soggettivo, la meraviglia dell’immaginazione e la concretezza delle paure che accompagnano un viaggio”.

La pecora nera elogio funebre del manicomio elettrico è uno spettacolo sull’istituzione manicomiale di e con Ascanio Celestini, in scena l’11 gennaio.
Dopo la Gatta Cenerentola, l’opera teatrale di De Simone rappresentata con successo in tutto il mondo, negli anni ’80 Peppe Barra fonda la Compagnia “Peppe & Barra” con la quale riscuote grandi successi in Italia e all’estero, per le magistrali interpretazioni di canzoni e tammurriate, di liriche teatrali e poesie, che l’artista compone in un unico affresco sonoro, melodico e ritmato, gli echi del passato e i moderni ritmi del Mediterraneo.

Al teatro Aurora Peppe Barra è protagonista di una commedia brillante di Samy Fayad, Come si rapina una banca in cui incarna l’umanità inventiva e bonaria, emarginata perché scambiata per diversità. La regia è di Antonio Ferrante, gli altri interpreti sono Nicola Di Pinto, Patrizio Trampetti, Antonella Cioli, 1 febbraio.
La musica e la biografia del grande pianista Thelonius Monk, unite alle citazioni da Allen Ginsberg, personalità tra genio e sregolatezza, evocate e avvicinate da Stefano Benni - scrittore, poeta e grande ammiratore del musicista che ha rivoluzionato la storia del jazz - voce recitante che duetta con il pianista Umberto Petrin, talento italiano del jazz e massimo esecutore di Monk, insieme per un omaggio a vent’anni dalla morte, Misterioso Viaggio intorno a Monk.

L’artista reinterpreta alcuni temi quali Evidence, Criss-Cross, Work, per terminare con un emozionante versione voce/piano di Misterioso, 2 marzo. Oscar Wilde e la sua condanna sociale e fisica risuona nella Ballata del carcere di Reading, tradotto e adattato dal regista Elio De Capitani e dall’attore e interprete Umberto Orsini, uno dei più significativi protagonisti della scena teatrale italiana, capace di incarnare personaggi e caratteri di grande profondità  e intensità espressiva che sarà contrappuntato sulla scena da Giovanna Marini, icona indiscussa della musica popolare italiana e donna di grande sensibilità e impegno civile, 12 aprile.

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