Espansione urbanistica al centro e in periferia: progetti e polemiche

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 novembre 2006 14:26
Espansione urbanistica al centro e in periferia: progetti e polemiche

Due convegni della Fondazione Michelucci promossi dal Quartiere 4, per presentare la nuova idea di progettazione delle zone di periferia, ribaltando il concetto di "cerchia esterna". Secondo questo concetto, la frontiera non è considerata un "territorio ai margini, un confine", bensì una finestra sugli universi circostanti. "Abitare la frontiera" e "Alfabeti di periferia" sono i due convegni che si terranno, a partire dalle 9,30 il 1 ed il 15 dicembre, rispettivamente a Villa Vogel ed alla Fondazione Spazio Reale a San Donnino e che affrontano le tematiche delle zone ad alta complessità.


Il convegno "Abitare la frontiera" prende spunto dalla presentazione degli ultimi due numeri di due riviste storiche fiorentine, come "Testimonianze" e "La Nuova Città", ed affronta il tema delle aree urbane di confine. La rivista "La Nuova Città" dedica il numero a "La Città delle baracche" che fa un'analisi delle situazioni di abitare precario in alcune città italiane come Firenze, Milano, Bologna, Pisa, Roma e Napoli e di come vengono gestite. Il numero di "Testimonianze", "Se esplodono le città", affronta il tema dell'integrazione urbana e sociale delle periferie e della convivenza multiculturale.

Sarà proiettata anche la mostra fotografica "Hotel Industria" di Francesco Giusti. Il convegno "Alfabeti di periferia" sottolinea l'importanza della letteratura, dell'arte, del cinema, del teatro e della musica che riescono ad aprire nuovi scenari culturali anche nelle periferie urbane. Sarà anche proiettato in anteprima il video "Cantieri fotografici in Zone di Frontiera Urbana" realizzato dalla Fondazione Studio Marangoni" in mostra dal 10 febbraio al 3 marzo 2007 alla Galleria Marangoni, in via Zanobi, 19/r.



Brucia intanto in città la questione di via Arnoldi. Nei giorni scorsi il TAR ha annullato la delibera della Provincia che ha modificato il PTCP nella parte relativa al limite delle colline. Il Comune e la Regione vengono chiamate in causa per gli atti connessi. Il motivo dell'annullamento è "difetto di motivazione": cioé la Provincia non avrebbe ben spiegato i motivi della modifica del suddetto limite. La modifica del PTCP fu vagliata e approvata anche dalla Sovrintendenza e dagli altri organi preposti alla tutela del paesaggio

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